• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/12061 (4-12061)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12061presentato daDELMASTRO DELLE VEDOVE Andreatesto diMercoledì 11 maggio 2022, seduta n. 692

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nell'ospedale Cardarelli di Napoli, ben 25 medici del pronto soccorso hanno protocollato un preavviso di dimissioni, esasperati dalla situazione in cui versa il reparto, ove son costretti a lavorare in condizioni che rasentano il disumano;

   come riportato nel quotidiano «il Giornale» tramite degli articoli pubblicato il 4 e il 5 maggio 2022, il reparto di pronto soccorso del nosocomio più grande del Sud Italia versa in una condizione tale da impedire non solo il normale svolgimento delle attività lavorative per gli operatori sanitari, bensì rappresenta anche una concreta fonte di disagio per i pazienti ricoverati, spesso visitati dopo ore di attesa e successivamente collocati sui lettini lungo i corridoi a causa dell'assenza di posti letto in numero sufficiente alle reali esigenze dell'ospedale, con il conseguente e ulteriore disagio scaturito dall'assenza di privacy che la sistemazione di fortuna loro riservata comporta;

   la situazione dell'ospedale in questione è tanto più grave se si considera l'esiguo numero di infermieri presenti nella struttura, i quali non hanno la possibilità di seguire i pazienti in modo adeguato, a discapito, come si può ben comprendere, della qualità complessiva del servizio offerto ai cittadini bisognosi di cure;

   la mancata soluzione alle criticità evidenziate all'interno dell'istituto comporta gravi problemi dal punto di vista della sicurezza, in quanto i corridoi del reparto dovrebbero essere mantenuti sgombri da ogni impedimento al fine di garantire un rapido passaggio dei medici e infermieri durante la loro attività lavorativa; contravviene al diritto alla salute dei cittadini ivi ricoverati, in quanto, oltre ad avere problemi ad essere adeguatamente seguiti per i motivi sopraelencati, rischiano di peggiorare le proprie condizioni cliniche, non essendo collocati in luoghi chiusi e protetti dal passaggio di altre persone potenzialmente malate, rischiando, in tal modo, di contrarre ulteriori malattie. Infine, la situazione in cui versa il reparto rappresenta una violazione del diritto dei medici e degli infermieri di poter condurre una vita lavorativa dignitosa e professionale, costretti a dover seguire molti più pazienti di quanto le loro capacità gli consentano;

   nella sola serata del 29 aprile 2022, secondo quanto riportato dalla testata giornalistica, si sono registrati ben 172 casi di emergenza. Inoltre, tale problematica ricomprende non solamente l'ospedale citato, ma accomuna bensì anche altri reparti di pronto soccorso dell'area metropolitana di Napoli, come a Castellammare, Pozzuoli, Nola, Frattamaggiore, gli ospedali Pellegrini, San Paolo e l'Ospedale del Mare;

   si possono ben comprendere, alla luce dei fatti esposti, le motivazioni poste alla base dei medici i quali hanno minacciato le dimissioni dal nosocomio, mossi dalla disperazione di condurre le proprie professioni in condizioni di forte disagio e lesive della loro professionalità, frustrati, inoltre, dall'assenza di risposte concrete dalle amministrazioni locali, a cui sovente si sono rivolti evidenziando le gravissime criticità che impediscono ai pazienti di essere seguiti in modo consono e dignitoso;

   è lecito domandarsi, alla luce di quanto esposto e alla luce delle numerose segnalazioni operate dal personale medico rimaste inascoltate, se quanto visto all'ospedale Cardarelli di Napoli non rispecchi l'idea di sanità pubblica del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, e del partito che rappresenta dal 2020 –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, il Governo intenda adottare al fine di porre rimedio alle criticità espresse in premessa nell'ospedale Cardarelli di Napoli.
(4-12061)