• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/12062 (4-12062)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12062presentato daCIRIELLI Edmondotesto diMercoledì 11 maggio 2022, seduta n. 692

   CIRIELLI. — Al Ministro della difesa, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   a distanza di oltre dieci anni si è definitivamente conclusa l'annosa vicenda giudiziaria che nel 2013 coinvolse il colonnello Raffaele De Chiara, all'epoca dei fatti tenente colonnello e già comandante del nucleo provinciale di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno;

   in particolare, nel dicembre 2020 la Corte di Appello di Ancona ha confermato la pronuncia di primo grado, assolvendo il colonnello da tutti i capi di imputazioni, oltre trenta, tra cui figuravano anche reati particolarmente gravi contro la pubblica amministrazione, quali abuso d'ufficio e corruzione; la vicenda giudiziaria ebbe inizio nell'anno 2013, esponendo De Chiara non solo a lunghe sofferenze giudiziarie ma anche alla gogna mediatica, motivi per i quali decise di rassegnare le proprie dimissioni dal Corpo delle fiamme gialle, per potersi meglio difendere dalle accuse che gli venivano mosse e dedicarsi esclusivamente all'attività professionale. Al riguardo, e al fine di comprendere l'eccellenza professionale di cui lo Stato si è privato nella spasmodica ricerca di un colpevole, occorre rappresentare che il colonnello De Chiara, dopo aver fondato il proprio studio legale a San Benedetto, si è affermato successivamente come punto di riferimento nel campo del diritto tributario e societario, tanto da diventare docente presso l'Università Politecnica delle Marche di Ancona, con un dottorato di ricerca, dal 2015 e da entrare a far parte nel Consiglio di Amministrazione della società Start S.p.A., azienda pubblica che gestisce il trasporto pubblico urbano ed extraurbano nel Piceno e verso Roma;

   l'assoluzione con formula piena «perché il fatto non sussiste» ha confermato l'assoluta innocenza, l'onorabilità e il rispetto per la divisa che il dottor De Chiara aveva da sempre professato. Del resto, sin dall'inizio del primo grado di giudizio, secondo quanto riferito dagli organi di stampa, sarebbe stata palese la totale mancanza di elementi investigativi in grado di corroborare, nel corso del dibattimento, le accuse prospettate. Circostanza per la quale lo stesso pubblico ministero all'esito del giudizio avanzò richiesta di assoluzione;

   di recente si è sbloccato altresì il procedimento di avanzamento di carriera, riconoscendo, tramite valutazione retroattiva ai sensi dell'articolo 1090 del decreto legislativo n. 66 del 2010, il grado di colonnello al dottor De Chiara, per il quale era già in promozione all'epoca dei fatti e soppeso proprio a causa dell'avvio di un procedimento penale;

   per lunghi dieci anni il colonnello, onorevole servitore dello Stato e prima ancora cittadino, è stato trattato sia dagli organi giudiziari sia dalla stampa, come un presunto colpevole e non come presunto innocente secondo i principi costituzionali, costretto a subire l'inefficienza giudiziaria, le lungaggini investigative, durate oltre venti mesi, e processuali, nonché la gogna mediatica, con gravi ripercussioni sia a livello personale, familiare ma anche professionale;

   il poderoso impegno dello Stato nella ricerca di un colpevole per i presunti reati che vennero ascritti al colonnello De Chiara rappresenta l'ennesimo caso di malfunzionamento della giustizia italiana che sovente colpisce anche i dipendenti pubblici, tra cui il personale dei comparti difesa e sicurezza, ripercuotendosi oltre che sui diretti protagonisti anche sulla spesa pubblica, quindi sui cittadini/contribuenti –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, considerata la gravità degli stessi, se non intendano adottare iniziative normative al fine di predisporre tutti gli strumenti idonei a garantire la ragionevole durata del processo penale, in particolare alla luce della vicenda richiamata, che ha visto una lunga e ingiustificata esposizione giudiziaria del colonnello De Chiara, e quali iniziative, in particolare, di carattere normativo, intendano assumere per superare la sospensione automatica dell'avanzamento di carriera al fine di non pregiudicare gli interessi del personale militare, imputato in un procedimento penale, a causa delle lungaggini processuali.
(4-12062)