• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/07002 FATTORI - Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. - Premesso che: la linea ferroviaria Roma Lido ha un bacino di utenza superiore ai centomila passeggeri ed è...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-07002 presentata da ELENA FATTORI
martedì 10 maggio 2022, seduta n.430

FATTORI - Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. - Premesso che:

la linea ferroviaria Roma Lido ha un bacino di utenza superiore ai centomila passeggeri ed è un'infrastruttura strategica per la Capitale ed in particolare per il Municipio X, in quanto collega Roma con il suo mare;

la linea ferroviaria Roma - Civita Castellana - Viterbo ha un bacino di utenza superiore ai settantacinque mila passeggeri ed è anch'essa un'infrastruttura strategica per la Capitale ed in particolare per tutti i comuni dell'area Roma Nord e per il Municipio XV, in quanto collega le zone di Prima Porta, Labaro, Centro RAI, Saxa Rubra, Tor di Quinto, Campi Sportivi, Acqua Acetosa, Euclide con il centro della Capitale, a piazzale Flaminio;

nonostante la loro importanza, la Roma Lido e la Roma Nord sono ormai da molti anni considerate tra le peggiori linee ferroviarie italiane, così come comprovato dalle classifiche annuali del poco ambito Premio Caronte promosso da Legambiente;

negli ultimi anni, in particolare negli ultimi mesi, sia la ferrovia Roma Lido che la ferrovia Roma Nord mostrano crescenti livelli di disservizio, determinando nei fatti situazioni insostenibili che pesano enormemente sulle spalle degli utenti e una vera e propria negazione del diritto alla mobilità;

la linea ferroviaria Roma Lido e la ferrovia Roma Nord, di proprietà della Regione Lazio, sono entrate nella classificazione di linea di interesse nazionale, ai sensi dell'articolo 47, comma 1, del decreto-legge n. 50 del 2017, di conseguenza gli interventi di ammodernamento possono essere direttamente coordinati con la società Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.;

considerato che:

per ciò che concerne l'assenza di parco rotabile sulla linea ferroviaria Roma Lido, la soluzione individuata nel tempo, al fine di mitigare i disservizi in attesa dei necessari lavori di adeguamento infrastrutturale, consiste nel recupero e nella messa in esercizio di alcuni convogli ad oggi regolarmente in uso sulle linee Metro A e Metro B di Roma Capitale;

a tale scopo nel 2018 il Consiglio del Municipio X votò all'unanimità una risoluzione (Prot. CO/ 158982), condivisa con il comitato pendolari, che prevedeva di adattare e trasferire in esercizio sulla linea Roma Lido un numero pari a 5 convogli MA300 utilizzati sulle linee ferroviarie metropolitane della Capitale;

nel gennaio 2019, durante una seduta della VI Commissione permanente del Consiglio regionale del Lazio, Presidente Refrigeri, in audizione congiunta pubblica con l'assessore regionale Alessandri, l'assessore comunale Meleo, il Comitato pendolari, i referenti di ATAC, in quanto gestori del servizio e la Presidente del Municipio X, Giuliana di Pillo, si formalizzò una risoluzione che prevedeva, oltre al relativo finanziamento, l'utilizzo di 5 treni in uso alla Metro B da destinare al parco rotabile della Roma Lido;

nel dicembre 2021, con una mozione votata a maggioranza (Prot.CO/149194 del 21 dicembre 2021), il Municipio X di Roma Capitale impegnò il Presidente del Municipio X e la Giunta, in attesa del completamento delle procedure di trasferimento della gestione della Roma Lido dall'azienda ATAC alle aziende COTRAL e ASTRAL, ad attivarsi tempestivamente presso la Regione Lazio ed il Comune di Roma, al fine di rendere possibile l'utilizzo sulla linea ferroviaria Roma Lido di alcuni convogli ad oggi regolarmente in uso sulla linea Metro A e Metro B;

con la stessa mozione si impegnava il Presidente del Municipio X e la Giunta ad istituire un Osservatorio permanente sulla Roma Lido, costituito da rappresentanze dei Comitati di pendolari del X Municipio, del Comune di Roma e della Regione Lazio, con rappresentanti sia delle maggioranze che delle opposizioni, che sia di raccordo con tutte le Istituzioni e gli Enti competenti al fine di monitorare costantemente l'andamento del servizio e l'avanzamento dei cantieri previsti sull'intera tratta e, nello specifico il completamento della stazione di Tor di Valle e Acilia Sud, con annessa opera integrativa della realizzazione del ponte ciclopedonale che collega la stazione Acilia Sud con l'area urbana, e la costruzione della nuova stazione o fermata di Giardino di Roma, oltre alla realizzazione delle opere accessorie connesse e gli interventi di adeguamento strutturale così come di messa in sicurezza dell'intera rete ferroviaria della Roma Lido;

il mancato funzionamento di diversi impianti di traslazione (ascensori e scale mobili), posti all'interno delle stazioni della Roma Lido o in prossimità delle stesse determina di fatto la negazione del diritto alla mobilità per le persone anziane, le persone con disabilità motoria o scarsa abilità motoria, oltre a comportare una condizione di profonda insicurezza per gli utenti tutti;

i frequenti guasti e gli incidenti che caratterizzano il servizio di trasporto pubblico sulla linea ferroviaria Roma Lido e Roma Nord, oltre a minare il diritto alla mobilità dei cittadini, spingono i pendolari del X Municipio ad abbandonare il mezzo pubblico scegliendo, per evidente necessità, l'auto privata. Questa scelta "obbligata", oltre al congestionamento delle arterie che collegano il litorale con il resto della città ed il congestionamento delle arterie della via Flaminia, via Tiberina e via Cassia, determina un incremento massivo di polveri sottili e CO2. La sovrapposizione di questi effetti determina tempi di percorrenza biblici ed enormi danni ambientali;

gli interventi necessari, da tempo richiesti al fine di poter garantire un servizio di trasporto ferroviario sicuro ed affidabile, non sono più rinviabili;

non è più tollerabile, sempre a parere dell'interrogante, che il servizio pubblico del trasporto venga garantito a singhiozzo, a causa delle insufficienti manutenzioni infrastrutturali, così come di una insufficiente dotazione di convogli ferroviari;

non è più ammissibile che i lavori di ampliamento della stazione di Piazzale Flaminio della Roma Nord, iniziati e finanziati dalla Regione Lazio nel lontano 2012, volti ad adeguare la stazione capolinea della ferrovia mediante raddoppio della stessa con un nuovo manufatto in sotterraneo da realizzare lato ingresso di Villa Borghese, mediante la realizzazione di una nuova stazione di attestamento del servizio urbano con adeguamento e miglioramento generale dell'accessibilità della stazione per aumentare le potenzialità della stazione stessa, incrementare la frequenza dei treni sia urbani che suburbani connettendo direttamente la stessa ferrovia con l'omonima stazione della linea "A" della metropolitana di Roma, siano bloccati ormai da anni;

non è più tollerabile, a parere dell'interrogante, per decine di migliaia di cittadini non avere alternative al mezzo di trasporto privato e viaggiare con una offerta di treni davvero inadeguata e vetusta, inconcepibile per una Capitale europea;

gli investimenti della Regione Lazio per l'acquisto di nuovi treni e per alcune manutenzioni infrastrutturali indispensabili sono stati molto tardivi, tanto che non se ne vedono ancora i frutti e per molto tempo ancora la situazione è destinata a rimanere quella odierna,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo, visto quanto premesso e considerato, intenda assumere iniziative anche normative, con l'intenzione di tutelare i pendolari costretti a viaggiare nelle condizioni descritte, al fine di risolvere i pensanti disservizi che minano il regolare funzionamento della ferrovia Roma Lido e Roma Nord;

se, inoltre, sia a conoscenza di progetti della Regione Lazio che prevedono la cessione della linea ferroviaria a soggetti terzi, privati, come già fu tentato nel 2013 dalla Giunta Zingaretti nei confronti della società francese RATP, tentativo non andato a buon fine solo per il mancato accordo sulla parte economica.

(4-07002)