• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/08061 (5-08061)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08061presentato daSQUERI Lucatesto diMartedì 10 maggio 2022, seduta n. 691

   SQUERI, POLIDORI e SESSA. — Al Ministro del turismo. — Per sapere – premesso che:

   nel 2019 le cosiddette «online travel agencies» (Booking.com, Airbnb ed Expedia) hanno intermediato in Italia prenotazioni per 5 miliardi di euro, riscuotendo commissioni per oltre un miliardo. L'Italia è il quinto mercato al mondo per Airbnb con oltre 220 mila proprietari di casa che utilizzano il suo portale;

   il mercato delle prenotazioni alberghiere o abitative a scopo turistico è di fatto monopolizzato da queste grandi piattaforme di intermediazione in grado di comparire stabilmente nella prima pagina di Google grazie a ingenti investimenti di digital marketing, stimati in 3,6 miliardi di euro;

   questa straordinaria capacità di indicizzazione sui motori di ricerca sta creando un limite alla concorrenza e comparire tra le prime segnalazioni in rete è diventato impossibile per le strutture ricettive, in particolare le piccole;

   il prezzo che pagano tali strutture per l'attività di intermediazione oscilla tra il 10 e il 20 per cento del pattuito, un margine ritenuto eccessivo, ma, d'altro canto nessuno ha il potere negoziale per spuntare un trattamento migliore senza correre il rischio di sparire dal principale distributore turistico internazionale, cioè la rete Internet;

   sono ricorrenti le accuse di evasione fiscale in merito al mancato pagamento delle imposte sulle commissioni. La procura di Genova ha avanzato richiesta di rogatoria all'Olanda, sede europea di Booking.com, ipotizzando un'evasione Iva per oltre 150 milioni di euro. Solo da poco si è riusciti a introdurre una norma cogente per il pagamento dell'imposta di soggiorno, dovuta ai comuni;

   recentemente, sono state avanzate proposte per porre un limite alle commissioni poste a carico delle strutture di accoglienza dalle piattaforme informatiche di intermediazione turistica o per consentire il calcolo di tali commissioni al netto dell'Iva;

   tali proposte sono state considerate «distorsive», in quanto avrebbero costituito un unicum a livello europeo che sarebbe andato a limitare la libertà di iniziativa economica e di impresa, oltre che la libera concorrenza;

   si verifica il paradosso che i principali distorsori dei princìpi della concorrenza mettano sotto accusa i tentativi di ripristinare la parità di condizioni tra i vari attori del mercato dell'accoglienza turistica –:

   quali iniziative di competenza volte al ripristino del corretto funzionamento del mercato turistico intenda adottare il Ministro con riferimento alla situazione delineata in premessa e se non ritenga opportuno valutare la creazione di una piattaforma informatica nazionale per la pubblicizzazione e per i servizi di prenotazione delle strutture di accoglienza turistica del nostro Paese.
(5-08061)