• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01513 (2-01513) «Cassese, Masi, Galizia, Gagnarli, Pignatone, Cillis, Maglione, L'Abbate, Cadeddu, Gallinella, Parentela, Aresta, Ruggiero, Bilotti, Alberto Manca, Carabetta, Chiazzese, Fraccaro,...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01513presentato daCASSESE Gianpaolotesto diMartedì 10 maggio 2022, seduta n. 691

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della transizione ecologica, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:

   l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente - Arera ha adottato con delibera 3 agosto 2021 il «Metodo tariffario rifiuti (MTR-2) per il secondo periodo regolatorio 2022-2025»;

   l'MTR-2 prevede che le regioni prive di un gestore integrato individuino quali impianti di trattamento dei rifiuti debbano essere considerati come impianti di chiusura del ciclo «minimi»;

   ad oggi a quanto consta solo una parte delle Ragioni hanno soddisfatto tale previsione, creandosi così una situazione del tutto disomogenea sul territorio nazionale;

   delle regioni che hanno ottemperato, solo Puglia, Sicilia, Campania, Liguria, Umbria e Friuli Venezia Giulia hanno individuato impianti «minimi», mentre le altre hanno qualificato tutti gli impianti privati come «aggiuntivi»;

   quindi, per quanto riguarda il Sud Italia, in cui tutte le regioni sono accomunate da una insufficiente capacità impiantistica, solo la Puglia, la Campania e la Sicilia hanno individuato gli impianti «minimi»;

   in relazione agli impianti definiti «minimi», l'MTR-2 prevede un regime amministrato a tariffa regolata;

   il criterio di calcolo della tariffa al «cancello» prende a riferimento i costi di esercizio dell'anno 2020 (due anni fa), costi che non tengono in alcun modo conto dei vertiginosi aumenti del costo della forza motrice in termini di energia, gas, carburante, materie prime e più in generale di molti beni e servizi (ad esempio i pezzi di ricambio e i materiali di consumo) necessari per l'esercizio degli impianti di trattamento dei rifiuti, aumenti verificatisi negli ultimi mesi ed esasperati dal conflitto bellico in Ucraina;

   l'applicazione nel 2022 di tariffe determinate sulla base dei costi del 2020 sta costringendo i gestori privati degli impianti individuati come «minimi» ad operare in condizioni non sostenibili, con il concreto e imminente rischio di chiusure aziendali con pesanti ripercussioni occupazionali e con la conseguente interruzione del servizio di ritiro e trattamento dei rifiuti;

   si è, quindi, venuta a creare una situazione per la quale, nelle (poche) regioni che hanno provveduto ad individuare gli impianti «minimi», detti impianti sono costretti ad operare con una tariffa del tutto insufficiente a coprire i costi di gestione e a trattare i rifiuti regionali imposti dall'autorità pubblica, mentre nelle (molte) regioni che ancora non si sono attivate in tal senso gli impianti di trattamento dei rifiuti possono continuare ad operare secondo le dinamiche del mercato, senza limitazioni quantitative e territoriali (i rifiuti possono circolare su tutto il territorio nazionale), con una evidente alterazione delle dinamiche concorrenziali tra le imprese;

   la situazione appare ancor più grave se riferita al solo Sud Italia, in cui a fronte di una situazione di partenza caratterizzata in tutte le regioni da carenze impiantistiche, i soli impianti penalizzati sono quelli della Regione Puglia, della Campania e della Regione Sicilia, uniche regioni dell'area che si sono attivate individuando gli impianti «minimi» –:

   quali iniziative di competenza, il Governo intenda assumere in concreto, e con quali tempi, in merito ai fatti esposti in premessa, al fine di ridurre l'imminente rischio di chiusure aziendali con le inevitabili gravi ripercussioni occupazionali e la conseguente interruzione del servizio di ritiro e trattamento dei rifiuti.
(2-01513) «Cassese, Masi, Galizia, Gagnarli, Pignatone, Cillis, Maglione, L'Abbate, Cadeddu, Gallinella, Parentela, Aresta, Ruggiero, Bilotti, Alberto Manca, Carabetta, Chiazzese, Fraccaro, Giarrizzo, Orrico, Palmisano, Perconti, Sut, Daga, Deiana, Di Lauro, D'Ippolito, Federico, Maraia, Traversi, Micillo».