• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/12033 (4-12033)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12033presentato daFURGIUELE Domenicotesto diLunedì 9 maggio 2022, seduta n. 690

   FURGIUELE. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   la ormai celeberrima riforma cosiddetta «Delrio» ha rivisto profondamente ruolo ed organizzazione delle province individuando alcune funzioni fondamentali, tra cui la gestione dell'edilizia scolastica delle medie superiori, la costruzione e gestione delle strade provinciali, nonché una serie di altri compiti finanziariamente gravosi tra i quali la pianificazione territoriale di coordinamento, la tutela e valorizzazione dell'ambiente, la pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, l'assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali e le funzioni di stazione appaltante e l'organizzazione di concorsi e procedure selettive;

   le province, tuttavia, non sono state messe finanziariamente in grado di fare fronte a tutte queste funzioni; secondo i dati dell'Upi la manovra del 2014 ha tagliato 3 miliardi di euro di finanziamenti nel triennio 2015-17 e del 50 per cento il personale delle 76 province;

   tale situazione ha portato negli ultimi anni a situazioni di dissesto o predissesto in numerosissime province su tutto il territorio nazionale, da nord a sud;

   stando ai dati forniti dal Ministero dell'interno, su 7.904 enti, ad oggi, sono 120 i comuni e le province italiane in dissesto finanziario, mentre 266 sono quelli in procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, per una percentuale degli enti in sofferenza finanziaria pari al 4,88 per cento del totale;

   il caso della Calabria, come emerge anche dai dati, è particolarmente delicato: la situazione in alcune aree è talmente grave che le pubbliche amministrazioni faticano anche a pagare gli stipendi dei dipendenti;

   il contesto della provincia di Catanzaro merita un'attenzione particolare: sebbene essa abbia messo in campo un piano di riequilibrio e si stia dimostrando affidabile, non è stata in grado di pagare a molti dipendenti lo stipendio di aprile;

   il 2 maggio 2022 il Consiglio dei ministri ha stanziato 30 milioni di euro per il 2022 e 15 milioni di euro per il 2023 per favorire il riequilibrio finanziario delle province e delle città metropolitane in procedura di riequilibrio o in dissesto finanziario;

   tale intervento, sebbene utile, non è sufficiente né tanto meno risolutivo per stabilizzare la grave situazione di precarietà finanziaria di molte province, tra cui quella di Catanzaro che si trova in una situazione eccezionale anche rispetto alle altre province in sofferenza finanziaria e che, tuttavia, ha dimostrato un atteggiamento responsabile nell'affrontare la procedura di rientro;

   sulla provincia di Catanzaro gravano tuttora mutui per circa 210 milioni di euro, senza contare i contratti di swap che pesano per altri 50 milioni di euro; si tratta di una massa debitoria eccezionale che il piano di riequilibrio non può governare senza un aiuto consistente dall'esterno;

   per la provincia di Catanzaro il palliativo approvato dal Governo il 2 maggio 2022 dovrebbe essere accompagnato, a parere dell'interrogante, da altre e più consistenti misure finanziarie di sostegno, quali, ad esempio, lo sblocco dei 2,5 milioni di euro di debiti arretrati per l'anno 2021, come suggerito dal prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta –:

   se il Governo non ritenga di dover intervenire per assicurare in via ordinaria alle province adeguate risorse finanziarie, strumentali e umane;

   quali ulteriori iniziative il Governo voglia adottare per sostenere la procedura di riequilibrio finanziario delle province e, in particolare, della provincia di Catanzaro;

   se il Governo non ritenga, infine, alla luce della delicatezza della situazione della provincia di Catanzaro, di dover riservare a quest'ultima una quota più alta rispetto agli altri enti di area vasta nella somma stanziata nel Consiglio dei Ministri del 2 maggio 2022.
(4-12033)