Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/12023 (4-12023)
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-12023presentato daBRAGA Chiaratesto diVenerdì 6 maggio 2022, seduta n. 689
BRAGA. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:
il decreto legislativo n. 152 del 2006 all'articolo 184-ter, come modificato dall'articolo 14-bis del decreto-legge n. 101 del 2019, in materia di end of waste, prevede che un rifiuto cessa di essere uno scarto quando è sottoposto ad un'operazione di recupero, incluso il riciclaggio e la preparazione per il riutilizzo, e soddisfa i criteri specifici, da adottare nel rispetto delle condizioni indicate dalla direttiva rifiuti in ambito UE;
il comma 2 di tale articolo stabilisce che, in mancanza di criteri comunitari, i criteri sono adottati caso per caso per specifiche tipologie di rifiuto attraverso uno o più decreti del Ministro della transizione ecologica; in mancanza di criteri specifici, ai fini delle autorizzazioni regionali per il recupero, si applicano le condizioni previste dalla direttiva, nonché le disposizioni del decreto ministeriale 5 febbraio 1998, che, tuttavia, non comprendono i materiali innovativi e nuovi prodotti degli ultimi anni e non prevedono la possibilità di riutilizzo degli scarti dei cicli produttivi;
il nostro Paese, pur avendo per determinati materiali percentuali di riciclo da primato, ha ancora estrema necessità di evitare il conferimento in discarica dei rifiuti per cui non è possibile il riuso. Il tentativo di ripresa post-pandemica, nonché la difficile situazione internazionale determinata dalla crisi russo-ucraina ha prodotto uno scenario estremamente critico con dirette ricadute sui mercati in tema di costi e reperimento delle materie prime. Va da sé che aumentare e facilitare la platea dei materiali mandati al riciclo permette risparmi, innovazione e tutela dell'ambiente;
risulta perciò estremamente necessaria l'emanazione dei decreti attuativi, in materia di end of waste tra cui quello relativo agli olii vegetali, utilissimi peraltro nella produzione di biocarburanti a scarse emissioni climalteranti;
i biocarburanti, specie in questa fase di crisi energetica e di necessaria transizione ecologica verso modelli economici e sociali più sostenibili, risultano essere strategici. Infatti, uno dei vantaggi principali derivante dall'utilizzo dei biocarburanti è che proprio la CO2 liberata nel processo sarebbe ecologicamente neutra, in quanto la CO2 utilizzata per generare la biomassa e la CO2 sprigionata coinciderebbero, e non darebbero pertanto luogo ad alcun incremento netto di biossido di carbonio –:
quando il Ministro interrogato intenda emanare il sopraccitato decreto attuativo.
(4-12023)