• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02935 (3-02935)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02935presentato daLOLLOBRIGIDA Francescotesto presentato Martedì 3 maggio 2022 modificato Mercoledì 4 maggio 2022, seduta n. 687

   LOLLOBRIGIDA, MELONI, ALBANO, BELLUCCI, BIGNAMI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, DE TOMA, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI, GALANTINO, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, GIOVANNI RUSSO, RACHELE SILVESTRI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI, VINCI e ZUCCONI. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili — Per sapere – premesso che:

   con la stipula del protocollo d'intesa per lo sviluppo del Corridoio adriatico, sottoscritta in data 24 ottobre 2020 tra le regioni Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, la regione Marche ha richiesto al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili di superare il ritardo infrastrutturale della dorsale adriatica con la realizzazione dell'alta velocità ferroviaria passeggeri;

   in data 10 marzo 2022 il Ministro interrogato ha trasmesso alle regioni una proposta di sintesi sul progetto della ferrovia adriatica, confermando gli obiettivi ministeriali di potenziamento della capacità della linea ferroviaria adriatica attraverso l'aumento fino a 200 chilometri orari della velocità sull'intero itinerario, con l'individuazione della dorsale Bologna-Lecce quale tratta privilegiata del trasporto merci e la prospettiva di incremento del carico merci sulla tratta fino a 176 treni al giorno, equivalenti a un treno ogni otto minuti;

   in un incontro con gli enti interessati dal progetto, tutti i comuni hanno rimarcato in modo unitario la forte preoccupazione circa l'appesantimento del traffico merci sull'attuale linea ferroviaria adriatica, fatta eccezione per il solo comune di Pesaro per il quale è stato previsto un arretramento del tracciato della ferrovia;

   il previsto aumento del traffico merci, infatti, appare incompatibile con l'attuale tessuto urbano delle località costiere, che si sono sviluppate proprio in prossimità della linea ferroviaria e arrecherebbe alle stesse un grave pregiudizio sia alla qualità della vita degli abitanti delle città costiere attraversate dalla linea ferroviaria, sia all'attrattività delle stesse dal punto di vista turistico, con conseguenze negative che, a cascata, coinvolgerebbero l'intera regione;

   i centri abitati presenti lungo la costa marchigiana già soffrono fortemente il problema dell'inquinamento acustico e da tempo la regione Marche sta conducendo un confronto con i Ministeri competenti per scongiurare l'installazione delle barriere antirumore, che comporterebbero una cesura visiva e fisica all'interno dei tessuti urbani delle città della costa;

   in questo quadro, al fine di superare le problematiche esposte, appare più che mai opportuna la realizzazione di una nuova infrastruttura ferroviaria dedicata alle merci e alla lunga percorrenza passeggeri, nella quale siano impiegati treni moderni che non impatterebbero in modo significativo sull'ambiente e sul territorio e garantirebbero un efficace mezzo di trasporto –:

   se non ritenga di adottare iniziative di competenza volte a condividere con la regione Marche e Rete ferroviaria italiana s.p.a. una proposta progettuale sostenibile e compatibile con le vocazioni del territorio, per la realizzazione di una nuova infrastruttura ferroviaria nel senso esposto in premessa.
(3-02935)