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Atto a cui si riferisce:
C.4/11037 (4-11037)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 2 maggio 2022
nell'allegato B della seduta n. 685
4-11037
presentata da
BIGNAMI Galeazzo

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sentita a riguardo la direzione generale competente nonché la società Poste Italiane spa, si rappresenta quanto segue.
  L'interrogante lamenta disservizi e ritardi nel servizio postale in alcune zone dell'area urbana di Bologna.
  Sentita a riguardo la società Poste italiane, la stessa ha riferito che in qualità di fornitore del servizio universale è sottoposta a stringenti obblighi di qualità e ai conseguenti meccanismi di controllo, monitoraggio e sanzioni per il mancato raggiungimento degli obbiettivi assegnati.
  In particolare, l'articolo 12, comma 1, decreto legislativo n. 261 del 1999 stabilisce che l'autorità di regolamentazione (AGCOM) individua gli standard qualitativi del servizio postale universale, che sono rappresentati da due distinti obiettivi di qualità: il cosiddetto obiettivo di velocità (4/5 giorni lavorativi successivi a quello d'inoltro nella rete postale nel 90 per cento dei casi) e quello cosiddetto di affidabilità (6/7 giorni lavorativi successivi a quello d'inoltro nel 98 per cento dei casi).
  Le attività di verifica sul territorio nazionale, in ordine all'efficienza nella consegna della corrispondenza, vengono svolte mediante specifico monitoraggio che, per la posta ordinaria (cosiddetta Posta 4), è affidato ad un organismo specializzato indipendente, selezionato dalla stessa autorità (attualmente, tale società è la IZI S.p.A.) nel rispetto della vigente normativa in materia, ai sensi dell'articolo 3, comma 7, del contratto di programma 2020-2024.
  Per i restanti prodotti rientranti nel servizio universale (raccomandata, atti giudiziari, posta 1, e altro) il monitoraggio viene svolto direttamente da Poste italiane – mediante sistemi certificati – i cui risultati vengono trasmessi all'Agcom con cadenza semestrale, ai sensi del citato articolo 3, comma 8.
  Qualora gli esiti raggiunti si discostino dai suddetti obiettivi, Poste italiane è soggetta all'irrogazione di una sanzione amministrativa che va da euro 5.000 a euro 150.000 per ogni scostamento su singolo prodotto (ex articolo 21 del decreto legislativo n. 261 del 1999).
  La società Poste italiane evidenzia inoltre che in relazione al provvedimento dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) menzionato nel testo di cui si discute, esso riguardava esclusivamente le modalità di consegna della posta raccomandata e che la stessa pur avendo dato seguito a quanto indicato dall'autorità, ha inteso impugnare il provvedimento dinanzi al Giudice amministrativo.
  La società fornitrice del servizio universale relativamente al ritardo nella consegna della corrispondenza in una specifica zona dell'area urbana di Bologna (Saragozza), citata dall'interrogante, ha precisato che il quartiere Saragozza, nel centro storico di Bologna, è servito da 4 zone di recapito appartenenti al centro di distribuzione di Bologna Centro.
  Di queste, una sola ha presentato, nel mese di dicembre 2021, alcune criticità determinate dall'arrivo di ingenti volumi di corrispondenza e pacchi e dalla contestuale assenza per malattia del portalettere titolare, che perdura tuttora. Al momento tale zona e coperta da personale a tempo determinato e la situazione e in graduale miglioramento.
  Le rimanenti zone del quartiere, nel medesimo periodo, non hanno evidenziato criticità particolari.
  Per completezza di informazione, infine, ha reso noto che nel centro di distribuzione di Bologna centro, dal mese di dicembre 2021 si sono registrate diverse assenze, anche per l'incremento dei casi di malattia da contagio COVID e per i conseguenti periodi di quarantena del personale.
  A tutt'oggi, riferisce, la situazione viene fronteggiata dall'azienda ricorrendo a tutte le leve gestionali disponibili, adottando un piano per lo smaltimento della giacenza e programmando le modalità di copertura delle varie zone di recapito.
  In conclusione, il Ministero dello sviluppo economico continuerà a monitorare le modalità di erogazione del servizio postale, nei limiti delle proprie competenze, al fine di assicurare un servizio efficiente e omogeneo.
Il Viceministro dello sviluppo economico: Gilberto Pichetto Fratin.