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Atto a cui si riferisce:
C.4/10434 (4-10434)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 29 aprile 2022
nell'allegato B della seduta n. 684
4-10434
presentata da
SPENA Maria

  Risposta. — Relativamente al tema oggetto dell'interrogazione, Le preciso che nella legge 30 dicembre 2020, n. 178, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023» sul capitolo 1477 a titolo di «Contributi alle scuole paritarie comprese quelle della Valle D'Aosta» sono stati stanziati più di 627 milioni di euro, di cui più di 513 milioni di euro a favore delle scuole paritarie di ogni ordine e grado e più di 113 milioni di euro destinati agli alunni diversamente abili per l'anno scolastico 2020/2021.
  Oltre ai citati fondi annuali ordinari, al fine di fronteggiare la situazione emergenziale derivante da COVID-19, sono state stanziate ulteriori importanti risorse.
  Nello specifico il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, ed in particolare all'articolo 77, prevede l'importo 3,7 milioni di euro a favore delle scuole paritarie autorizzata al fine di consentire alle stesse di dotarsi di materiali per la pulizia straordinaria dei locali, nonché di dispositivi di protezione e igiene personali, sia per il personale sia per gli studenti.
  Il citato decreto, all'articolo 120, ha, inoltre, destinato alle scuole paritarie, anche la somma di 2 milioni di euro nell'anno 2020, per l'acquisto di piattaforme e di strumenti digitali utili per l'apprendimento a distanza e per mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d'uso, dispositivi digitali individuali per la fruizione delle suddette piattaforme, nonché per la necessaria connettività di rete.
  L'articolo 233, comma 3 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 ha poi stabilito l'erogazione di un contributo complessivo di 165 milioni di euro nell'anno 2020, a titolo di sostegno economico per la riduzione o il mancato versamento delle rette o delle compartecipazioni comunque denominate, da parte dei fruitori, determinato dalla sospensione dei servizi in presenza a seguito delle misure adottate per contrastare la diffusione del COVID-19 in favore dei servizi educativi e delle istituzioni scolastiche dell'infanzia non statali.
  I suddetti fondi sono stati ripartiti tra gli uffici scolastici regionali per la conseguente successiva erogazione alle singole scuole paritarie per quanto di rispettiva competenza territoriale.
  Ancora, il decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 convertito, con modificazioni, dalla legge del 23 luglio 2021, n. 106, all'articolo 58 comma 5, stanzia a favore delle scuole dell'infanzia, delle scuole primarie e secondarie paritarie, un contributo complessivo pari a 60 milioni di euro nell'anno 2021, dei quali 10 milioni di euro a favore delle scuole dell'infanzia, al fine di contenere il rischio epidemiologico in relazione all'avvio dell'anno scolastico 2021/2022.
  A quanto fin qui illustrato aggiungo che, come noto, il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, all'articolo 12, ha previsto l'istituzione di un fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione.
  Il Fondo – incrementato stabilmente di 309 milioni di euro annui a partire dal 2021 – viene erogato dal Ministero dell'istruzione, a titolo di cofinanziamento della programmazione regionale dei servizi educativi per l'infanzia e delle scuole dell'infanzia, direttamente ai comuni ed è volto a finanziare interventi di edilizia, spese di gestione in quota parte, formazione continua in servizio del personale educativo e docente, nonché promozione dei coordinamenti pedagogici territoriali.
  Nell'ambito delle finalità e degli obiettivi del fondo indicati a livello nazionale, sopra richiamati, è importante precisare che sono le regioni e gli enti locali a stabilire la destinazione delle risorse in base alle necessità e alle priorità di intervento, assegnandole ai servizi educativi e alle scuole dell'infanzia pubbliche e private paritarie.
  Da ultimo, il piano di azione nazionale per l'attuazione del sistema integrato prevede, a partire dal 2021, la destinazione di una «quota perequativa» pari al 20 per cento dell'ammontare complessivo delle risorse statali alle regioni con una percentuale di copertura dei servizi educativi per l'infanzia inferiore alla media nazionale, secondo i più recenti dati Istat, che, fatta eccezione per la provincia autonoma di Bolzano, sono tutte del Sud Italia.
  Tale quota perequativa è stata prevista annualmente nei decreti di riparto a partire dal 2018 ed è stata progressivamente aumentata fino a raggiungere l'importo di 61.800.000,00 euro dal 2022 in poi.
  Infine, è stata recentemente approvata la legge di bilancio 30 dicembre 2021, n. 234, in cui all'articolo 1, comma 328, si prevede, per il 2022, un contributo aggiuntivo di euro 20 milioni destinato alle scuole paritarie dell'infanzia.
Il Ministro dell'istruzione: Patrizio Bianchi.