• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/02564/018/ ... in sede di esame del disegno di legge di "Conversione in legge del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina"...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/2564/18/0610 presentato da GIANNI PIETRO GIROTTO
giovedì 28 aprile 2022, seduta n. 010

Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge di "Conversione in legge del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina" (AS 2564),
premesso che:
il provvedimento in esame reca misure volte a contrastare il repentino aumento dei prezzi dei prodotti energetici con misure di contenimento dei costi per gli utenti di gas ed energia elettrica, misure in favore anche delle grandi imprese, incluse le 'energivore', per il contenimento del costo dei carburanti e a beneficio del settore dell'autotrasporto;
tali misure si aggiungono a quelle che il Governo, già dallo scorso anno, ha adottato al fine di rispondere al repentino aumento dei prezzi dei prodotti energetici. Le stime mostrano come per effetto di tali misure, l'aumento della bolletta energetica pagata da imprese e famiglie nel primo semestre si riduca di almeno un quarto rispetto a uno scenario in assenza di interventi del Governo. A queste misure si aggiungono ulteriori interventi adottati nei primi mesi dell'anno in favore di specifiche categorie (contributi a fondo perduto e sostegno della liquidità delle imprese), quelli per coprire parte dei costi di Regioni ed enti locali, quelli per il settore della sanità (nel complesso, per ulteriori 4,6 miliardi nel 2022) e altri interventi connessi alle attuali emergenze, inclusi quelli per l'accoglienza dei profughi ucraini;
considerato che:
come evidenziato anche nella Relazione al Parlamento annessa al Documento di economia e finanze 2022, presentata al Parlamento ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 243 del 2012, al fine di richiedere l'autorizzazione a rivedere il percorso di avvicinamento all'OMT, negli ultimi mesi del 2021, il quadro economico si è fatto più difficile e complesso, non solo per l'impennata dei contagi da Covid-19 causata dalla diffusione della variante Omicron, ma anche per l'eccezionale aumento del prezzo del gas naturale, che ha trainato al rialzo le tariffe elettriche e i corsi dei diritti di emissione (ETS). La conseguente crescita del tasso di inflazione, comune in diversa misura a tutte le economie avanzate, ha portato le principali banche centrali a rivedere l'orientamento della politica monetaria in direzione restrittiva o, nel caso della Banca Centrale Europea, a segnalare l'approssimarsi di tale inversione di tendenza. Conseguentemente, i tassi di interesse sono saliti e il differenziale di rendimento sui titoli di Stato italiani si è allargato nei confronti del Bund tedesco. A febbraio si sono fatti più minacciosi i segnali di guerra in Ucraina ed è poi scattato l'attacco da parte della Russia, al quale l'Unione Europea (UE), il G7 e numerosi altri Paesi hanno risposto con una serie di sanzioni economiche. Agli eventi bellici è conseguita un'ulteriore impennata dei prezzi dell'energia, degli alimentari, dei metalli e di altre materie prime e si è accentuata la flessione della fiducia di imprese e famiglie;
il conflitto russo-ucraino e le conseguenze che da esso stanno derivando ha fatto emergere e rende urgente l'adozione di misure che creino per l'Italia condizioni di maggiore autonomia in termini di produzione e di approvvigionamento di risorse energetiche;
nello scenario descritto, in cui l'economia rallenta fortemente, ma registra comunque una crescita annua significativa, il Governo ha deciso di utilizzare lo spazio di bilancio (pari a 0,5 punti percentuali di PIL quest'anno, 0,2 nel 2023 e 0,1 nel 2024 e 2025) per nuove misure a sostegno di famiglie e imprese e per realizzare gli investimenti programmati;
viene espressamente indicato che il decreto-legge in preparazione destinerà le risorse a disposizione a: ripristinare i fondi di bilancio temporaneamente de-finanziati per esigenze di copertura del decreto-legge 17/2022; incrementare i fondi relativi alle garanzie sul credito; aumentare le risorse necessarie a coprire l'incremento dei prezzi delle opere pubbliche; contenere i prezzi dei carburanti e il costo dell'energia; assistere i profughi ucraini e alleviare l'impatto economico sulle aziende italiane; continuare a sostenere la risposta del sistema sanitario alla pandemia e i settori maggiormente colpiti dall'emergenza pandemica;
in particolare, le misure di sostegno all'economia dovranno essere indirizzate a favore delle famiglie più bisognose e delle imprese più colpite dai rincari e dalle limitazioni imposte al commercio con la Russia, nonché delle imprese che intrattengono rapporti commerciali con l'Ucraina;
considerato inoltre che:
come noto, l'articolo 121 del decreto-legge n. 34 del 2020 (cosiddetto Rilancio) consente, di usufruire di alcune agevolazioni fiscali in materia edilizia ed energetica (in prevalenza, aventi forma di detrazione dalle imposte sui redditi) sotto forma di sconti sui corrispettivi, ovvero crediti d'imposta cedibili ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari, in deroga alle ordinarie disposizioni previste in tema di cedibilità dei relativi crediti;
come evidenziato, in sede di audizione presso le Commissioni 6ª e 10ª riunite sul disegno di legge in esame, dal Direttore Generale dell'ABI, Dott. Giovanni Sabatini, "il sistema dei bonus fiscali per gli interventi edilizi associato alla cedibilità sta portando buoni risultati nel settore dell'edilizia e nel relativo indotto. La previsione di una cedibilità estesa di tali bonus, in particolare alle banche e agli altri intermediari finanziari, avvicinando nel tempo gli effetti del beneficio, ne ha consentito una fruizione di più ampio respiro. Il meccanismo della cessione del credito fiscale, infatti, ha costituito sin dalla sua introduzione un volano per favorire la crescita degli investimenti agevolati e, per questa via, ha sicuramente contribuito in misura significativa al recupero del PIL.";
il predetto meccanismo sostiene, infatti, la ripresa dell'economia, consentendo di monetizzare sin da subito il beneficio fiscale altrimenti utilizzabile in un prolungato arco temporale e garantendo, dunque, maggiore liquidità immediata a famiglie e imprese;
per effetto delle recenti modifiche introdotte dal decreto Energia (dl 17/2022), nel caso di fruizione delle detrazioni sotto forma di sconto in fattura e credito di imposta cedibile, oltre alle tre cessioni effettuabili a legislazione vigente (una libera, e le due successive vincolate, ovvero in favore di banche e intermediari), si consente esclusivamente alle banche che abbiano esaurito il numero delle possibili cessioni sopra indicate, di effettuare un'ulteriore quarta cessione esclusivamente a favore dei soggetti con i quali abbiano concluso un contratto di conto corrente, senza facoltà di ulteriore cessione;
è emersa sin da subito la necessità di apportare alcuni correttivi alla norma recentemente approvata e il Governo ha dichiarato che il veicolo normativo sarà per l'appunto il decreto-legge preannunciato nella predetta Relazione al Parlamento annessa al DEF 2022,
impegna il Governo, nell'ambito del provvedimento di prossima approvazione di cui si è detto in premessa:
a prorogare la disposizione di cui all'articolo 1, prevedendo la riduzione delle aliquote di accisa su benzina e gasolio impiegati come carburante almeno fino al 30 giugno 2022;
ad adottare ulteriori misure volte a contenere gli effetti negativi del rincaro delle materie prime, in particolare di quelle energetiche, anche mediante la revisione del sistema dei prezzi di riferimento, e dei carburanti, assicurando altresì la necessaria liquidità alle imprese mediante la concessione di garanzie anche alla luce della nuova comunicazione della Commissione n. 2022/C 131 I/01 sul nuovo quadro contemporaneo degli aiuti di Stato nonché ai settori maggiormente colpiti dalle attuali emergenze;
a proseguire nel percorso di semplificazione degli iter relativi alle procedure autorizzatorie degli impianti rinnovabili;
a sostenere i Comuni, le Città Metropolitane, le Provincie e le Regioni nello sforzo di copertura dei maggiori costi energetici, degli aumenti dei prezzi degli appalti già assegnati e di accoglienza degli immigrati ucraini, sia con nuove risorse da trasferire ad essi, sia mediante una maggiore flessibilità di bilancio in presenza di avanzi di amministrazione;
a prorogare il termine dall'articolo 119 del cosiddetto decreto-legge Rilancio (decreto-legge 34/2020) per le abitazioni unifamiliari, specificando che la percentuale del 30 per cento dell'intervento complessivo sia riferito al complesso dei lavori e non ai singoli lavori oggetto dell'intervento; a riconoscere, apportando le necessarie modifiche all'articolo 121 del predetto decreto-legge n. 34, la possibilità per le banche di cedere, in qualunque momento, il credito ai soggetti con i quali abbiano concluso un contratto di conto corrente, per l'utilizzo esclusivo in compensazione dei loro debiti fiscali e senza facoltà di ulteriore cessione; a prevedere la possibilità, da parte delle banche, di cedere ai propri correntisti il credito anche in maniera frazionata per importo e annualità.
(0/2564/18/0610)
Girotto, D'Alfonso, Vaccaro, Bottici, Montani, Marti, Boccardi, Toffanin, Collina, Comincini, Marino, Durnwalder, Steger