• Testo della risposta

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/03434 (5-03434)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 27 aprile 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-03434

  In merito alle questioni poste dall'onorevole interrogante riguardo una presunta riperimetrazione del Parco della Lessinia, si rappresenta quanto segue.
  Innanzitutto, si specifica che il progetto di legge citato nell'interrogazione avrebbe previsto una riduzione della superficie del Parco del 18 per cento rispetto a quella attuale e, da quanto riportato dall'articolo menzionato, avrebbe come finalità principale il contenimento della popolazione di cinghiali.
  Su questo punto bisogna precisare che ISPRA in passato si era espressa favorevolmente in merito ad un Piano di controllo del cinghiale presentato dall'Ente di gestione del Parco, in cui venivano evidenziati i gravi danni causati dalla specie alla biodiversità; purtuttavia, anche a seguito di richiesta di informativa di ISPRA alla Regione Veneto circa la gestione del cinghiale, non sono stati inoltrati adeguati riscontri.
  Si rappresenta, altresì, che la provincia di Verona inoltra periodicamente a ISPRA dati di dettaglio sulla gestione della popolazione di cinghiali e, sulla base di tali dati, si evidenzia che esternamente al Parco è stata istituita l'Unità di gestione «Lessinia» in cui è attivo un piano di prelievo del cinghiale in controllo e in caccia che ha contribuito a contenere i danni causati.
  Purtuttavia, la Regione Veneto specifica che il progetto di legge regionale richiamato non è stato convertito in legge entro la scadenza della decima legislatura regionale e, pertanto, risulta decaduto.
  Alla luce di quanto stabilito dalla Strategia Europea sulla Biodiversità 2030 esplicitata dalla Comunicazione della Commissione n. 380 del 20 maggio 2020, su cui questo Ministero è fortemente impegnato nel darne attuazione, è prevista la creazione di una rete coerente e ben gestita di zone protette comprendenti almeno il 30 per cento della superficie terrestre e marina dell'UE, di cui almeno un terzo sottoposta a tutela rigorosa.
  Pertanto, una eventuale riduzione della superficie del Parco dovrà essere argomentata con motivazioni stringenti e di urgenza e in linea con quanto disciplinato dalla Legge quadro sulle aree protette.
  Si rappresenta, inoltre, che con la Legge Regionale n. 23 del 2018 la Regione Veneto ha recentemente riformato il sistema di governance dei parchi naturali regionali. Con riferimento al Parco regionale naturale della Lessinia, gli organi amministrativi di vertice sono stati individuati rispettivamente con decreto del Presidente della Giunta n. 39 del 2021 per quanto concerne la Comunità, e con decreto n. 90 del 2021 riguardo il Consiglio direttivo e il Presidente.
  La Regione Veneto rappresenta, altresì, che agli organi amministrativi di vertice del Parco in questione si affiancano la Consulta, che assicura un'ampia partecipazione alla vita del Parco ai cittadini riuniti nelle associazioni di settore, ed il Comitato tecnico-scientifico, che arricchisce di competenze specifiche l'attività di gestione.
  La Regione rappresenta ulteriormente che l'attuale governance del Parco dispone degli strumenti necessari per garantire la conservazione e la valorizzazione dell'area protetta in questione.
  In ultimo, si specifica che questo Ministero conferma l'impegno nell'implementare suddetta Strategia delle Biodiversità, così come previsto nell'atto di indirizzo sulle priorità politiche per il triennio 2022-2024, e nel dare attuazione agli indirizzi eurounitari, nonché nel fornire il quadro degli interventi necessari per rafforzare il sistema delle aree protette italiane.