• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02919 (3-02919)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02919presentato daMOLINARI Riccardotesto presentato Martedì 26 aprile 2022 modificato Mercoledì 27 aprile 2022, seduta n. 683

   MOLINARI, DURIGON, GIACCONE, ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA, BITONCI, BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO, CARRARA, CASTIELLO, VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, CESTARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D'ERAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, DONINA, FANTUZ, FERRARI, FIORINI, FOGLIANI, LORENZO FONTANA, FORMENTINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GALLI, GASTALDI, GERARDI, GERMANÀ, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GOBBATO, GOLINELLI, GRIMOLDI, GUSMEROLI, IEZZI, INVERNIZZI, LAZZARINI, LEGNAIOLI, LIUNI, LOLINI, EVA LORENZONI, LOSS, LUCCHINI, LUCENTINI, MACCANTI, MAGGIONI, MANZATO, MARCHETTI, MARIANI, MATURI, MICHELI, MINARDO, MORRONE, MOSCHIONI, MURELLI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PAOLIN, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, PIASTRA, PICCHI, PICCOLO, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RAVETTO, RIBOLLA, RIXI, SALTAMARTINI, SCOMA, SNIDER, STEFANI, SUTTO, TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOCCALINI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VIVIANI, RAFFAELE VOLPI, ZANELLA, ZENNARO, ZICCHIERI, ZIELLO, ZOFFILI e ZORDAN. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:

   il reddito di cittadinanza, introdotto dal decreto-legge n. 4 del 2019 come misura di contrasto alla povertà, si è rivelato fallimentare nel suo intento, creando distorsioni nel mercato del lavoro e ammanchi nelle casse dello Stato;

   è oramai quasi quotidiana, infatti, la notizia dei diversi furbetti del reddito di cittadinanza; l'ultima, in ordine temporale, risale al 14 aprile 2022 allorquando l'Arma dei carabinieri ha reso noto in un comunicato che dal 1° gennaio 2021 a febbraio 2022 oltre 5 milioni di euro sono stati percepiti indebitamente da ben 955 persone che non avevano titolo per beneficiare del reddito di cittadinanza;

   nella regione Lazio «su 2.504 persone controllate che beneficiavano del reddito di cittadinanza ne sono state denunciate 543, con un ammontare complessivo di redditi indebitamente percepiti pari a 3.116.522 euro». «In Toscana, su 1.810 persone controllate 153 sono risultate prive dei requisiti previsti dalla normativa» e la truffa è stata pari a «636.998 euro. Nelle Marche sono state 67 le persone denunciate su 1.447 controllate, con 450.075 euro di redditi indebitamente percepiti». In Sardegna «su 3.260 persone controllate quelle denunciate sono state 163, con 863.670 euro di redditi indebitamente percepiti». In Umbria «su 554 persone controllate dai carabinieri 29 sono risultate prive dei requisiti, con 178.075 euro di redditi percepiti indebitamente»;

   la misura così concepita non solo si presta a raggiri e truffe, ma rappresenta anche un deterrente nella ricerca di nuova occupazione e, in specie per il settore del turismo, un vero e proprio freno al lavoro stagionale;

   lo stesso Ministro del turismo, Garavaglia, in occasione della seduta di interrogazioni a risposta immediata in Assemblea alla Camera dei deputati il 20 aprile 2022, ha confermato la difficoltà degli operatori del settore turistico-ricettivo di reperire personale – sembrerebbe manchino circa 250 mila unità – «soprattutto nei casi di rapporto di lavoro temporaneo o stagionale in cui l'ammontare dei redditi e l'instabilità del rapporto di lavoro non risultano sempre allettanti a fronte del reddito di cittadinanza percepito»; addirittura «c'è chi preferisce fare i tre giorni a chiamata e non andare proprio per non perdere il reddito di cittadinanza» –:

   in quali termini il reddito di cittadinanza si sia rivelato misura di politica attiva del lavoro ovvero quale sia il numero dei percettori ricollocati e di essi quanti i giovani fino a 26 anni.
(3-02919)