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Atto a cui si riferisce:
S.4/06772 AIMI, CRAXI, GASPARRI, GALLIANI, PAGANO, CALIENDO, BINETTI, PAPATHEU, BARBONI, RIZZOTTI, PEROSINO, SICLARI, DE SIANO, CESARO, BERARDI, VONO - Al Ministro degli affari esteri e della...



Atto Senato

Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 142
all'Interrogazione 4-06772

Risposta. - Il Ministero ha avviato diverse iniziative sul piano diplomatico al fine di ottenere il rilascio dei prigionieri politici a Cuba e ha continuato, come già fatto in passato, a monitorare la situazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali sull'isola, concentrando la propria attenzione sul trattamento riservato alle persone fermate durante e dopo le manifestazioni di luglio 2021. In particolare, la Farnesina ha condannato la repressione violenta da parte del regime cubano delle proteste e continuerà a chiedere a L'Avana il rilascio immediato delle persone che non hanno commesso reati durante le manifestazioni dell'11-12 luglio e l'applicazione dei principi del giusto processo e del rispetto dei diritti della difesa per le persone rinviate a giudizio, auspicando giudizi imparziali da parte delle Corti cubane.

In ogni occasione utile, l'Italia ha esortato il Governo cubano al pieno e universale rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali nel Paese, allineando la propria politica in materia di diritti umani a quanto codificato nei principali strumenti internazionali, primi fra tutti la dichiarazione universale dei diritti umani e i patti dell'Organizzazione delle Nazioni Unite sui diritti civili e politici e sui diritti economici, sociali e culturali, che Cuba non ha ancora ratificato. Ciò al fine di consentire la partecipazione attiva alla vita politica e sociale da parte di tutta la società cubana e di tutti i soggetti politici, inclusi quelli non espressione del Partito comunista cubano.

All'indomani delle dimostrazioni e dei primi arresti dei manifestanti, un primo passo era stato immediatamente effettuato, il 13 luglio 2021, dal direttore generale per la mondializzazione e le questioni globali con l'allora ambasciatore cubano a Roma Rodriguez. Nell'ottobre scorso poi, in occasione della X conferenza Italia-America latina e Caraibi (Roma, 25-26 ottobre 2021) il viceministro Sereni ha incontrato il primo viceministro degli esteri di Cuba, Penalver Portal, con il quale ha affrontato numerosi temi, primo fra tutti quello dei diritti umani e delle libertà fondamentali. In particolare, ha chiesto la liberazione delle persone detenute per motivi politici a seguito delle manifestazioni dell'11-12 luglio nonché il rispetto dei diritti alla difesa nei processi nei confronti delle persone rinviate a giudizio, esprimendo l'auspicio che l'azione dell'autorità giudiziaria possa essere improntata ad un generale principio di moderazione.

Il tema della tutela e della promozione dei diritti umani e delle libertà fondamentali a Cuba è stato quindi ripreso dal viceministro Sereni con lo stesso viceministro Penalver Portal in occasione della VI sessione del meccanismo di dialogo politico, svoltasi a L'Avana il 17 gennaio 2022. In tale occasione ha sottolineato che, proprio in virtù delle proficue relazioni bilaterali e del dialogo franco e costruttivo intavolato con le autorità de L'Avana, l'Italia si attende dal Governo cubano una tangibile apertura sul piano del rispetto delle libertà fondamentali, anche in linea con il confronto in atto nell'ambito del dialogo UE-Cuba sui diritti umani. Ha poi ricordato al suo omologo come il nostro Paese guardi con preoccupazione all'alto numero di persone detenute dopo i fatti del luglio 2021, molte delle quali di giovane età.

Parallelamente, in sede europea, l'Italia ha attivamente sostenuto iniziative unitarie volte a esortare le autorità cubane ad intavolare un dialogo nazionale con tutte le componenti politiche, sociali e religiose del Paese. Grande impegno è stato inoltre dedicato a sollecitare il Governo cubano al rispetto delle disposizioni dell'accordo di dialogo politico e cooperazione (PDCA) tra l'Unione europea e Cuba in materia di garanzia e protezione dei diritti umani, con enfasi particolare sulle libertà di manifestazione pacifica del pensiero e di creazione artistica.

Dopo le manifestazioni di luglio 2021 e gli arresti che ne sono seguiti, l'Italia ha condiviso e sostenuto le prese di posizione dall'alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea Borrell, e in particolare: l'appello, emesso subito dopo gli eventi di piazza, incentrato sul diritto del popolo cubano a manifestare liberamente; la dichiarazione del 29 luglio 2021 a nome dei Paesi membri UE, alla redazione della quale l'Italia ha attivamente contribuito. In questo documento si sottolinea la legittimità delle rimostranze e delle rivendicazioni della popolazione in merito alla mancanza di cibo, medicinali, acqua ed energia, nonché riguardo alla libertà di espressione e di stampa. Si esprimono inoltre forti preoccupazioni per la repressione delle proteste e per l'arresto di manifestanti e giornalisti, esortando il Governo cubano ad impegnarsi in un dialogo inclusivo e si richiama il partenariato istituito con il PDCA UE-Cuba, con la disponibilità a sostenere tutti gli sforzi volti a migliorare le condizioni di vita dei cubani.

Il 28 febbraio 2022 il portavoce dell'alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea Borrell, Peter Stano, ha pubblicato un tweet, nel quale si esortano le autorità cubane a rispettare i diritti fondamentali dei cittadini, compresa la libertà di espressione, e ad applicare i principi della trasparenza e del giusto processo nei procedimenti a carico degli imputati per le dimostrazioni di luglio 2021, manifestando preoccupazione per le dure sentenze già comminate.

Inoltre, con una dichiarazione a nome dei 27 Paesi membri (alla cui stesura l'Italia ha partecipato attivamente), rilasciata il 30 marzo 2022, la UE ha espresso profonda preoccupazione per le pesanti pene detentive comminate a oltre 100 imputati per i fatti del luglio 2021, ritenute sproporzionate. Ha invitato le autorità cubane ad accordare alla comunità diplomatica la possibilità di assistere ai prossimi processi. Nel documento si esortano le autorità locali al rispetto dei diritti civili e politici del popolo (comprese la libertà di associazione, di riunione pacifica e di espressione) con l'invito a rilasciare tutti i prigionieri politici e le persone detenute unicamente per aver esercitato la loro libertà di riunione pacifica e di espressione. L'Unione europea conferma inoltre l'intenzione di sostenere gli sforzi volti a proteggere, promuovere e tutelare i diritti umani e le libertà dei cittadini cubani, nel quadro del PDCA.

Anche in occasione della 49a sessione del Consiglio diritti umani (28 febbraio-1° aprile 2022), nell'ambito del dibattito generale con l'alta commissaria ONU per i diritti umani Michelle Bachelet sotto l'item 2 dell'agenda, l'Unione europea, intervenendo a nome dei 27 Paesi membri, ha esortato il Governo cubano a rispettare e proteggere i diritti umani, invitando altresì le autorità giudiziarie cubane a garantire processi equi e trasparenti per i manifestanti del luglio 2021.

A L'Avana l'ambasciata italiana è impegnata, in coordinamento con le altre rappresentanze diplomatiche europee, a monitorare i processi in corso e ad incontrare i familiari dei detenuti per i fatti del luglio 2021, anche per acquisire informazioni in merito a possibili violazioni dei diritti umani, sia durante la carcerazione sia nell'ambito dello svolgimento dei processi. In tale ottica, i capi missione europei, dopo aver chiesto un incontro presso il tribunale supremo popolare di Cuba (massima istanza giurisdizionale del Paese), lo scorso 29 marzo 2022 sono stati ricevuti dalla vice presidente, Maricela Sosa Ravelo. Durante la riunione, i capi missione UE hanno manifestato forti preoccupazioni in relazione ai procedimenti in corso e alle dure sentenze finora emesse, molte delle quali inflitte a persone molto giovani. La vice presidente Sosa Ravelo, nel prendere nota di queste osservazioni, ha sottolineato come le sentenze di primo grado finora pronunciate potrebbero essere suscettibili di revisione nei successivi gradi di giudizio.

L'Italia continuerà, anche in coordinamento con i partner europei, a esortare il Governo cubano a rispettare e promuovere la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali, l'esercizio della libertà di espressione e di associazione, il diritto alla difesa e ad un equo processo per le persone con un giudizio pendente, e alla liberazione dei prigionieri politici.

SERENI MARINA Vice ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale

21/04/2022