• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/02564/012/ ... in sede d'esame del disegno di legge n. 2564 recante "Conversione in legge del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/2564/12/0610 presentato da MARIO TURCO
giovedì 21 aprile 2022, seduta n. 008

Il Senato,
in sede d'esame del disegno di legge n. 2564 recante "Conversione in legge del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi Ucraina";
premesso che:
l'articolo 10 del provvedimento in esame reca, al comma 2, misure e attività relative alla tutela della sicurezza, della salute, di ripristino e di bonifica ambientale secondo precise modalità;
considerato che:
recenti studi pubblicati sulla rivista scientifica "Scientific Reports" hanno dimostrato l'esistenza di una correlazione diretta tra l'esposizione a taluni elementi, tra cui piombo, mercurio, cadmio, manganese, arsenico e selenio, e la maggior presenza di disagi nell'apprendimento, di disturbi neurocomportamentali, e diverse neoplasie che colpiscono la cittadinanza che vive nelle aree a ridosso dello stabilimento siderurgico di Ilva;
nei quartieri Tamburi, Paolo VI e Città vecchia-borgo a nord di Taranto, più vicini all'area industriale, è stato rilevato un eccesso statisticamente significativo di 1.020 decessi, tra uomini e donne, nel periodo 2001-2020, rispetto ai dati degli altri quartieri e delle altre città della regione, con un picco del 68 per cento di eccesso di mortalità rilevato nel 2019 nel sesso maschile tra i residenti del quartiere Paolo VI;
nei quartieri Tamburi e Paolo VI in particolare, la ricerca eseguita su un campione di 299 scolari distribuiti tra i quartieri Tamburi, Paolo VI, Taranto, Staffe e Talsano, dimostra che i due quartieri più vicini al polo industriale (Tamburi e Paolo VI) risultano caratterizzati da una maggiore frequenza di esposizione al fumo passivo (rispettivamente 26,9 per cento e 11,1 per cento, Chi-quadrato valore-p 0,001). È stata, quindi, osservata una significativa interazione tra piombo e arsenico, con un effetto sinergico dei due metalli, che aumenta il rischio di problemi di attenzione, di comportamento aggressivo, di problemi di esternalizzazione e di problemi sociali in generale;
considerato, inoltre, che:
l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (ARPA) della Puglia ha pubblicato una relazione nella quale vengono riportati i dati di monitoraggio della qualità dell'aria aggiornati al 2020, registrati nelle aree di Taranto e Statte, attestando che nessun limite di legge previsto dal decreto legislativo n. 155 del 2010 è stato superato nell'intervallo osservato. Nella stessa relazione sono state evidenziate criticità: aumento della media annua del benzene nel 2020 rispetto al 2019, probabilmente imputabile all'obsolescenza degli impianti dello stabilimento siderurgico; superamento del valore limite orario del biossido di zolfo, attribuibile oltre che alle operazioni di colata della loppa; numerosi picchi orari, tra gennaio e febbraio 2020, superiori alla soglia olfattiva per l'idrogeno solforato (inquinante non normato);
tenuto conto che:
l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), nel settembre 2021, dopo oltre 15 anni, ha pubblicato le nuove linee guida sulla qualità dell'aria (AQG 2021), che presentano dei valori critici per gli inquinanti normati sostanzialmente inferiori rispetto a quelli del decreto legislativo n. 155 del 2010;
sussiste un eccessivo disallineamento tra i valori critici contemplati dal decreto legislativo n. 155 del 2010 e i parametri delle linee guida dell'OMS, al punto che l'Istituto superiore di sanità ha auspicato la necessità di ridurre il livello di inquinamento dell'aria in tempi non troppo lontani. Infatti, le linee guida dell'OMS hanno rivisto, ad esempio, al ribasso la media annuale del particolato fine (Pm2.5) portandolo da 10 a 5 microgrammi al metro cubo; quella del particolato inalatile (Pm10) da 20 a 15 microgrammi al metro cubo; così come per il biossido di azoto, riducendolo da 40 a 10 microgrammi al metro cubo; per il monossido di carbonio viene suggerito il limite giornaliero di 4 microgrammi al metro cubo;
evidenziato che:
gli inquinanti che continuano ad essere un problema in Italia e in Europa, sono il particolato atmosferico, PM10 e PM2,5, l'ozono, entrambi riconosciuti come i maggiori responsabili degli effetti sulla salute umana, e il biossido di azoto (NO2),
impegna il Governo:
a rivedere, alla luce delle considerazioni in premessa, i valori limite di particolari inquinati Pm10, Pm2,5 e biossido di azoto (NO2), tenendo presente le linee Guida redatte dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
(0/2564/12/0610)
Turco, Di Piazza, Ricciardi, L'Abbate, Croatti