• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.4/11894 (4-11894)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11894presentato daDE CARLO Sabrinatesto diGiovedì 21 aprile 2022, seduta n. 680

   DE CARLO e SUT. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   come si apprende dal sito internet cabinoviametropolitana.comune.trieste.it, «La città di Trieste nel corso del 2019 ha attivato le procedure per dotarsi di un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) con l'obiettivo di individuare e applicare soluzioni innovative di mobilità sostenibile. Il piano rientra nell'ambito della riqualificazione del Porto Vecchio di Trieste attraverso il progetto europeo “Civitas Portis” per lo studio e la sperimentazione di soluzioni innovative in tema di mobilità nelle città portuali d'Europa»;

   la Commissione europea ha approvato il progetto e lo stesso vale per il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili il 12 gennaio 2021, ritenendolo meritevole del finanziamento totale nell'ambito dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per un importo di 48 milioni di euro;

   da subito si è costituito un Comitato referendario per il «no», il quale ha raccolto numerosissime firme solo nella prima giornata di presentazione al pubblico;

   come esplicitato dal Comitato «No-Ovovia» la stessa dovrebbe vedere uno stop alla sua attività almeno per 48 giorni l'anno considerata la famosa bora triestina che vede il vento soffiare oltre 100 chilometri orari ed i 18 giorni di manutenzione obbligatoria;

   48 milioni di euro per realizzare l'infrastruttura e un costo annuo di 3,5 milioni di euro di gestione ordinaria prevedono un utilizzo di almeno 3.700 passeggeri al giorno a cui si devono aggiungere le spese per la manutenzione dell'ovovia;

   la realizzazione dell'ovovia avrebbe in previsione il disboscamento di più di 4 ettari ovvero, al fine di realizzare il parcheggio da 780 posti e la stazione a Campo Romano nei pressi di Opicina, verrà raso al suolo un bosco di oltre 2 ettari, nel percorso Bovedo-Opicina oltre alla posa in opera dei 15 pali (di cui 9 lungo la dorsale carsico) per sostenere l'ovovia; dovrebbe essere previsto anche il disboscamento di altri 2 ettari in una zona della Rete ecologica europea «Natura 2000» di protezione speciale e sito di interesse comunitario, che non appare in linea con i principi del Pnrr;

   l'ovovia dovrebbe sfiorare lo storico monumento del Faro della Vittoria, passando a meno di 60 metri dallo stesso e dovrebbe sorvolare il percorso pedonale che attraverserà il Porto Vecchio, aggiungendo alle peculiarità del paesaggio ben 12 piloni, gli enormi volumi delle due stazioni e l'incombente presenza delle cabine sopra i passanti;

   le aree interessate dal progetto a monte di Viale Miramare e fino alla stazione di Campo Romano sono soggette a rischio idrogeologico, rischio che palesemente aumenta con il disboscamento e ad avvalorare questa problematica, negli ultimi anni, sono stati frequenti gli smottamenti ed i cedimenti sulla Strada del Friuli –:

   se il Governo sia a conoscenza di tale situazione;

   quali siano le ragioni che hanno portato il Governo a prevedere questo ingente stanziamento per la realizzazione di un'opera che, a primo avviso, non appare in sintonia con i principi generali del Piano nazionale di ripresa e resilienza;

   se l'opera descritta sia in linea con le linee guida del Piano nazionale di ripresa e resilienza;

   se i fondi siano vincolati alla realizzazione di tale opera;

   se il Governo abbia intenzione di verificare da subito, per quanto di competenza, la fattibilità e la valenza dell'opera al fine di garantire uno sviluppo certo e condiviso con la popolazione e sicuro per tutti.
(4-11894)