Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Atto a cui si riferisce:
S.3/03255 D'ARIENZO, STEFANO, BITI, ASTORRE, D'ALFONSO, ROJC, FEDELI, LAUS, ALFIERI, TARICCO, MARGIOTTA, PORTA, CIRINNA', GIACOBBE, VATTUONE, FERRAZZI, VERDUCCI, BOLDRINI - Al Presidente del Consiglio...
Atto Senato
Interrogazione a risposta orale 3-03255 presentata da VINCENZO D'ARIENZO
mercoledì 20 aprile 2022, seduta n.425
D'ARIENZO, STEFANO, BITI, ASTORRE, D'ALFONSO, ROJC, FEDELI, LAUS, ALFIERI, TARICCO, MARGIOTTA, PORTA, CIRINNA', GIACOBBE, VATTUONE, FERRAZZI, VERDUCCI, BOLDRINI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'interno. - Premesso che:
il libro "Oligarchi - Come gli amici di Putin stanno comprando l'Italia" di Jacopo Iacoboni, evidenzia fatti già noti, ma che oggi assumono una connotazione diversa, in particolare sulla città di Verona. Analoghe informazioni sono state riportate dalla stampa locale veronese;
dai nominativi citati nel libro risulta che Verona avrebbe ospitato nel tempo diversi soggetti russi, oggi interdetti e sanzionati dall'Unione europea per il loro ruolo nella società russa a sostegno di Putin o perché finanziatori delle guerre che quel Paese sta conducendo;
inquietanti sono state le relazioni politiche e gli intrecci ideali intrattenuti nel nostro Paese con alcuni soggetti russi, funzionali a creare condizioni favorevoli al percorso politico di Putin e all'espansione degli interessi economici russi in alcuni settori con il precipuo scopo di favorire "un prevalente monopolio", soprattutto per le materie energetiche;
sul piano ideale, invece, queste relazioni sono stati funzionali a favorire l'affermazione di un pensiero ortodosso e conservatore su temi quali la famiglia e i diritti civili;
a Verona diversi soggetti hanno favorito queste due prospettive tradottesi in quell'influenza che ha prodotto convinzioni e sentimenti positivi, nonché determinato impegni che, con il senno di poi, si sono rivelati avere un certo grado di pericolosità per la sicurezza nazionale;
hanno frequentato la città di Verona allargando, presumibilmente, le proprie relazioni e conoscenze, politiche, economiche e sociali, i seguenti soggetti: Igor Sechin, amministratore delegato di Rosneft, compagnia petrolifera dello Stato russo e uno dei maggiori produttori mondiali di petrolio greggio, uno dei consiglieri più fidati e più stretti di Putin, nonché suo amico personale. I suoi legami con Putin sono profondi e di lunga data. È destinatario delle sanzioni dal 28 febbraio 2022; Alexander Nikolayevich Shokhin, presidente dell'Unione russa degli industriali e degli imprenditori, un gruppo lobbistico che promuove gli interessi delle imprese in Russia, vicepresidente del consiglio di amministrazione di Mechel PAO, una delle principali imprese russe nel settore minerario e metallurgico, che costituisce una fonte di reddito per il Governo della Federazione russa, destinatario delle sanzioni dal 15 marzo 2022; Vladimir Solovyov, conduttore televisivo e radiofonico, vicinissimo a Putin, si è distinto per affermazioni a favore dell'invasione per la denazificazione dell'Ucraina, destinatario delle sanzioni dal 23 febbraio 2022;
l'evento che ha ospitato le suddette persone in qualità di relatori è stato organizzato dall'associazione "Conoscere Eurasia", associazione senza fini di lucro, fondata il 10 novembre 2007, quale espressione del consolato onorario della Federazione russa in Verona, con lo scopo di sviluppare le relazioni tra l'Italia, l'Unione europea, la Federazione russa e l'Unione economica eurasiatica, alla quale aderiscono Russia, Bielorussia, Kazakhistan, Armenia e Kirghizistan;
tra i co-organizzatori dell'evento, oltre all'Unione russa degli industriali e degli imprenditori, risultano: il quotidiano economico di proprietà dell'oligarca Aliser Burchanovic Usmanov, oligarca pro Cremlino che ha legami particolarmente stretti con il Presidente russo Vladimir Putin, destinatario delle sanzioni dal 28 febbraio 2022, e VTB, il secondo istituto di credito russo controllato al 60,9 per cento dal Governo russo, il cui presidente, Andrea Kostin, membro del consiglio supremo del partito Russia unita, è destinatario delle sanzioni dal 23 febbraio 2022;
Verona è stata anche sede, nel 2019, della tappa italiana della XIII edizione del congresso mondiale delle famiglie, organizzazione che propone, a livello internazionale, l'adozione di politiche a favore della vita e della famiglia, il cui ospite d'onore fu Alexey Komov, leader del progetto identitario ultranazionalista, che lavora per la fondazione finanziatrice della destra integralista ortodossa creata da Konstantin Malofeev, oligarca russo ultranazionalista sotto sanzioni dal 30 luglio 2014 e, secondo quanto riportato dal sito "FOIA Research", presidente onorario dell'associazione culturale "Lombardia-Russia". In quell'occasione l'evento fu patrocinato dal Ministero per la famiglia e la disabilità guidato dal ministro (veronese) Lorenzo Fontana;
successivamente all'annessione russa della Crimea del 2014, politici veronesi hanno promosso i legami tra l'Italia e i territori occupati attraverso la partecipazione all'International economic forum di Yalta, evento organizzato dal Cremlino per far incontrare politica e affari nella Crimea illegalmente annessa, e, pochi giorni dopo, fu approvata una risoluzione dal Consiglio regionale veneto con cui veniva chiesto di rimuovere le "inutili sanzioni" alla Russia, di "condannare la politica internazionale dell'Unione europea" e di "riconoscere la volontà espressa dal Parlamento di Crimea e dal popolo mediante un referendum";
nel 2018, un consigliere comunale, nonché deputato, propose con successo di revocare la cittadinanza onoraria all'allora presidente ucraino Poroshenko;
a Verona si è tenuta, lo scorso 20 marzo, una conferenza intitolata "Russia Ucraina - le cause di un conflitto", caratterizzata da una narrazione assolutoria nei confronti della Russia, in cui sono intervenuti numerosi esponenti politici che nel corso degli anni hanno preso posizioni convintamente a sostegno della Federazione russa e dell'operato del presidente Putin;
agli interroganti risulta che nell'ufficio del sindaco di Verona sia ben esposta un'immagine del presidente Putin; a Verona è presente il responsabile dell'ufficio territoriale a Verona della Repubblica popolare di Donetsk, non riconosciuta dall'Unione europea, nonché presidente dell'associazione "Veneto-Russia"; a Verona una probabile lista civica per le elezioni comunali, denominata "Verona per la libertà", ha recentemente scritto una lettera aperta all'ambasciata russa, in cui afferma di prendere le distanze dalle scelte del Governo italiano nella questione del conflitto tra Russia e Ucraina;
a Verona si è, di fatto, costituito uno spazio dal quale si propagano iniziative apparentemente scollegate tra loro, ma idealmente comprensibili in un progetto di radicamento e di diffusione di certe idee conservatrici sui diritti, nonché prodromiche a favorire programmi economici e di influenza benevola verso la Russia,
si chiede di sapere:
quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare al fine di valutare e analizzare le prospettive strategiche dei fatti descritti, che appaiono inquietanti e deleterie per l'immagine del nostro Paese e tali da inficiare la trasparenza della vita democratica, nonché di contrastarne la pericolosa influenza;
se, nelle suddette occasioni, i soggetti citati siano stati accompagnati da collaboratori e se siano noti i profili dei medesimi.
(3-03255)