• Testo RISOLUZIONE CONCLUSIVA

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Atto a cui si riferisce:
C.8/00164 Risoluzione conclusiva 8-00164presentato daBELOTTI Danieletesto diMercoledì 20 aprile 2022 in Commissione VII (Cultura) 7-00818 Belotti: Iniziative a favore delle bande...



Atto Camera

Risoluzione conclusiva 8-00164presentato daBELOTTI Danieletesto diMercoledì 20 aprile 2022 in Commissione VII (Cultura)

7-00818 Belotti: Iniziative a favore delle bande musicali.

RISOLUZIONE APPROVATA

   La VII Commissione,

   premesso che:

    ad oggi, la presenza di bande musicali in Italia è stimata in circa 6.000 gruppi e in media un organico strumentale è formato da 30 elementi, per un totale di oltre 180.000 strumentisti; se a tali gruppi si aggiungono in media 20 allievi, si contano circa 120.000 allievi;

    le bande musicali sono un patrimonio insostituibile di tradizione e di sviluppo di talenti, favoriscono e garantiscono l'apprendimento musicale tra i più giovani, l'interscambio di esperienze e di rapporti umani tra giovani, adulti e anziani, senza distinzione di genere, puntando soprattutto all'integrazione nei piccoli centri di paese, anche tra chi è più svantaggiato o con disabilità, rappresentando così dei veri e propri presìdi culturali territoriali;

    le bande, inoltre, contribuiscono al senso della memoria storica e del genius loci dei luoghi, scandendo gli appuntamenti importanti della vita di una comunità;

    il lavoro delle bande musicali non è solo quello durante lo spettacolo, ma inizia con la formazione musicale dei ragazzi, continuando con la formazione strumentale e musicale rivolta agli adulti per favorire la conoscenza del linguaggio universale della musica e dei vari stili, nonché la crescita culturale del singolo componente, formando, di fatto, un potenziale pubblico consapevole, istruito e non passivo e rappresentando così uno dei pochi presìdi culturali rimasti nel nostro Paese;

    considerata la quantità di norme vigenti in materia di gestione di una banda musicale – anche in considerazione delle diverse funzioni educative, performative e di aggregazione sociale che essa svolge – a seguito della riforma del terzo settore, prevista dal codice di cui al decreto legislativo n. 117 del 2017, si auspicava tale semplificazione, nonché l'equiparazione delle bande musicali a realtà già esistenti, quali le associazioni sportive dilettantistiche, che godono di agevolazioni proprio perché svolgono funzioni educative e sociali come le bande;

    l'intero settore delle bande musicali chiede da tempo, con forza, una semplificazione delle procedure burocratiche che comportano importanti oneri aggiuntivi a quelle che sono le necessità primarie di una banda, ovvero un luogo dove esercitarsi, formare nuovi allievi e suonare di fronte a un pubblico e che l'esiguo volume d'affari delle stesse (in media poche migliaia di euro) non permette di sopportare;

    il regime fiscale cui sono sottoposte le bande è talmente complesso e oneroso da mettere a rischio la sopravvivenza delle bande musicali, inquadrate come «associazioni legalmente costituite non riconosciute» tanto più dopo tutte le limitazioni di esercizio imposte dalla pandemia,

impegna il Governo

a garantire la possibilità di un pieno inserimento delle bande musicali nel novero degli enti aventi la qualifica di enti del Terzo settore mediante l'iscrizione, in presenza dei requisiti normativamente previsti dalla disciplina di riforma del terzo settore, nel registro unico nazionale del terzo settore e la conseguente fruizione del regime fiscale semplificato introdotto dalla predetta riforma, sostitutivo di quello di cui alla legge n. 398 del 1991, attualmente applicabile alle associazioni sportive senza fini di lucro sino alla piena operatività delle nuove previsioni fiscali del codice del terzo settore.
(8-00164) (Nuova formulazione) «Belotti, Di Giorgi, Aprea, Vietina, Carbonaro, Anzaldi, Frassinetti, Patassini».