• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02894 (3-02894)



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02894presentato daDORI Devistesto diMartedì 19 aprile 2022, seduta n. 678

   DORI. — Al Ministro della transizione ecologica, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   il progetto del cosiddetto «Raccordo tra l'autostrada A/4 e la Valtrompia» risale agli inizi degli anni 2000, ma i lavori di realizzazione dell'infrastruttura non hanno mai avuto inizio;

   nel corso del tempo il progetto ha subito numerose e significative modificazioni;

   l'originario progetto prevedeva la costruzione di una tratta autostradale di circa 37 chilometri: tuttavia, nel 2016, Anas aggiudicava, in via provvisoria, al raggruppamento di imprese Salc soltanto il tratto Concesio-Sarezzo, unico messo a gara, della lunghezza di circa 6 chilometri;

   il progetto è stato quindi fortemente ridimensionato, passando dagli originari 37 chilometri agli attuali 6 chilometri;

   l'opera non sarebbe nemmeno più definibile «raccordo autostradale», in quanto carente dei requisiti previsti dalle vigenti norme: soprattutto a seguito del nuovo contratto tra Anas e Salc del 23 luglio 2018, quando il progetto è stato ridotto a una galleria con una sola corsia per senso di marcia;

   nonostante il notevole ridimensionamento, il costo dell'opera è rimasto immutato, con un costo totale previsto di 258 milioni di euro, cioè circa 40 milioni di euro per ogni chilometro di strada realizzata;

   il progetto risulta inoltre privo, secondo l'interrogante, di una valida Valutazione di impatto ambientale (Via): il vaglio di compatibilità ambientale dell'infrastruttura, infatti, è stato effettuato nel 2002 e, ovviamente, sul contenuto dell'originario progetto;

   la Via del 2002, secondo l'interrogante, avrebbe già perso la sua validità nel 2007, ai sensi dell'articolo 40, comma 4, del decreto legislativo n. 152 del 2006 «il giudizio di compatibilità ambientale cessa di avere efficacia al compimento del quinto anno dalla sua emanazione»;

   si rileva, tuttavia, che tale articolo è stato successivamente abrogato dal decreto legislativo n. 4 del 2008;

   nonostante ciò, anche qualora si volesse proseguire con la realizzazione della predetta opera, sarebbe comunque necessario, secondo l'interrogante, effettuare una nuove Via, che tenga conto sia delle modifiche tecniche medio tempore sopraggiunte, sia delle profonde trasformazioni subite dal territorio, dal tessuto urbano e dall'ambiente, insieme alle correlate criticità;

   il Comitato «No Autostrada – Sì Metrobus» si oppone da anni alla realizzazione dell'opera, ritenendo che possa determinare effetti negativi sull'ambiente e sulla salute degli abitanti;

   in particolare, il Comitato chiede che, in sostituzione del progetto del Raccordo autostradale, venga completato il prolungamento della metropolitana di Brescia sino a Gardone Val Trompia, come era previsto nel progetto originario: tale soluzione, infatti, consentirebbe un servizio di trasporto più sostenibile in termini ecologici e un risparmio, di risorse pubbliche;

   a tal proposito si fa presente che il Piano del Governo del territorio dei comuni interessati dal progetto della metropolitana di Brescia risultano vincolati proprio in vista della realizzazione della metropolitana di Brescia;

   secondo le stime, inoltre, nella tratta interessata dall'attuale progetto del «Raccordo autostradale», oltre l'80 per cento del traffico sarebbe rappresentato da traffico «leggero»;

   con l'atto del Governo n. 373 sono stati individuati dei nuovi interventi infrastrutturali da realizzare ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge n. 32 del 2019 e i commissari straordinari per ciascuna opera;

   per il «Raccordo tra l'autostrada A/4 e la Valtrompia», dopo la rinuncia del dottor Nicola Prisco, dirigente dell'Anas, il Governo ha proposto, come commissario straordinario, l'ingegnere Eutimio Mucilli, direttore della direzione progettazione e realizzazione lavori di Anas;

   il ruolo di commissario dovrebbe essere funzionale a garantire i necessari parametri di imparzialità e trasparenza nello svolgimento delle procedure pubbliche: nel caso specifico, il compito di commissario verrebbe attribuito a un dirigente della stessa società (Anas) che è anche committente dell'opera –:

   se i Ministri interrogati, in considerazione delle numerose e significative modificazioni del progetto relativo al «Raccordo tra l'Autostrada A/4 e la Valtrompia», nonché tenuto conto del considerevole lasso di tempo trascorso dalla Valutazione di impatto ambientale del 2002, non ritengano di valutare se sussistono i presupposti per dare avvio ad una nuova valutazione di impatto ambientale relativa al progetto in questione.
(3-02894)