Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Atto a cui si riferisce:
C.3/02896 (3-02896)
Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02896presentato daFREGOLENT Silviatesto presentato Martedì 19 aprile 2022 modificato Mercoledì 20 aprile 2022, seduta n. 679
FREGOLENT, BENDINELLI, MARCO DI MAIO, UNGARO, OCCHIONERO e VITIELLO. — Al Ministro della transizione ecologica . — Per sapere – premesso che:
l'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (Isin) è l'autorità di regolamentazione competente in materia di sicurezza nucleare e di radioprotezione, indipendente ai sensi delle direttive 2009/71/Euratom e 2011/70/Euratom;
l'Ispettorato assorbe tutte le funzioni in materia di sicurezza nucleare e di radioprotezione già attribuite dalla legislazione nazionale;
l'attività di Sogin, la società pubblica che si occupa della dismissione degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi, ha fatto registrare numerose e gravi criticità a tal punto che è stata sollevata l'opportunità di commissariare l'ente;
la Guardia di finanza ha perquisito gli uffici di Nucleco, società controllata da Sogin focalizzata sulla gestione dei rifiuti radioattivi a media e bassa attività, allo scopo di acquisire documenti relativi al progetto Cemex (l'impianto di condizionamento dei rifiuti liquidi che verrà realizzato a Saluggia) e ai contratti con la società slovacca Javys (per la spedizione di rifiuti radioattivi all'estero);
Sogin avrebbe dovuto completare nel 2014 la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi prodotti in Italia entro il 1987, anno del referendum sul nucleare, ed ultimare entro il 2019-2020 lo smantellamento di tutte le strutture nucleari. Nonostante dal 2010 a oggi Sogin abbia utilizzato 4 miliardi di euro di finanziamenti pubblici, risulta che abbia completato solo il 35 per cento dei lavori previsti, non mettendo in sicurezza i rifiuti maggiormente problematici e non avendo iniziato lo smantellamento delle parti nucleari degli impianti;
per quanto riguarda il piano industriale, Sogin nel 2017 ha rimandato il brownfield (le aree contaminate ma riconvertibili) al 2036, ma la società ha completato meno della metà dei lavori previsti nel periodo 2018-2020, ed il 40 per cento di quelli per il biennio 2020-2021;
la Commissione europea ha deciso di inserire il nucleare all'interno di una lista di attività economiche considerate sostenibili dal punto di vista ambientale;
Sogin, ad avviso degli interroganti, si è fino ad oggi dimostrata inefficiente rispetto alla dismissione degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi, e dunque appare necessario affidare la gestione degli impianti nucleari e dei rifiuti radioattivi ad una autorità indipendente, qualificata, trasparente ed efficiente, riorganizzando a tal fine l'Isin –:
quali iniziative intenda adottare in relazione alle criticità della Sogin espresse in premessa e se non ritenga, in questo contesto, di dover adottare iniziative per aumentare le competenze in capo all'Isin, al fine di affidare a tale autorità la gestione diretta delle scorie e dei rifiuti radioattivi.
(3-02896)