Testo INTERPELLANZA
Atto a cui si riferisce:
C.2/01494 (2-01494) «Ehm, Maniero, Raduzzi, Forciniti, Corda, Giuliodori, Vallascas, Cabras, Termini, Fioramonti, Muroni, Fratoianni, Sarli, Benedetti, Villarosa, Paxia, Costanzo, Piera Aiello, Vianello,...
Atto Camera
Interpellanza urgente 2-01494presentato daEHM Yana Chiaratesto diMartedì 19 aprile 2022, seduta n. 678
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della difesa, il Ministro della transizione ecologica, per sapere – premesso che:
il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2022, «Individuazione delle opere destinate alla difesa nazionale» individua l'intervento infrastrutturale per la realizzazione della sede del gruppo intervento speciale, del 1° reggimento Carabinieri paracadutisti «Tuscania» e del Centro cinofili, in Pisa area Coltano, quale opera destinata alla difesa nazionale; tale struttura (base) verrà finanziata con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) con procedure semplificate ed eccezionali in deroga a norme tali da eliminare dal processo decisionale l'ascolto del territorio e dei cittadini;
il rapporto dell'European Network Against Arms Trade e del Transnational Institute rivela come i programmi di difesa dell'Unione europea siano inficiati da conflitti d'interesse e siano al di sotto degli standard etici. Il territorio della provincia di Pisa è soggetto a gravi fenomeni di infiltrazione mafiosa: si ricorda il caso «Keu», per cui la direzione distrettuale antimafia di Firenze ha posto in arresto 23 persone nell'ambito di presunte infiltrazioni della 'ndrangheta in Toscana relativo all'illecito smaltimento dei rifiuti delle concerie di Santa Croce sull'Arno a Pisa. La gestione del Pnrr passa attraverso «semplificazioni» che potrebbero ad avviso degli interpellanti potenzialmente lasciare spazio a fenomeni corruttivi, preoccupazione tutt'altro che infondata date le premesse relative alle infiltrazioni sul territorio della criminalità organizzata;
la superficie interessata copre 73 ettari e si trova integralmente all'interno di un'area protetta regionale, il Parco regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, area le cui valenze naturalistiche e paesaggistiche sarebbero irrimediabilmente intaccate dalla realizzazione della nuova infrastruttura, che peraltro mostra esigenze inconciliabili con gli obiettivi dell'ente parco. Sarebbe sconosciuto anche l'ammontare complessivo dell'infrastruttura;
da relazione istruttoria dell'Ente parco regionale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli per la conclusione di richiesta di parere preliminare da parte di regione Toscana – Co.mi.par. si apprende, che il progetto prevede 445.189,5 metri cubi di cemento per una superficie del lotto 729.340 metri quadrati. Sono inoltre previste sistemazioni esterne all'area: recinzioni, parcheggi, opere di urbanizzazione primaria. La relazione istruttoria evidenzia come non siano ammessi cambi di destinazione d'uso di nessun genere;
il gruppo consiliare del comune di Pisa «Diritti in comune» ha scritto al presidente e al direttore del Parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli per sapere, tra l'altro, se, anche in caso di parere negativo, l'infrastruttura sia destinata a essere realizzata ugualmente; lo stesso gruppo consiliare ha scritto anche agli uffici comunali per sapere quale sia l'area in cui si prevede esattamente di realizzare questa infrastruttura, chi siano i proprietari di queste aree e se il comune ne possieda o meno una parte; «Diritti in comune» ha presentato una interpellanza in consiglio comunale per aprire una discussione pubblica;
l'integrità e la salute del territorio costituiscono il primo cardine della difesa del nostro Paese e il territorio di Pisa è già parzialmente militarizzato (si vedano Camp Darby e l'hub militare realizzato negli anni scorsi nell'aeroporto militare di Pisa); i passaggi procedurali che hanno portato alla definizione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2022 suddetto sono stati poco noti per quasi un anno –:
quando il Ministero della difesa abbia individuato l'area per la realizzazione della base, a quando risalga il progetto e se si intenda rendere nota tutta la documentazione;
quali siano le ragioni per le quali è stata scelta l'area di Coltano e, in particolare, se la scelta non sia determinata anche da ragioni di connessione con altre infrastrutture militari; in tal caso, quali siano tali infrastrutture e in che modo si preveda che saranno connesse;
se trovi conferma il fatto che con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza si finanziano strutture militari in Italia, compresa quella descritta in premessa, quali siano tali strutture, dove saranno dislocate e quali siano i relativi dettagli progettuali;
quali siano il quadro economico e l'ammontare complessivo del progetto di base a Coltano;
quale sia l'iter autorizzativo che riguarda la base, se siano stati acquisiti i pareri degli enti interessati, quali siano tali enti e quale orientamento abbiano espresso.
(2-01494) «Ehm, Maniero, Raduzzi, Forciniti, Corda, Giuliodori, Vallascas, Cabras, Termini, Fioramonti, Muroni, Fratoianni, Sarli, Benedetti, Villarosa, Paxia, Costanzo, Piera Aiello, Vianello, Spessotto, Suriano, Romaniello, Tasso, Menga, Dori, Sodano, Colletti, Giannone, Fassina, Scanu, Massimo Enrico Baroni, Siragusa».