• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/03495-AR/0 ... 9/3495-AR/71. (Testo modificato nel corso della seduta) Anna Lisa Baroni, Spena, Nevi, Bond, Caon, Sandra Savino, Paolo Russo.



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03495-AR/071presentato daBARONI Anna Lisatesto presentato Martedì 12 aprile 2022 modificato Mercoledì 13 aprile 2022, seduta n. 677

   La Camera,

   considerato che:

    il provvedimento in esame contiene numerose disposizioni che incentivano la installazione da fonti rinnovabili, con inevitabili riflessi sui suoli agricoli. In particolare, in attesa dell'individuazione delle aree idonee da parte delle regioni ai sensi dell'articolo 20 del decreto legislativo n. 199 del 2021, sono considerate idonee all'installazione degli impianti esclusivamente fotovoltaici, anche a terra, le aree in cui sono già presenti impianti senza variazione dell'area occupata, le aree classificate agricole, prive di vincoli e limitrofe a zone a destinazione produttiva, nonché (articolo 12, comma 1-quater) le aree per le quali, «alla data di pubblicazione del presente decreto, sia in corso un procedimento di autorizzazione»;

    di fatto si trasformano tutte le aree agricole, tranne quelle vincolate o quelle già dichiarate non idonee, in «aree idonee», per le quali il provvedimento in esame semplifica fortemente i procedimenti autorizzatori;

    per l'individuazione delle aree idonee all'installazione di impianti a fonte rinnovabile l'articolo 20 comma 3 del decreto legislativo n. 199 del 2021 cosiddetto RED II, prevede che occorre tener conto tra l'altro, delle «esigenze di tutela delle aree agricole verificando l'idoneità di aree non utilizzabili per altri scopi, ivi incluse le superfici agricole non utilizzabili». Il successivo comma 5 prevede la «minimizzazione degli impatti sull'ambiente e sul territorio»;

    per il 2030 il Pniec si prefigge una percentuale di energia da Per nei consumi finali lordi di energia pari al 30 per cento, da perseguire tra l'altro con la triplicazione della produzione da fotovoltaico. Questo comporta la necessità di installare circa 45 Gigawatt (GW) di nuova potenza FV, rispetto agli oltre 22 GW installati a giugno 2021. Peraltro la Strategia nazionale climatica al 2050 inviata dal Governo a fine gennaio 2021 a Bruxelles prevede una crescita esponenziale della capacità solare, che dovrebbe passare dagli attuali 22 GW a «200-300 GW» (pagina 7);

    secondo Italia Solare il potenziale realisticamente installabile su tetti e coperture entro il 2030 è cifrabile in 15-20 GW. Peraltro, con costi da 2,5 a 4,5 superiori all'istallazione a terra. Questo significa che circa il 50 per cento della nuova capacità fotovoltaica (circa 22 GW pari a 22.000 Megawatt) dovrà essere realizzata a terra. Considerata la produttività media 1 MW ogni 2 ettari (fonte: Italia Solare) è necessaria una superficie di 44.000 ettari (440 kmq). Estendendo questo metro di misura alla previsione della Strategia nazionale climatica al 2050 a quella data è potenzialmente necessaria un'area tra 2.000 e 4.000 kmq di terreno essenzialmente agricolo;

    il rapporto statistico GSE sul solare fotovoltaico del luglio 2021 non riporta il dato degli spazi attualmente occupati dagli impianti a terra;

    detti impianti devono essere utility scale, cioè di taglia sufficientemente grande da renderli competitivi senza il sostegno di incentivi e in grado di garantire la bancabilità degli investimenti. Inoltre, è preferibile che siano collocati in aree facilmente raggiungibili e facilmente collegabili alla rete. Ne consegue che, in particolare nel settore del fotovoltaico industriale, gigantismo degli impianti e la tendenza ad occupare i terreni agricoli migliori e non quelli marginali previsti dal decreto legislativo n. 199 del 2021;

    il 22 marzo 2022, per fronteggiare la crisi per la guerra in Ucraina, l'Unione europea ha dato all'Italia il via libera alla semina in Italia di ulteriori 200.000 ettari di terreno per una produzione aggiuntiva di mais e di grano duro e tenero, distogliendoli dal riposo obbligatorio e dalla rotazione delle colture. Secondo Coldiretti la superficie coltivabile potrebbe aumentare fino a raggiungere 1.000.000 di ettari in più (10 mila kmq);

    il fotovoltaico industriale deve affrontare seriamente il problema del consumo di suolo agricolo. Attualmente qualsiasi terreno agricolo, salvo che non vi sia qualche forma di tutela MIC o MEPAAF appare occupabile, anche in attualità di coltura. A titolo di esempio, sulla base delle richieste di autorizzazione presentate ai rispettivi Uffici regionali 70 kmq della provincia di Viterbo e 166 kmq della Puglia, due aree notoriamente ubertose, sono oggetto di richieste per l'installazione di impianti fotovoltaici a terra,

impegna il Governo

in considerazione delle sempre più pressanti necessità alimentari che il Paese è chiamato ad affrontare, a valutare l'opportunità di adottare misure volte a garantire il rispetto dei contenuti dell'articolo 20 del decreto legislativo n. 199 del 2021, nonché dei contenuti dell'allegato 3 annesso al decreto del Ministro dello sviluppo economico 10 settembre 2010, in materia di individuazione delle «aree idonee» all'installazione di impianti di produzione energetica da fonte rinnovabile, al fine di preservare i terreni agricoli migliori, anche con riferimento ai requisiti di fertilità, irrigabilità, attualità di coltura, destinando alla produzione energetica i terreni agricoli marginali o inutilizzati in quanto non idonei all'attività agricola.
9/3495-AR/71. (Testo modificato nel corso della seduta) Anna Lisa Baroni, Spena, Nevi, Bond, Caon, Sandra Savino, Paolo Russo.