• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/03495-AR/1 ... 9/3495-AR/140. (Testo modificato nel corso della seduta) Lollobrigida, Foti, Ferro, Zucconi, Galantino.



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03495-AR/140presentato daLOLLOBRIGIDA Francescotesto presentato Martedì 12 aprile 2022 modificato Mercoledì 13 aprile 2022, seduta n. 677

   La Camera,

   premesso che:

    il disegno di legge in esame ha ad oggetto la conversione del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, recante misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali (c.d. decreto energia);

    in particolare, l'articolo 25 del predetto decreto-legge dispone l'incremento del Fondo per l'adeguamento dei prezzi e reca disposizioni in materia di revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici, per fronteggiare, nel primo semestre dell'anno 2022, gli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione, tra cui l'acciaio;

    lo scoppio della guerra in Ucraina ha aggravato una situazione di tensione sul fronte delle materie prime siderurgiche già in atto a partire dallo scoppio della pandemia;

    il blocco della navigazione nel Mar Nero infatti ha interrotto in particolare l'attività di approvvigionamento di rottame, ghisa e bramme di acciaio che dal porto di Mariupol raggiungeva l'Italia;

    a rendere il quadro dell'offerta ancora più tesa sono giunte le sanzioni imposte dall'Occidente nei confronti della Russia che hanno di fatto indotto le banche europee a rallentare la concessione delle lettere di credito alle imprese italiane e le dogane italiane a rallentare l'entrata di materiale in arrivo dalla Russia anche nel caso in cui non sia oggetto di sanzioni;

    in un contesto di tale gravità le acciaierie europee hanno innalzato fortemente i prezzi degli acciai con i laminati piani (utilizzati nelle costruzioni carpenterie/settore navale/settore auto) che nel giro di 1 mese sono passati da 900 a 1400 euro la tonnellata. Ancora più critica la situazione in cui versa il comparto dell'inox (utilizzato negli elettrodomestici, cucine, attrezzature ospedaliere) con la tipologia 304 che veleggia intorno ai 6000 euro la tonnellata (il triplo rispetto il 2020);

    la condizione di estrema carenza del mercato si scontra con l'impossibilità da parte del mercato di potersi autoregolare in ragione dell'esistenza delle misure di salvaguardia imposte dall'Unione Europea. Tali misure che prevedono il pagamento di un dazio del 25 per cento in caso di superamento della quota di acciaio imposta su base trimestrale vennero applicate in una fase di mercato pre-pandemica caratterizzata dalla sovraccapacità produttiva e quindi molto diversa rispetto a quella attuale. Ma oggi suddetti limiti non hanno alcun senso economico se non quello di gonfiare i profitti delle acciaierie a danno delle imprese utilizzatrici;

    pertanto al fine di poter contribuire ad allentare la morsa della carenza di offerta e dunque anche al raffreddamento dei prezzi siderurgici,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di attivarsi in sede europea al fine di impedire che il pagamento del dazio del 25 per cento in caso di superamento della quota di acciaio imposta in un momento pre-pandemico di mercato, possa applicarsi in questa fase, con grave pregiudizio per le imprese utilizzatrici.
9/3495-AR/140. (Testo modificato nel corso della seduta) Lollobrigida, Foti, Ferro, Zucconi, Galantino.