Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Atto a cui si riferisce:
C.3/02888 (3-02888)
Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02888presentato daDE LORENZO Rinatesto presentato Martedì 12 aprile 2022 modificato Mercoledì 13 aprile 2022, seduta n. 677
DE LORENZO, TIMBRO e FORNARO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
è noto che il gruppo Pfizer abbia goduto, anche grazie alla produzione del vaccino anti-COVID, sviluppato insieme all'azienda tedesca BioNtech, di un forte incremento dei ricavi e dei profitti, registrando nei primi tre trimestri del 2021 introiti per 50 miliardi di euro, pari al 91 per cento in più dello stesso periodo del 2020;
da mesi ormai è pendente una vertenza relativa al piano di 130 esuberi che il gruppo Pfizer ha avviato presso lo stabilimento di Catania, una delle due sedi operative in Italia assieme a quella di Ascoli Piceno;
il 18 marzo 2022 è stato aperto il tavolo di crisi regionale, con la presenza dei sindacati, del sindaco, del prefetto e dell'assessore regionale al lavoro, nel corso del quale è stato chiesto un tavolo nazionale presso il Ministero dello sviluppo economico per una dettagliata verifica del piano industriale e la conferma della continuità produttiva. Il Ministero dello sviluppo economico con una nota ha fatto sapere che il Ministero «segue con attenzione, ma al momento non ci sono le condizioni per un suo coinvolgimento essendo la questione di competenza regionale»;
questa posizione è stata ribadita dal Governo anche in occasione delle risposte date ad alcuni atti di sindacato ispettivo sulla stessa vicenda, ma a parere degli interroganti è necessario convocare un tavolo nazionale perché la portata della decisione sul sito siciliano operata dall'azienda fa pensare che gli esuberi siano solo l'inizio di un percorso di disimpegno della stessa dall'Italia, dunque non solo una questione regionale, e perché la richiesta giunge dalle principali organizzazioni sindacali. Inoltre, il tavolo regionale sta proseguendo senza risultati e stanno per scadere i 17 giorni di proroga concessi dal centro per l'impiego di Catania per la procedura amministrativa relativa ai licenziamenti collettivi;
nella fase emergenziale che sta vivendo il nostro Paese, segnato prima dalla pandemia e ora dal conflitto russo-ucraino, è inoltre necessario chiedere alle aziende, soprattutto a quelle che in questi anni hanno ottenuto forti incrementi dei fatturati e dei profitti, di promuovere progetti di welfare aziendale e responsabilità sociale –:
se non ritenga urgente cambiare orientamento e aprire presso il Ministero dello sviluppo economico un tavolo nazionale di confronto su un piano di esuberi che rischia di segnare un contesto socio-economico già depresso, per valutare assieme all'azienda uno sviluppo del sito siciliano anche tramite una diversificazione della produzione, rilanciando un settore che, ora più che mai, dovrebbe godere di investimenti pubblici e privati e non di ridimensionamenti.
(3-02888)