• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/11804 (4-11804)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11804presentato daTRANO Raffaeletesto diLunedì 11 aprile 2022, seduta n. 675

   TRANO. — Al Ministro della cultura. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto dispone l'articolo 20 del decreto legislativo n. 42 del 2004 e successive modificazioni e integrazioni al comma 1, «i beni culturali non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione»;

   il successivo articolo 21, comma 1, lettera a), prevede che sono subordinati ad autorizzazione del Ministero della cultura «la rimozione o la demolizione, anche con successiva ricostituzione, dei beni culturali»;

   il comune di Gaeta ha programmato una serie di lavori di riqualificazione sul piazzale Molo S. Maria e zone limitrofe, sul lungomare di Gaeta Medioevale;

   l'immobile in questione rientra tra i beni tutelati ex articolo 134 del decreto legislativo n. 42 del 2004;

   le opere previste in progetto ricadono in zona P.t.p.r., sistema del paesaggio insediativo, «Ambiti di recupero e valorizzazione paesistici» e «Paesaggio dei centri e dei nuclei storici, con relativa fascia di rispetto»;

   con nota prot. n. 4041 del 18 marzo 2020 la Soprintendenza belle arti, archeologia e paesaggio interrompeva l'iter procedurale della pratica «sino ad acquisizione del preventivo parere archeologico», ricordando altresì che «in assenza del parere vincolante del Ministero dei beni e le attività culturali l'Amministrazione comunale non può rilasciare l'autorizzazione paesaggistica definitiva, nonché la conseguente concessione edilizia e non può essere dato corso ai lavori progettati»;

   con determina del 27 maggio 2020 la dirigente del settore R.U. del Comune di Gaeta ha rilasciato l'autorizzazione solo ai fini della tutela paesaggistico-ambientale, ritenendo peraltro non necessario alcun parere archeologico, in quanto l'intervento sarebbe «privo di scavi significativi»;

   non risultano da parte della soprintendenza altre note né precedenti, né successive –:

   di quali informazioni disponga il Ministro interrogato;

   quali iniziative di competenza intenda intraprendere al riguardo, considerato che le insorgenze di epoca romana presenti in molti palazzi limitrofi e l'altissimo valore storico, architettonico e paesaggistico dei monumenti della seconda capitale del Regno borbonico e di epoca antecedente non risulta siano stati oggetto di una valutazione puntuale da parte della Soprintendenza e che, ad avviso dell'interrogante, il progetto, quanto a materiali previsti, alla realizzazione di una pista ciclabile «monca» ed altre strutture, appare, anche ad occhio profano, del tutto sconnesso dalla realtà storica locale.
(4-11804)