• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.3/03248 BALBONI, CIRIANI - Al Ministro della giustizia. - Premesso che: lo scorso 9 marzo 2022 il Consiglio superiore della magistratura ha approvato, a maggioranza, la delibera con la quale si...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03248 presentata da ALBERTO BALBONI
mercoledì 6 aprile 2022, seduta n.423

BALBONI, CIRIANI - Al Ministro della giustizia. - Premesso che:

lo scorso 9 marzo 2022 il Consiglio superiore della magistratura ha approvato, a maggioranza, la delibera con la quale si disponeva il collocamento fuori ruolo del dottor Carlo Renoldi, magistrato ordinario che ha conseguito la V valutazione di professionalità, al momento in servizio presso la Corte di cassazione in qualità di consigliere, atto finalizzato alla sua nomina a capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del Ministero della giustizia;

in data 17 marzo 2022, il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro in indirizzo, ha deliberato la nomina a capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria;

tale nomina ha suscitato non poche perplessità e reazioni, manifestate sin da subito da alcuni componenti dello stesso Consiglio superiore della magistratura (a margine dell'approvazione della citata delibera del 9 marzo) che al riguardo hanno evidenziato prese di posizione del dottor Renoldi in tema di carcere duro per i mafiosi nonché di ergastolo ostativo, posizioni discutibili tali da rendere tale scelta molto "divisiva";

analoghi dubbi sono stati manifestati nelle scorse settimane non solo da parte di diversi sindacati di Polizia penitenziaria, tra cui il SAPPE, che, come si apprende dalla stampa, ha inviato sia al Ministro che al massimo vertice del CSM, la richiesta di riconsiderare la nomina, esprimendo perplessità sulle dichiarazioni rese dal dottor Renoldi in ordine ad un'attenuazione o demolizione del "regime del 41-bis", ma anche da diverse forze politiche, in primis "Fratelli d'Italia", che in diverse sedi e in più occasioni, anche in Senato, ne ha già messo in discussione l'opportunità politica;

considerato che:

lo scorso 15 marzo presso la 2a Commissione permanente (Giustizia) del Senato, in sede di audizione sullo stato di attuazione del PNRR, il Ministro in indirizzo, a fronte di specifica domanda, ha invitato a giudicare l'operato del capo del DAP sul campo, con ciò rinviando ad una sorta di giudizio ex post sul profilo del nuovo capo del DAP che, al contrario, avrebbe dovuto essere fatto ex ante;

questa scelta ha determinato l'emersione di un dibattito che tuttora non è placato, ponendo importanti e non trascurabili questioni di carattere etico oltre che giuridico, rispetto alla strategia che il Governo intende perseguire nell'amministrazione della politica carceraria, delineando un indebolimento degli strumenti dispositivi e operativi in un comparto così delicato;

tutto ciò avviene, peraltro, in un contesto oramai perdurante di carenze strutturali, di adeguate garanzie e di risorse di supporto operativo alle forze di Polizia penitenziaria, contesto che rischia di venire ulteriormente deteriorato,

si chiede di sapere:

quali siano state le caratteristiche professionali specifiche che hanno determinato la scelta del dottor Renoldi come capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e, con riferimento al rinvio della valutazione sull'opportunità della scelta al suo operato, auspicato dallo stesso Ministro quali strumenti e procedure di verifica siano previste nel corso del suo mandato e quali provvedimenti potrebbero essere adottati ove le riserve illustrate trovassero conferma;

se il Ministro in indirizzo non ritenga che sarebbe preferibile individuare la figura da destinare al vertice del DAP all'interno del corpo della Polizia penitenziaria, espressione certa di professionalità e competenza nel delicato e complesso comparto carcerario.

(3-03248)