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Atto a cui si riferisce:
S.1/00475 premesso che: la legge n. 125 del 2008 ha istituito sull'intero territorio italiano la missione denominata "Strade sicure", che ha iniziato ad operare dal 4 agosto 2008; la missione si...



Atto Senato

Mozione 1-00475 presentata da MASSIMILIANO ROMEO
giovedì 7 aprile 2022, seduta n.424

ROMEO, BRIZIARELLI, CANTU', LUCIDI, RIPAMONTI, RIVOLTA, DORIA, PEPE, URRARO, PELLEGRINI Emanuele, CANDURA, ARRIGONI, AUGUSSORI, CAMPARI, FAGGI, TOSATO, LUNESU, RICCARDI, ALESSANDRINI, PIANASSO, ZULIANI, PERGREFFI, FERRERO, CANDIANI, TESTOR, SAPONARA, PISANI Pietro - Il Senato,

premesso che:

la legge n. 125 del 2008 ha istituito sull'intero territorio italiano la missione denominata "Strade sicure", che ha iniziato ad operare dal 4 agosto 2008;

la missione si articolava inizialmente su 3.000 unità dell'Esercito italiano, per operare, a disposizione dei prefetti, nello svolgimento di servizi di vigilanza a siti ed obiettivi sensibili, ovvero per svolgere compiti di perlustrazione e pattugliamento congiuntamente alle forze di polizia;

unitamente a tali obiettivi, la missione nel corso degli anni è intervenuta, con compiti di presidio, per operare in occasione di situazioni emergenziali come il sisma sull'isola di Ischia e nell'area etnea della provincia di Catania, per far fronte agli eventi meteorologici che hanno interessato la provincia di Belluno e per fortificare le attività di controllo nella "terra dei fuochi";

va altresì ricordato come la missione abbia avuto un ruolo operativo anche in occasione di specifici eventi come l'Expo 2015, il Giubileo straordinario tra il 2015 e il 2016 e il vertice G20 del 2021;

durante l'emergenza pandemica iniziata nel febbraio 2020, per assolvere a specifici compiti conseguenti alla gestione di tale fase, il dispositivo della missione "Strade sicure" è stato integrato di ulteriori 253 unità tramite il decreto-legge n. 18 del 2020 ("cura Italia"); tale dispositivo è stato ulteriormente integrato di 500 unità con il decreto-legge n. 34 del 2020 ("decreto rilancio");

considerato che, la legge di bilancio per il 2021 (legge n. 178 del 2020) ha previsto l'organizzazione quantitativa e temporale del dispositivo della missione secondo il seguente schema: a) 7.050 unità fino al 30 giugno 2021; b) 6.000 unità dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022; c) 5.000 unità dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022;

la legge di bilancio per il 2022 (legge n. 234 del 2021) ha prorogato l'impiego di quest'ultimo contingente di 5.000 unità sino al 31 dicembre 2023, ed ha inoltre prorogato la scadenza al 31 marzo 2022 del contingente di 753 unità disposto durante l'emergenza COVID;

la missione si è dimostrata un importante dispositivo di controllo del territorio, contribuendo ad un'attività di deterrenza anche nei confronti della microcriminalità, oltre che un significativo supporto nella gestione del fenomeno migratorio;

come certificato dal documento approvato dalla IV Commissione permanente (Difesa) della Camera dei deputati il 30 luglio 2020, a conclusione dell'indagine conoscitiva sulle condizioni del personale militare impiegato nell'operazione "Strade sicure", i risultati conseguiti dall'inizio dell'operazione (nel periodo di analisi 2008-2019) sono estremamente significativi, con circa 50.000 persone denunciate, arrestate o poste in stato di fermo; circa 5 milioni sono stati i controlli a persone e automezzi cui sono scaturiti sequestri di 1.191 armi, 2 tonnellate di droga e circa 490.000 articoli contraffatti;

valutato infine che gli attuali scenari, con la ripresa dei flussi migratori a Sud, sulla rotta mediterranea, e a Nordest, lungo la rotta balcanica, anche facilitati dall'arrivo della stagione estiva, non consentono un alleggerimento del dispositivo della missione, che nei fatti attenua e supporta l'onere del controllo e della gestione del territorio alle forze di polizia,

impegna il Governo:

1) a ristabilire, sino al 31 dicembre 2022, il contingente di 753 unità disposto durante l'emergenza COVID;

2) a ripristinare, sino al 31 dicembre 2023, le 1.050 unità che hanno smesso di operare il 30 giugno 2021;

3) a procrastinare, infine, sino al 31 dicembre 2023, la riduzione da 6.000 a 5.000 unità prevista per il 30 giugno 2022.

(1-00475)