• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/06887 BERGESIO, VALLARDI, ZULIANI, PIZZOL - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. - Premesso che: il pacchetto di misure di revisione della direttiva 2010/75/UE relativa...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-06887 presentata da GIORGIO MARIA BERGESIO
martedì 5 aprile 2022, seduta n.422

BERGESIO, VALLARDI, ZULIANI, PIZZOL - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. - Premesso che:

il pacchetto di misure di revisione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (IED) per la prevenzione e riduzione dell'inquinamento, che verrà presentato dalla Commissione europea presumibilmente nei prossimi giorni del mese di aprile 2022, sta mettendo in stato di forte agitazione il comparto zootecnico nazionale;

dalle bozze circolanti si apprende infatti della volontà della Commissione di estendere l'applicazione della direttiva ad un maggior numero di aziende, andando a colpire quindi con pesanti oneri burocratici anche quelle di piccole dimensioni, e di ricomprendere nell'ambito della medesima il settore delle produzioni bovine, fino ad oggi escluso;

si tratta di modifiche inaccettabili, in special modo in un momento storico di totale incertezza conseguente alla guerra, che mettono fuori mercato una parte consistente degli allevamenti italiani, già colpiti dagli altissimi costi che il comparto sta sostenendo a causa della crisi energetica e del forte aumento dei prezzi delle materie prime;

le modifiche dovrebbero prevedere un nuovo capo VI-bis in cui si introducono le norme specifiche per i settori dell'allevamento elencati nel nuovo allegato I-bis, tra cui il rilascio delle autorizzazioni, la conformità e i controlli, ma anche il controllo delle emissioni. I dettagli delle misure presenti in questo nuovo capitolo, che dovrebbe comprendere i nuovi articoli da 70-bis a 70-decies, saranno stabiliti dalla Commissione tramite un atto di esecuzione entro due anni dall'entrata in vigore delle modifiche e, nelle intenzioni della Commissione, dovrebbero permettere alla direttiva di meglio adattarsi alle specificità del settore. Gli operatori avranno ulteriori 24 mesi per adeguarsi alla nuova normativa;

la revisione permetterebbe inoltre alla Commissione di inserire con atti delegati ulteriori attività industriali o agricole agli allegati della direttiva, qualora fosse dimostrato il potenziale inquinante di queste attività e si rendesse necessario un controllo delle emissioni;

con le modifiche proposte verrebbe colpita l'ossatura del sistema zootecnico italiano, costituita da tanti piccoli e medi allevamenti di bovini di appena 100 capi, e di conseguenza le produzioni DOP e IGP, determinando uno scenario di elevata dipendenza dall'estero riguardo all'importazione di carni, le quali peraltro non sono assolutamente in grado di garantire quegli standard di sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale, e più in generale di qualità, da sempre offerti dalle produzioni nazionali;

ritenendo necessario e prioritario un intervento che punti al raggiungimento di un elevato livello di sicurezza alimentare e di autosufficienza,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga necessario aprire immediatamente un dialogo con le competenti istituzioni europee che miri al riconoscimento delle specificità delle produzioni italiane, che si caratterizzano per il rispetto di elevati standard di sicurezza, sostenibilità ambientale e qualità, al fine di concordare per gli allevamenti zootecnici di più piccole dimensioni l'esclusione dall'applicazione della direttiva 2010/75/UE;

se voglia adottare una strategia, condivisa con le istituzioni europee, che miri nel più breve tempo possibile al raggiungimento di un elevato livello di autosufficienza alimentare, attraverso l'attuazione di interventi per ridurre le importazioni dall'estero ed agevolare l'aumento delle produzioni nazionali con il recupero di terreni da destinare alle coltivazioni agricole.

(4-06887)