• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/06888 ARRIGONI, BERGESIO, BRIZIARELLI, BRUZZONE, PAZZAGLINI, RIPAMONTI, CAMPARI, PIANASSO, URRARO, ALESSANDRINI, FERRERO, DORIA, PIZZOL, LUNESU, IWOBI, CANTU', RUFA, RICCARDI, PISANI Pietro,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-06888 presentata da PAOLO ARRIGONI
martedì 5 aprile 2022, seduta n.422

ARRIGONI, BERGESIO, BRIZIARELLI, BRUZZONE, PAZZAGLINI, RIPAMONTI, CAMPARI, PIANASSO, URRARO, ALESSANDRINI, FERRERO, DORIA, PIZZOL, LUNESU, IWOBI, CANTU', RUFA, RICCARDI, PISANI Pietro, LUCIDI - Al Ministro della transizione ecologica. - Premesso che:

le pompe di calore elettriche sono macchine che prelevano energia rinnovabile dall'ambiente (aria, acqua e terra) e la trasferiscono sotto forma di riscaldamento o raffrescamento nei luoghi in cui vengono utilizzate;

il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione prevede una crescita nell'utilizzo del vettore elettrico negli usi finali nel settore civile fino ad un valore stimabile del tasso di elettrificazione tra il 41 per cento (scenario base) e il 66 per cento (scenario alto) (fonte: documento governativo "Strategia di lungo termine sulla riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra");

il ruolo delle pompe di calore per gli obiettivi di decarbonizzazione oggi deve essere considerato nell'ambito del processo avviato dalla Commissione UE con la comunicazione per lo European green deal (EGD) e il pacchetto "Fit for 55" in corso di definizione;

l'effetto combinato dei miglioramenti di efficienza energetica e della sostituzione della produzione di energia per riscaldamento e acqua calda sanitaria, da fonti fossili, con quella da pompe di calore, prevista dal PNIEC per il 2030, porterebbe a una riduzione delle emissioni di anidride carbonica nel settore civile del 39 per cento circa rispetto al livello del 2005;

gli obiettivi 2030 del PNIEC potranno essere raggiunti solo con l'installazione incrementale di molte centinaia di migliaia di impianti a pompa di calore negli edifici residenziali e del terziario, un processo che genererà effetti positivi sul sistema Paese. Questo processo sarà possibile infatti solo con un ruolo consapevole e attivo di tutti gli attori della filiera: utenti, produttori, progettisti, installatori, produttori e distributori di energia elettrica;

considerato che:

nel decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, con il quale è stata recepita della direttiva (UE) 2018/2001 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, all'articolo 29 "Requisiti e specifiche tecniche" e all'allegato IV dal predetto articolo, vengono dettagliati i requisiti minimi richiesti agli impianti di produzione di fonti rinnovabili termiche per accedere ai benefici degli strumenti di incentivazione come quelli previsti dai regimi di detrazioni fiscali o dal conto energia termica;

il recepimento di questi aspetti non è adeguato perché i parametri minimi di efficienza richiesti dall'allegato IV e i relativi limiti prestazionali richiesti a livello nazionale sono totalmente disallineati rispetto a quelli oggi previsti dalla regolamentazione comunitaria in materia di ecodesign ed energy labelling e obbligatori per l'immissione sul mercato delle pompe di calore elettriche;

considerata l'importanza di un corretto recepimento della direttiva ai fini del conseguimento degli obiettivi 2030 e di una corretta valorizzazione della filiera italiana delle pompe di calore,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda intervenire tempestivamente per adottare le iniziative necessarie alle modifiche dell'allegato IV del decreto legislativo n. 199 del 2021 in modo da consentire un corretto recepimento della direttiva ai fini del conseguimento degli obiettivi 2030 e una corretta valorizzazione della filiera italiana delle pompe di calore.

(4-06888)