• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02874 (3-02874)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02874presentato daSAVINO Elviratesto presentato Martedì 5 aprile 2022 modificato Mercoledì 6 aprile 2022, seduta n. 673

   ELVIRA SAVINO, D'ATTIS, BAGNASCO, BOND, BRAMBILLA, NOVELLI e VERSACE. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:

   ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 377 mila nuovi casi di tumore;

   la pandemia di COVID-19 ha avuto forti ripercussioni negative sulla cura del cancro, interrompendo azioni di prevenzione, trattamenti e follow up, ritardando diagnosi e incidendo sull'accesso ai farmaci e provocando numerosi decessi, acuendo altresì la mancanza di integrazione fra oncologia e medicina di famiglia. La scarsa comunicazione tra i centri oncologici e il territorio ha determinato e continua a determinare forti ritardi nell'accesso agli esami e al ricorso agli specialisti durante la fase diagnostica, con potenziali ripercussioni sulle opportunità di individuazione precoce della malattia;

   il personale sanitario è stato spesso dirottato verso l'assistenza ai malati COVID-19 e la paura del rischio di contagio ha prevalso sulla necessità di eseguire visite ed esami diagnostici;

   in questo ultimo mese, la nuova ondata della pandemia causata dalla variante omicron sta ulteriormente mettendo in crisi la gestione dei reparti di oncologia e l'attività chirurgica programmata è stata sospesa o rallentata, poiché le terapie intensive sono occupate da pazienti con COVID;

   i danni per le persone colpite da cancro rischiano di essere molto gravi, in quanto il successo delle cure dipende anche dai tempi brevi entro cui vengono eseguiti gli interventi chirurgici e i trattamenti;

   se non viene definito un vero e proprio piano di recupero, che includa anche il potenziamento del personale e delle strutture, si rischia di non riuscire a gestire la prossima ondata di casi avanzati di tumore, determinata anche dai ritardi nell'assistenza accumulati in questi due anni di pandemia;

   in Italia, nel 2020, le nuove diagnosi di tumore si sono ridotte dell'11 per cento rispetto al 2019, i trattamenti del 13 per cento e gli interventi chirurgici del 18 per cento. Gli screening per il tumore della mammella, della cervice uterina e del colon retto hanno registrato una riduzione di due milioni e mezzo di esami nel 2020 rispetto al 2019;

   sono state stimate anche le diagnosi mancate: oltre 3.300 per il tumore del seno, circa 1.300 per il colon retto (e 7.474 adenomi in meno) e 2.782 lesioni precancerose della cervice uterina;

   senza un'adeguata programmazione, che preveda l'assegnazione di risorse e personale dedicato, le unità di oncologia del nostro Paese non saranno in grado di affrontare l'ondata di casi di cancro in fase avanzata stimati nei prossimi mesi e anni –:

   se il Ministro interrogato non ritenga necessario adottare iniziative per realizzare tempestivamente un piano straordinario di recupero per l'oncologia, al fine di colmare i ritardi causati dall'emergenza pandemica e definire una programmazione a medio e lungo termine per la conservazione e l'implementazione dell'attività oncologica ospedaliera.
(3-02874)