• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02878 (3-02878)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02878presentato daMASI Angelatesto presentato Martedì 5 aprile 2022 modificato Mercoledì 6 aprile 2022, seduta n. 673

   MASI, DAVIDE CRIPPA, ALEMANNO, CARABETTA, CHIAZZESE, FRACCARO, GIARRIZZO, ORRICO, PALMISANO, PERCONTI e SUT. — Al Ministro della transizione ecologica . — Per sapere – premesso che:

   gli oneri generali di sistema sono componenti della bolletta elettrica volte a finanziare obiettivi di interesse generale;

   dal 1° gennaio 2018 la struttura tariffaria è stata suddivisa tra componente Asos, che finanzia Fer e assimilate, e la componente Arim relativa agli altri oneri generali;

   con riguardo agli Asos, una parte degli incentivi alle rinnovabili si riduce, se si alza il prezzo unico nazionale, grazie ai meccanismi di feed-in premium variabile e feed-in tariff;

   al fine di mitigare gli straordinari prezzi delle bollette, Governo e Parlamento sono intervenuti ripetutamente per annullare il peso dei citati oneri. Da ultimo, per il primo trimestre e il secondo trimestre del 2022, sono stati stanziati ulteriori 6 miliardi di euro;

   nella memoria Arera 48/2022/I/com, la componente Arim pesa per circa 2,3 miliardi di euro all'anno;

   per la componente Asos, il prezzo unico nazionale medio stimato sul 2021 è stato pari a 121,87 euro per megawatt, corrispondente ad un fabbisogno atteso di 10,6 miliardi di euro mentre il prezzo unico nazionale medio stimato sul 2022 è pari a 175,96 euro per megawatt, corrispondente ad un fabbisogno atteso, per il 2022, pari a 8,2 miliardi di euro, in diminuzione di circa 2,4 miliardi di euro rispetto al 2021;

   stando ai citati dati, il fabbisogno economico per azzerare gli oneri per i primi due trimestri del 2022 dovrebbe essere diminuito da circa 6,4 miliardi di euro a 5,2 miliardi di euro e, pertanto, avendo il Governo stanziato 6 miliardi di euro, è ipotizzabile che siano stati trasferiti a Csea circa 0,8 miliardi di euro in più rispetto al necessario;

   considerato che il prezzo unico nazionale medio reale relativo al primo trimestre 2022 è stato di circa 250 euro per megawatt, ovvero superiore al prezzo unico nazionale stimato di circa 75 euro per megawatt, potrebbe essere ragionevole presumere che il fabbisogno per l'azzeramento degli oneri nell'intero 2022 si sia ulteriormente ridotto di almeno 2,5 miliardi di euro e, quindi, di 1,2 miliardi di euro sui primi due trimestri del 2022 –:

   quali siano le valutazioni in merito, per quanto di competenza, anche verificando se il citato risparmio di spesa non comporti effettivamente un avanzo di risorse, con riferimento ai primi due trimestri del 2022, stimabili in circa 2 miliardi di euro, e, pertanto, immediatamente utilizzabili per mitigare ulteriormente gli effetti della «pandemia energetica» per consumatori domestici e imprese.
(3-02878)