• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/11748 (4-11748)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11748presentato daCUNIAL Saratesto diLunedì 4 aprile 2022, seduta n. 671

   CUNIAL. — Al Ministro dell'interno, al Ministro per le pari opportunità e la famiglia, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   con lo studio dal titolo: «Traffico di esseri umani dalle città ucraine e villaggi: tendenze attuali» del 2019, le ricercatrici di Odessa e di Kharkiv, hanno concluso che l'Ucraina è sempre stata negli anni, soprattutto negli anni più recenti, luogo di arrivo, partenza e transito per le vittime della tratta degli esseri umani, non solo ucraine, ma anche migranti di altre nazionalità;

   il 13 ottobre 2021, secondo un sondaggio della Oim, la principale organizzazione intergovernativa nel campo della migrazione, gli ucraini sottovalutavano i pericoli della tratta di esseri umani. Il 70 per cento degli intervistati credeva di non essere personalmente a rischio di essere vittima di tratta e che gli ucraini tendono ad accettare maltrattamenti e persino violazioni dei diritti per mantenere il proprio posto di lavoro. Secondo il sondaggio, il 24 per cento di tutti gli intervistati ha dichiarato di essere disposto ad accettare sanzioni dal proprio datore di lavoro per aver commesso errori sul lavoro. Un ulteriore 11 per cento accetterebbe di trattenere lo stipendio, un metodo regolarmente utilizzato dai trafficanti per costringere i migranti allo sfruttamento. L'Oim ritiene che più di 110.000 ucraini siano caduti preda dei trafficanti dal 1991 e l'Ucraina rimane uno dei principali Paesi di origine della manodopera sfruttata in Europa;

   il 26 febbraio 2022, il Governo italiano ha dichiarato di stare predisponendo corridoi umanitari speciali. I Ministri per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti e degli affari esteri e cooperazione internazionale Luigi Di Maio hanno dichiarato che: «La situazione di grave precarietà dei minori orfani in Ucraina a seguito dell'aggressione russa suscita preoccupazione e richiede di attivare con sollecitudine tutte le misure a loro tutela previste dagli accordi internazionali. Siamo impegnati in queste ore nell'attivazione di corridoi speciali per i minori orfani, perché al più presto ed in sicurezza possano raggiungere il nostro Paese», a fronte di un arrivo di profughi via autobus nel nostro Paese;

   il 7 marzo 2022 l'Ucraina ha negato la creazione dei corridoi umanitari verso la Russia, giudicandoli immorali;

   in un articolo del 9 marzo 2022 il sito «infomigrants.net», si denunciava come mentre migliaia di persone dall'Ucraina sono arrivate alla vasta stazione centrale di Berlino su treni e autobus, la polizia tedesca ha confermato le voci che circolavano, secondo cui alcune persone erano state avvicinate da persone a cui era stato offerto del denaro per venire a «stare» con loro. Oltre alle donne, sono stati presi di mira anche i giovani che viaggiano da soli. Un volontario danese, Daniel Marslew, ha detto lunedì a «InfoMigrants» che ci sono state molte segnalazioni su Telegram di trafficanti che cercavano di rimorchiare bambini e donne che viaggiavano da soli;

   l'Unicef, in un suo documento del 19 marzo 2022, dal titolo «Bambini in fuga dalla guerra in Ucraina a rischio di traffico e sfruttamento» chiede misure rafforzate per proteggere i bambini che attraversano l'Ucraina verso i Paesi vicini, in quanto con oltre 1,5 milioni di bambini in fuga dalla guerra in Ucraina dal 24 febbraio 2022, questi sono maggiormente a rischio di traffico e sfruttamento di esseri umani;

   il 30 marzo 2022 Antonio Murzio, su true-news.it, in un articolo dal titolo «Traffico di esseri umani, il pericolo tratta che dall'Ucraina arriva in Italia» analizzando i dati sulla scomparsa di alcuni bambini in fuga dall'Ucraina, lancia l'allarme sulla tratta di esseri umani anche in Italia –:

   quali iniziative siano state messe in campo per contrastare l'eventuale fenomeno di cui in premessa nel nostro Paese e a chi sia stata affidata la gestione dei profughi in arrivo.
(4-11748)