• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01472 (2-01472) «Giachetti».



Atto Camera

Interpellanza 2-01472presentato daGIACHETTI Robertotesto diMercoledì 30 marzo 2022, seduta n. 668

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

   il settore delle società a partecipazione pubblica rappresenta un settore sempre più rilevante dell'economia nazionale e, nel corso degli anni, è stato oggetto di profondi interventi di riordino e razionalizzazione da parte del legislatore, proprio per garantire trasparenza e ovviare alle incertezze che ne caratterizzavano l'operatività nel mercato;

   il sistema di monitoraggio delle società a partecipazione pubblica è oggi disciplinato dall'articolo 15 del decreto legislativo 18 agosto 2016, n. 175, il quale è stato attuato dalla direttiva 9 settembre 2019 del Ministero dell'economia e delle finanze, che prevede un sistema di contabilità atto a garantire il massimo grado di trasparenza, anche sul piano dell'attribuzione delle poste patrimoniali ed economiche direttamente imputabili ai singoli servizi e funzioni operativi, ivi inclusi quello del personale, delle risorse umane, della gestione della clientela e dei servizi ausiliari alle attività operative delle partecipate stesse;

   alcuni organi di stampa (si vedano, ad esempio, «la Repubblica» e il Fatto Quotidiano del 2 marzo 2022) riportano come l'ex Presidente del Consiglio dei ministri Massimo D'Alema lavori da anni come consulente con società internazionali, adoperandosi per supportare le attività di imprese italiane, svolgendo anche «una normale attività di consulenza con società e in collaborazione con Ernst&Young»;

   in un'intervista (si veda «la Repubblica» del 3 marzo 2022) D'Alema afferma di offrire servizi di consulenza strategica e «relazioni» per Ernst&Young Italia, «di cui [è] presidente dell'advisory board», con il precipuo obbiettivo di «sostenere anche le imprese italiane all'estero», confermando sia il fatto che importanti società partecipate italiane, come Fincantieri e Leonardo, fossero clienti della predetta società di consulenza, sia che egli interagisce normalmente con i vertici delle stesse;

   sempre in un'intervista, pubblicata dal Corriere della sera del 26 marzo 2022, l'ex Presidente del Consiglio dei ministri ribadisce il proprio impegno con la Ernst&Young nella «consulenza e assistenza a imprese italiane per investimenti all'estero, che a volte prevede l'avere rapporti con i Governi»;

   il settore delle società partecipate conta più di sei mila imprese, con circa novecento mila addetti, e annovera al suo interno società quotate di rilievo internazionale come Enel s.p.a. (a partecipazione pubblica per il 23,59 per cento), Eni s.p.a. (partecipata, complessivamente, al 39 per cento), Fincantieri s.p.a. (71,32 per cento), Leonardo s.p.a. (30,2 per cento). Poste italiane s.p.a. (64,26 per cento). Cassa depositi e prestiti (82,77 per cento), Sace e Invitalia;

   dette società rientrano tra le imprese di rilevante interesse nazionale, sia sul piano strategico che su quello occupazionale ed economico-produttivo, e operano quotidianamente interfacciandosi, sia direttamente che indirettamente, con colossi del settore, organismi internazionali e Governi di Paesi esteri, operando in mercati altamente competitivi e fortemente esposti a pressioni derivanti da interessi di natura complessa;

   dalle esternazioni di D'Alema sembrerebbe emergere un chiaro coinvolgimento della sua persona nelle attività di alcune delle società partecipate italiane di cui sopra, le quali compiano anche a più riprese nel portfolio della Ernst&Young, network mondiale dei servizi professionali e di consulenza, con cui l'ex Presidente del Consiglio dei ministri collabora da anni rivestendo il ruolo di presidente dell'advisory board, nonché in qualità di presidente della Fondazione Italianieuropei, che collabora con tale società di consulenza;

   rimane tutt'altro che chiaro, tuttavia, quale sia il tipo e il grado di coinvolgimento di D'Alema nelle operazioni delle principali partecipate italiane, che, appunto, interpretano un ruolo di primo piano per il perseguimento dell'interesse nazionale –:

   se negli ultimi cinque anni le società a partecipazione pubblica di cui in premessa – e segnatamente Eni, Enel, Leonardo, Fincantieri, Cassa depositi e prestiti, Sace, Invitalia e Poste italiane – abbiano attivato, a qualsiasi titolo, rapporti di consulenza, collaborazione, mediazione, intermediazione, promozione – comunque denominati – con la Ernst&Young e, nel caso, in quali occasioni e per quali importi;

   se in alcuno di questi rapporti sia stato previsto o risulti menzionato, sotto qualsiasi titolo o forma, l'ex Presidente del Consiglio dei ministri Massimo D'Alema;

   quale tipo di coinvolgimento sia stato previsto e se, anche indirettamente, si sia ricorsi alla sua persona per attività di mediazione, facilitazioni, consulenza o altre attività comunque denominate.
(2-01472) «Giachetti».