• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/02846 (3-02846)



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02846presentato daMARTINCIGLIO Vitatesto diLunedì 28 marzo 2022, seduta n. 666

   MARTINCIGLIO, CANCELLERI e LOMBARDO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   presso la città siciliana Mazara del Vallo, e precisamente in contrada Sicomo, a pochi metri dalla Riserva naturale di Capo Feto, insiste un metanodotto che occupa un'area demaniale di metri quadrati 20.000, con rinnovo trentennale, e nel quale attraverso tre condotte sottomarine della lunghezza di 155 chilometri arriva da Capo Bon il gas metano dell'Algeria diretto nel nord Italia;

   dal 1° ottobre 2021 la Snam spa – società di infrastrutture energetiche con sede centrale a San Donato Milanese attiva nel trasporto, nello stoccaggio e nella rigassificazione del metano e gestore del metanodotto mazarese – ne ha sospeso unilateralmente il servizio di vigilanza armata privata, fino a quel momento espletato h24 dalla «Sicilia Police», sostituendolo con un semplice servizio di portierato attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 07,30 alle ore 18 (esclusi sabato, domenica e festivi) e di telesorveglianza;

   le caratteristiche del sito imporrebbero una custodia e una sicurezza costante e armata e affidata a guardie giurate armate, qualora non possano provvedervi direttamente le forze dell'ordine (ex decreto ministeriale n. 269 del 2010 del Ministero dell'interno);

   il gasdotto di Mazara del Vallo, infatti, è indubbiamente classificabile tra i «siti sensibili», ad elevatissima importanza strategica e «ad alto rischio», ossia tra quelli dove viene svolto un lavoro per il pubblico interesse e che richiedono misure di sicurezza più elevate;

   nel recente passato (si pensi ai conflitti nel Vicino Oriente e in nord Africa), è stato considerato tra i siti maggiormente esposti al pericolo di attentati terroristici da parte di gruppi fondamentalisti islamici;

   presso la centrale mazarese arriva all'incirca il 30 per cento del gas consumato in tutta Italia e, anche in vista di una possibile e auspicata riduzione della dipendenza energetica dai russi, sarebbe opportuno tutelarne il regolare transito;

   l'attuale conflitto, in Ucraina e il rischio, ancorché remoto, di un suo allargamento ad altri Paesi europei, pongono molti dei nostri siti sensibili, tra cui il gasdotto mazarese, tra i potenziali obiettivi di un eventuale attacco militare;

   le richieste di incontro ripetutamente formulate alla Snam Spa dalla «Sicilia Police» e dalle rappresentanze sindacali trapanesi, volte alla condivisione di possibili soluzioni alternative idonee a tutelare la sicurezza del metanodotto e ad assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali presso lo stesso, ad oggi sono rimaste disattese –:

   se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali iniziative intenda intraprendere per garantire la sicurezza del gasdotto di Mazara del Vallo sito che, nell'attuale periodo storico appare un sito particolarmente sensibile e strategico per l'approvvigionamento di gas;

   se, in particolare, il Governo ritenga opportuno adottare le iniziative di competenza affinché il gestore della centrale riattivi un servizio di vigilanza armata costante o, in alternativa, se ritenga di valutare un intervento pubblico volto a proteggere l'area con l'impiego di forze dell'ordine.
(3-02846)