• Testo della risposta

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/07424 (5-07424)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 24 marzo 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-07424

  L'onorevole interrogante riporta la notizia della chiusura dal 1° febbraio 2022, da parte della FG Group di Torino, dello stabilimento di Flagogna della TTF (ex Lima).
  La FG Group SpA è attiva dal 1959 sul mercato dei trattamenti termici per conto terzi ed è certificata per il trattamento termico di componenti destinati ad aeromobili civili e militari.
  Attualmente fanno parte del Gruppo altre 5 aziende, situate nella provincia di Torino, in Emilia-Romagna ed in Friuli.
  Le imprese sono autonome sotto il profilo economico, ma risultano strettamente interconnesse per l'attuazione della politica della qualità.
  Premesso che le competenti strutture ministeriali non hanno ricevuto alcuna comunicazione né richiesta d'intervento su tale crisi aziendale, posso riferire quanto riportato da altre amministrazioni a vario titolo coinvolte.
  Al Ministero dell'interno risulta essere aperto un Tavolo di crisi riferito allo stabilimento di Flagogna presso la Confindustria Udine ove l'Organizzazione Sindacale Firn Cisl avrebbe presentato ai vertici aziendali una richiesta urgente di incontro per ottenere il ritiro del provvedimento di chiusura dell'azienda in oggetto.
  Con riferimento invece alle amministrazioni territoriali, la Regione Friuli-Venezia Giulia, nel confermare l'intervenuta cessazione di attività presso il sito di Forgaria (Udine), ha rappresentato come presso lo stabilimento in questione fossero occupati 6 dipendenti diretti e 3 somministrati.
  Da contatti avuti con le parti sociali, la Regione riferisce che i tre lavoratori somministrati si siano già rioccupati, mentre dei sei dipendenti diretti, uno si sarebbe dimesso, avendo un'occasione di ricollocazione immediata, per tre sarebbe stato sottoscritto un accordo collettivo di risoluzione consensuale in sede protetta con incentivo all'esodo e accesso alla Naspi, mentre i restanti due non avrebbero ritenuto di accedere a tale opzione, pur loro offerta.
  Conclude la Regione Friuli-Venezia Giulia dichiarando che risultano manifestazioni di interesse informali per una possibile acquisizione dello stabilimento.
  Relativamente alle tutele e alle misure di sostegno al reddito dei lavoratori coinvolti, faccio presente che, nell'ambito della riforma degli ammortizzatori sociali, è stato previsto una significativo rafforzamento dell'istituto della NASpI, prevedendo l'ampliamento della platea dei destinatari della prestazione di disoccupazione, la riduzione dei requisiti di accesso alla stessa, nonché la diversificazione, in base all'età anagrafica dell'assicurato, della decorrenza del meccanismo di décalage.
  Inoltre, nel condividere i timori dell'onorevole interrogante in ordine alla salvaguardia dei luoghi di montagna, vorrei però ricordare che il Consiglio dei Ministri il 10 marzo scorso ha approvato, in esame preliminare, un disegno di legge recante «Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane» che introduce misure organiche finalizzate a favorire lo sviluppo economico e la ripresa di tanti territori che avranno l'opportunità di diventare sempre più una risorsa per il Paese, prevedendo, tra le altre misure, l'introduzione di incentivi per le attività di lavoro e imprenditoriali nelle aree montane, al fine di favorire lo sviluppo economico e sociale delle zone montane, l'occupazione e il ripopolamento delle stesse.
  Non posso che confermare, in conclusione, l'impegno del Ministero del lavoro, se richiesto e per quanto di competenza, a sostenere le istituzioni locali nella promozione di ogni utile confronto con le parti sociali, affinché venga scongiurata la chiusura definitiva del sito di Forgaria, siano tutelati i livelli occupazionali e salvaguardato il tessuto produttivo dell'intero territorio.