• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/03193 ZULIANI, ROMEO, CANDIANI - Al Ministro dell'interno. - Premesso che: l'articolo 28 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, recante misure urgenti per il contenimento dei costi...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03193 presentata da CRISTIANO ZULIANI
mercoledì 23 marzo 2022, seduta n.417

ZULIANI, ROMEO, CANDIANI - Al Ministro dell'interno. - Premesso che:

l'articolo 28 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, recante misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali, detto "decreto energia", attualmente in corso di conversione alla Camera dei deputati, stanzia ulteriori 905 milioni di euro complessivi, aggiuntivi rispetto ai 3,3 miliardi già stanziati, per consentire lo scorrimento della graduatoria delle opere ammissibili e non finanziate di cui al decreto del Ministero dell'interno 30 dicembre 2021, relativo ai contributi destinati ai Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti per investimenti della rigenerazione urbana di cui all'articolo 1, comma 42, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, confluiti nella missione 5 "Inclusione e coesione", componente 2 "Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore", investimento 2.1 "Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale" del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR);

l'intervento integrativo si è reso necessario anche e soprattutto alla luce dell'introduzione tra i parametri di riparto dell'indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM), il cui peso specifico ha determinato l'esclusione dalla graduatoria di numerosi Comuni del Nord;

la legge 30 dicembre 2021, n. 234, legge di bilancio per il 2022, ha istituito, all'articolo 1, comma 581, un fondo con una dotazione di 50 milioni di euro, destinato ai Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, che abbiano subito una riduzione di oltre il 5 per cento della popolazione rispetto al 2011, che abbiano un reddito medio pro capite inferiore di oltre 3.000 euro rispetto alla media nazionale, e che abbiano l'IVSM superiore alla media nazionale;

il decreto attuativo non è stato ancora pubblicato, ma, nelle proiezioni sviluppate da ANCI, si evidenzia come anche in questo caso i comuni situati nelle regioni del Nord siano gravemente danneggiati da questo criterio di riparto: solo il 2,7 per cento dei comuni delle regioni del Nord avrebbe accesso a questo fondo, per lo 0,7 per cento dei fondi stanziati;

considerato che, nella consapevolezza dell'importanza del sostegno allo sviluppo delle aree territoriali economicamente svantaggiate, si ritiene altresì altrettanto importante, anche e soprattutto alla luce della grave crisi economica dell'ultimo biennio, e che, dalla crisi internazionale, è presumibile che si prolungherà per un periodo non brevissimo, sviluppare una politica di redistribuzione più equa dei contributi statali agli enti locali, per sostenerne lo sviluppo su tutto il territorio nazionale,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno intervenire tempestivamente sulla definizione dei criteri di riparto delle risorse destinate agli enti locali, tenendo in seria considerazione l'obiettivo della coesione territoriale nel rispetto di un'equa distribuzione delle risorse, al fine di evitare il ripetersi di situazioni di disparità come già accaduto in occasione del riparto delle risorse relative ai progetti di rigenerazione urbana.

(3-03193)