• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.3/02838 (3-02838)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02838presentato daLOLLOBRIGIDA Francescotesto presentato Martedì 22 marzo 2022 modificato Mercoledì 23 marzo 2022, seduta n. 663

   LOLLOBRIGIDA, MELONI, ALBANO, BELLUCCI, BIGNAMI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, DE TOMA, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI, GALANTINO, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, GIOVANNI RUSSO, RACHELE SILVESTRI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI, VINCI e ZUCCONI. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:

   nei giorni scorsi diversi organi di stampa hanno fatto emergere un presunto tentativo di vendita al Ministero della difesa colombiano di 4 corvette Fcx30 e due sommergibili classe Trachinus prodotti da Fincantieri e di alcuni aerei M-346 di Leonardo. L'ex Presidente del Consiglio dei ministri, Massimo D'Alema, avrebbe svolto il ruolo di mediatore tra Leonardo s.p.a. e il Governo colombiano;

   sin dal mese di febbraio 2022 gli approfondimenti del quotidiano La Verità e del periodico on line Sassate, seguiti da inchieste e interviste di altre testate, hanno evidenziato come protagonisti non solo l'ex Presidente del Consiglio dei ministri Massimo D'Alema, ma anche le società Leonardo e Fincantieri e, a vario titolo, i vari Ministeri della difesa, esteri e cooperazione internazionale, sviluppo economico del Governo italiano e l'ambasciata e i Ministeri dello Stato colombiano, oltre che uno studio legale con sede negli Usa e vari o presunti intermediari;

   stando alle intercettazioni pubblicate, si tratterebbe di un affare che avrebbe fruttato un guadagno di circa 80 milioni di euro rivendicati dallo stesso D'Alema;

   a tutela della credibilità delle istituzioni italiane e dei rapporti tra Italia e Colombia, occorre fare chiarezza con estrema urgenza;

   gli accordi «Government to Government», noti anche come G2G, sono strumenti di politica industriale che consentono la vendita di beni e servizi da Governo a Governo e si concretizzano attraverso la firma di un contratto tra esponenti dei rispettivi Governi. Si tratta di una formula di vendita alternativa alla più comune «business to Government» (B2G), cioè tra imprese private e Governo;

   nel settore della difesa e sicurezza il «Government to Government» è utilizzato per l'implicita garanzia politica in termini di stabilità di relazione, semplificazione gestionale e assenza di intermediari commerciali, con numerosi vantaggi per tutti gli attori interessati, ovvero Stato acquirente, Stato fornitore ed industria nazionale;

   dell'andamento e delle modalità di una trattativa se ne giova o, al contrario, perde, la credibilità internazionale dello Stato italiano, delle sue istituzioni e delle sue stesse società, al di là della mera convenienza economica –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda porre in essere per fare luce sulla vicenda e a tutela della sicurezza nazionale, di quali elementi disponga circa il grado di coinvolgimento dei vari soggetti menzionati e quali siano le misure previste a tutela dell'integrità e della credibilità delle istituzioni.
(3-02838)