• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01459 (2-01459) «Varchi».



Atto Camera

Interpellanza 2-01459presentato daVARCHI Maria Carolinatesto diLunedì 21 marzo 2022, seduta n. 661

   La sottoscritta chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

   come è noto, l'amministrazione Orlando ha chiesto ed ottenuto dal consiglio comunale l'approvazione di un piano di riequilibrio economico-finanziario del comune di Palermo che prevede un impegno ventennale a fronte delle poche settimane che separano questa Giunta dalla fine del proprio mandato;

   il suddetto piano muove dalla legge del 30 dicembre 2021, n. 234, articolo 1, comma 567, che riconosce ai comuni sede di capoluogo di città metropolitana, con disavanzo pro capite superiore a euro 700, un contributo, per gli anni 2022-2042, di complessivi 2.670 milioni di euro, da ripartire tra i comuni aventi diritto;

   l'importo spettante al comune di Palermo sarà stabilito con decreto interministeriale entro il 31 marzo 2022 e l'accordo tra il comune e il Presidente del Consiglio dei ministri, non ancora siglato, circola in queste ore in quella che dovrebbe esserne la versione definitiva;

   fino ad ora, l'attività istruttoria condotta dal comune di Palermo e dal Ministero dell'economia e delle finanze è stata avvolta da una coltre di mistero, ma da diversi documenti emergono almeno due circostanze gravissime: gli impegni su cui l'amministrazione Orlando ha basato il piano di riequilibrio sono inattuabili e l'accordo ha una efficacia vincolante per cinque anni dalla sottoscrizione;

   in particolare, il sindaco Orlando, dopo dieci anni di amministrazione avrebbe portato Palermo al dissesto funzionale, come rilevato dal ragioniere generale in una nota del gennaio 2022, e, per di più, sarebbe in procinto di vincolare la futura amministrazione ad un accordo da lui costruito sulla base di impegni irrealizzabili, a partire dall'obiettivo del regolamento anti evasione – come rileva il dirigente del settore – non correttamente indicato come attivo dal 1° gennaio 2022 nell'allegato 3 della proposta di accordo denominato «patto per Palermo»;

   tali impegni, destinati a restare disattesi, sono finalizzati ad ottenere una cifra che mai potrà coprire il disavanzo del comune di Palermo e che, comunque, stando alle indiscrezioni sul piano di riparto delle somme approvato dal Ministero dell'economia e delle finanze, ammonterebbe a soli 180 milioni di euro destinati al comune di Palermo in 20 anni, anziché i previsti 475 milioni di euro; si tratta di un «ammanco» di 295 milioni di euro che non è chiaro come saranno reperiti;

   con nota del 15 marzo 2022 il segretario generale dottor Le Donne, così scriveva ai dirigenti in indirizzo: «per una completa cognizione e conservazione, tutta la documentazione afferente all'accordo, che – si rappresenta – sarà urgentemente trasmessa al Ministero dell'economia e delle finanze, risultando già pervenuta la positiva valutazione tecnica sulle Misure dell'Accordo, i cui contenuti, come già detto, sono coerentemente riportati nell'“Allegato 3 Misure e cronoprogramma”»;

   a tale nota rispondeva a stretto giro il ragioniere generale, dottor Bohuslav Basile, con una articolata nota che così si conclude: «Alla luce di quanto sopra, ai fini della sottoscrizione dell'Accordo con lo Stato ed al conseguente avvio effettivo delle misure di risanamento economico – finanziario dell'Ente ivi previste, non v'è chi non veda che occorre assumere tutte le iniziative affinché la detta sottoscrizione avvenga in un contesto in cui sia accertata la positiva valutazione tecnica e di fattibilità di tutte le misure declinate nell'Allegato 3. Giova ribadire, a tal riguardo, anche in questa sede, che il mancato rispetto degli obiettivi inseriti nel predetto Accordo – da trasmettersi alla Corte dei conti ed alla Presidenza del consiglio dei ministri – è sanzionato, giusta l'articolo 1, comma 577, della legge n. 234 del 2021, con “la sospensione del contributo per le annualità successive”. Inoltre, ai sensi del successivo comma 579, “Ai comuni di cui al comma 567 che sottoscrivono l'accordo di cui al comma 572, si applicano le disposizioni previste dall'articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149”» –:

   considerata la gravità dei fatti di cui in premessa, se e quali immediate iniziative di competenza il Governo intenda assumere al riguardo, per completare l'istruttoria ed evitare la sottoscrizione di un accordo palesemente irrealizzabile che vincolerebbe il comune di Palermo e i suoi cittadini ben oltre la fine del mandato del Sindaco Orlando.
(2-01459) «Varchi».