• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/02469/001/ ... in sede d'esame del disegno di legge "Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021"; permesso che: il decreto-legge 15 marzo 2012, n. 2 disciplina organicamente la materia dei...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/2469/1/10 presentato da DONATELLA CONZATTI
giovedì 17 marzo 2022, seduta n. 213

Il Senato,
in sede d'esame del disegno di legge "Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021";
permesso che:
il decreto-legge 15 marzo 2012, n. 2 disciplina organicamente la materia dei poteri speciali esercitabili dal Governo, cosiddetta Golden Power, e definisce, anche mediante il rinvio ad atti di normazione secondaria, l'ambito oggettivo e soggettivo, la tipologia, le condizioni e le procedure di esercizio di tali poteri;
tale strumento normativo consente al Governo di bloccare o adottare specifiche condizioni a determinate operazioni finanziare, come all'acquisito di partecipazioni o di pone il veto all'adozione di determinate delibere societarie, con lo scopo di salvaguardare gli assetti proprietari delle società operanti in settori reputati strategici e tutelare l'interesse nazionale, al fine di evitare che questi finiscano in mano straniera e che le aziende bersaglio cadano vittima di operazioni finanziarie ostili;
la norma originaria è stata rafforzata e modificata più volte, oggi consente l'esercizio dei poteri speciali, estesi fino al 31 dicembre 2022, rispetto a tutte le società, pubbliche o private, che svolgono attività considerate di rilevanza strategica. Queste riguardano difesa e sicurezza nazionale, alcuni ambiti di attività nei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni, telecomunicazioni a banda larga con tecnologia 5G, e in ulteriori settori connessi ai fattori critici elencati dalla disciplina europea;
dalla relazione annuale del Copasir emerge che nel 2021 sono state 465 le segnalazioni di operazioni potenzialmente oggetto di Golden Power;
considerato che:
in un periodo di instabilità politica ed economica mondiale, accompagnato da un periodo caratterizzato da due grandi transizioni, quella energetica e quella digitale, i settori di rilevanza strategica nazionale stanno diventando diversi e numerosi;
le priorità della transizione energetica verso l'utilizzo di fonti rinnovabili e della maggiore indipendenza energetica nazionale, la guerra in Ucraina, che ha accelerato la crisi energetica già in atto, la volatilità dei prezzi dell'energia ed un rialzo, ormai duraturo, dei prezzi delle materie prime, richiedano prudenza nell'esporre beni e settori di interesse strategico nazionale a rischi esterni;
tra questi, sta emergendo il settore dell'idroelettrico, considerato fonte storica di grande valore dal quale proviene quasi il 20 per cento della produzione elettrica nazionale e che rappresenta una risorsa indispensabile per la transizione energetica in quanto fonte primaria in Italia di energia rinnovabile e senza emissioni di CO2;
le centrali idroelettriche sono asset strategici per il Paese in quanto hanno un ruolo fondamentale nel Piano di riaccensione in caso di black out, i posti di teleconduzione idroelettrici rientrano nel perimetro di sicurezza nazionale cibernetica (cybersecurity), contribuiscono in maniera significativa al contenimento degli eventi metereologici estremi;
quella dell'idroelettrico si presenta come una filiera complessa con impianti ed infrastrutture civili che richiedono elevate competenze tecnico-gestionali, anche del territorio su cui operano, per garantire la minimizzazione dei rischi ambientali, è pertanto necessario che questa filiera rimanga in mano a operatori nazionali, che conoscono e operano da anni sul territorio;
considerato, inoltre, che:
l'Italia ha introdotto, già nel 1999, un sistema concorrenziale per l'assegnazione delle concessioni per impianti idroelettrici ma nel 2011 la Commissione europea ha avviato nei suoi confronti una procedura d'infrazione;
tra le riforme previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), alla voce "semplificazione e concorrenza", si prevede di adottare misure finalizzate alla rimozione delle barriere all'entrata nei mercati e tra queste, in materia di concessioni di grande derivazione idroelettrica, si stabilisce la necessità di modificare la disciplina attraverso la legge annuale per il mercato e la concorrenza (2021) al fine di favorire, secondo criteri omogenei, l'assegnazione trasparente e competitiva delle concessioni medesime, anche eliminando o riducendo le previsioni di proroga o di rinnovo automatico nella prospettiva di stimolare nuovi investimenti;
con la disposizione contenuta nell'articolo 5 del disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza (2021), l'Italia diventerebbe l'unico Stato europeo ad aver introdotto un sistema concorrenziale, in assenza di reciprocità, diversamente di quanto accade a livello europeo. Difatti, nell'Unione europea non è stabilito uno specifico obbligo di aprire alla concorrenza tale settore e pertanto gli Stati membri hanno disciplinato autonomamente escludendo le gare o prevedendo proroghe o rinnovi automatici o durate lunghe;
la messa a gara di impianti idroelettrici potrebbe aprire il mercato ad operatori stranieri, favorendo così la perdita di importanti asset nazionali di produzione di energia e esponendo ad alto rischio un settore definito di interesse strategico nazionale, è. pertanto opportuno che questa non venga accelerata ma anzi è necessario che la disciplina contenuta nell'articolo 5 del disegno di legge venga resa più flessibile garantendo massima prudenza sia sulle scadenze delle procedure di assegnazione ed affiancando la richiesta di maggiori investimenti sulle infrastrutture a tutela del territorio per gli attuali concessionari,
impegna il Governo a:
potenziare la normativa sul Golden Power con lo scopo di introdurre settori strategici come quello delle concessioni idroelettriche all'interno della disciplina, al fine di evitare che queste possano ricadere in mano ad operatori stranieri.
(0/2469/1/10)
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