• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.4/06742 LANNUTTI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che: il Monte dei Paschi di Siena nel 2008 ha acquisito dalla banca olandese Abn Amro l'italiana Banca Antonveneta. Prima...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-06742 presentata da ELIO LANNUTTI
mercoledì 16 marzo 2022, seduta n.414

LANNUTTI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che:

il Monte dei Paschi di Siena nel 2008 ha acquisito dalla banca olandese Abn Amro l'italiana Banca Antonveneta. Prima di acquisirla, come da prassi, ha ricevuto l'autorizzazione della Banca d'Italia. Permesso arrivato il 17 marzo 2008, nonostante il governatore Mario Draghi avesse ricevuto un rapporto dei suoi ispettori che sosteneva che la Banca Antonveneta era "decotta" e avrebbe portato a fondo anche l'istituto di credito toscano;

il prezzo finale di acquisto da parte di MPS è stato 17,1 miliardi di euro, per una banca valutata meno di 3 miliardi dal collegio sindacale del Monte paschi, presieduto dal professor Tommaso di Tanno;

in seguito all'acquisizione di Antonveneta MPS si è trovata così in difficoltà da dover ricorrere a due contratti derivati (segreti) stipulati con la banca giapponese Nomura e con la tedesca Deutsche Bank. Contratti che hanno provocato un'ulteriore emorragia di denaro all'istituto di credito senese;

tra perdite e aumenti di capitale si stima che il Monte dei Paschi abbia persone oltre 60 miliardi di euro;

considerato che, a quanto risulta all'interrogante:

il 31 dicembre 2017, a seguito dell'operazione di burden sharing come previsto dalla direttiva europea BRRD, con un investimento da 5,4 miliardi di euro lo Stato è entrato nel capitale di MPS, diventando primo azionista con il 68,25 per cento del capitale sociale (Axa SA ne detiene un altro 4,32 per cento);

il Ministero dell'economia e delle finanze ha appena licenziato l'amministratore delegato della banca Guido Bastianini, reo di aver iniziato il risanamento della società;

nell'avviso di convocazione all'ultima assemblea dei soci del Monte dei Paschi si legge: "L'intervento in Assemblea e l'esercizio del diritto di voto degli aventi diritto sono consentiti esclusivamente tramite il Rappresentante Designato ai sensi dell'art. 135-undecies del TUF, secondo quanto di seguito indicato; non è consentita agli azionisti la partecipazione fisica o mediante sistemi di audioconferenza ai lavori assembleari",

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della vicenda;

se non ritenga che MPS (e forse anche il Ministero stesso, che della banca è proprietario) tema in maniera irragionevole la presenza di soci ritenuti "scomodi" che in presenza potrebbero fare domande non gradite alla dirigenza dell'istituto di credito;

se non ritenga che la decisione di far tenere l'assemblea di una società quotata in borsa da remoto non rappresenti una forma di sospensione della democrazia, una sorta di autoritarismo finanziario che mal si concilia con la Costituzione e con l'ordinamento democratico italiano, che dovrebbe permettere ai cittadini di esprimersi liberamente e che dovrebbe permettere agli azionisti di una società il potere di controllo sulla stessa.

(4-06742)