Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Atto a cui si riferisce:
S.3/03166 CORRADO, ANGRISANI, LANNUTTI, GRANATO - Al Ministro della cultura. - Premesso che:
con decreto del 7 marzo 2022, il Ministero della cultura ha nominato il comitato scientifico della...
Atto Senato
Interrogazione a risposta orale 3-03166 presentata da MARGHERITA CORRADO
mercoledì 16 marzo 2022, seduta n.414
CORRADO, ANGRISANI, LANNUTTI, GRANATO - Al Ministro della cultura. - Premesso che:
con decreto del 7 marzo 2022, il Ministero della cultura ha nominato il comitato scientifico della Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 dicembre 2019, n. 169, operativa dal 14 dicembre 2020, equiparata agli istituti centrali e agli altri istituti con finalità particolari dotati di autonomia speciale ai sensi dell'art. 33, comma 3, lett. a), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 169;
il comitato scientifico è costituito dal soprintendente, Barbara Davidde (nominata con D.D.Rep. n. 1743 del 13 dicembre 2020), che lo presiede, e da altri quattro componenti che, ai sensi dell'art. 7 comma 3, del decreto ministeriale 3 febbraio 2022, sono oggi nominati dal Ministro (in numero di tre, uno dei quali scelto di concerto con il Ministro dell'università e della ricerca; un altro è indicato dal Consiglio superiore beni culturali e paesaggistici) e restano in carica per 5 anni, con la possibilità di essere rinnovati una sola volta;
si tratta, teste il citato decreto del 3 febbraio, di "professori universitari di ruolo in settori attinenti all'ambito disciplinare di attività dell'istituto o esperti di particolare e comprovata qualificazione scientifica e professionale in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali";
considerato che:
del comitato scientifico della Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, allocata a Taranto, dove svolge anche i compiti delle Soprintendenze archeologia belle arti e paesaggio (ABAP), fanno parte Rita Auriemma, Massimo Capulli, Anna Maria Tunzi e Giuliano Volpe;
sembra che la Auriemma, pugliese, professore associato all'università del Salento, sia stata nominata dal Consiglio superiore beni culturali e paesaggistici su segnalazione dello stesso Volpe, terlizzese, ordinario all'università di Bari, voluto, pare, dal Ministro in persona, proprio come la Tunzi, anche lei originaria del Barese, archeologa in forza al Ministero della cultura, ma specializzata in preistoria ed estranea al mondo della subacquea, nonché moglie dell'avvocato Francesco Paolo Sisto, sottosegretario per la giustizia in carica; Capulli, originario della Bergamasca, archeologo subacqueo e docente all'università di Udine, pare sia stato invece designato dalla Direzione generale ABAP;
valutato che:
il carattere così evidentemente pugliese del suddetto comitato scientifico e l'opinabile competenza di alcuni suoi componenti in tema di archeologia subacquea mal si concilia con la pretesa dimensione nazionale della Soprintendenza per il patrimonio culturale subacqueo, mentre sembra rispondere meglio a logiche localistiche in linea con le necessità e i compiti che quell'istituto è chiamato a svolgere come ufficio territoriale ABAP sulla terraferma;
ciò non fa che confermare come, a dispetto della propaganda che fin dalla nascita (e tuttora) le assegna compiti rimasti, invece, nelle mani delle Soprintendenze ABAP per non modificare gli assetti consolidati in materia di competenze sull'enorme patrimonio culturale sommerso entro le 12 miglia dalla costa, la mission extraterritoriale attribuita, senza legittimazione alcuna, a detta Soprintendenza nazionale ex art. 37 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 dicembre 2019, n. 169, resti pura teoria, come stigmatizzato anche nell'atto di sindacato ispettivo 3-02262 del 17 febbraio 2021, finora rimasto senza risposta,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo possa spiegare perché la composizione del neonato comitato scientifico della Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo abbia un carattere marcatamente locale;
se non ritenga di dover adottare le misure necessarie a far sì che le competenze di quell'istituto del Ministero della cultura siano ricondotte nel perimetro dell'art. 9 della Costituzione, poiché compito di detto dicastero è tutelare i beni storico-artistici e il paesaggio della nazione, dunque agire entro i confini (anche marittimi) della stessa;
se non reputi necessario e urgente interrompere i rischi di spreco di denaro pubblico che comporta l'avere assegnato autonomia speciale a quello che nei fatti è un ufficio territoriale di tutela assimilabile agli altri 43 oggi esistenti, tranne che per la mission "aggiuntiva" ad asserito carattere nazionale, presentata come peculiare e prioritaria, tanto da determinare persino la denominazione dell'istituto, ma realizzabile solo operando (ad avviso degli interroganti illegittimamente) in acque internazionali.
(3-03166)