• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/03491-A/003 9/3491-A/3. (Testo modificato nel corso della seduta) Patelli, Belotti, Basini, Colmellere, De Angelis, Mariani, Maturi, Racchella, Toccalini, Zicchieri.



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03491-A/003presentato daPATELLI Cristinatesto diMercoledì 16 marzo 2022, seduta n. 658

   La Camera,

   premesso che;

    la drammatica azione bellica esplosa da pochi giorni in Ucraina sta comportando ingenti perdite di vite fra i militari ma soprattutto fra i civili che non sono riusciti a mettersi in salvo. Non da ultimo ha già fortemente colpito anche il patrimonio artistico del Paese;

    il patrimonio culturale, in tutte le sue forme, rappresenta l'identità e la memoria storica dei popoli, esprime valori che vengono universalmente riconosciuti, rappresentando originale testimonianza delle civiltà passate e fungendo da collante tra le generazioni;

    esso rappresenta uno strumento di conoscenza, dialogo e comprensione reciproca tra culture differenti poiché solo attraverso un percorso di conoscenza e preservazione delle diversità culturali si può auspicare uno sviluppo economico e sociale nel pieno e reciproco rispetto tra i popoli;

    la comunità internazionale, all'indomani delle distruzioni e delle razzie di beni culturali verificatesi durante i conflitti mondiali, ha affermato la necessità assoluta di difenderle questo patrimonio da qualsiasi forma di aggressione, introducendo ogni forza necessaria;

    la Convenzione di Ginevra del 1949 e quella dell'Aja del 1954, ratificata dall'Italia nel 1958, per la protezione di beni culturali in caso di conflitto armato, introducono, fra le altre misure, un regime di «protezione speciale» per un numero limitato di rifugi destinati a proteggere beni culturali mobili in caso di conflitto armato, centri monumentali ed altri beni culturali in modo che i beni sotto protezione, specificamente contrassegnati, siano considerati immuni da ogni atto di ostilità e uso per fini militari;

    la distruzione volontaria e sistematica dei siti archeologici, dei musei e dei monumenti legati a tradizioni religiose e di culto, cui abbiamo continuato ad assistere negli ultimi anni, conferma che gli aggressori vogliano intenzionalmente cancellare i simboli dell'identità nazionale e distruggere le radici storiche di alcune popolazioni e affermare agevolmente la propria supremazia;

    tra il 27 e 28 febbraio, a Ivankov, nei pressi di Kiev, è stato bombardato il museo di Maria Pryimachenko, artista famosa in tutto il mondo e ammirata da Picasso. Distrutto anche il memoriale dell'Olocausto di Babyn Yar e danneggiata dagli occupanti l'Accademia statale di arte decorativa e design di Kiev;

    a Kharkiv, seconda città dell'Ucraina dopo la capitale Kiev, i bombardamenti russi hanno distrutto l'Università e colpito, tra le altre cose, la simbolica piazza delle Libertà, da cui si accedeva al museo di arte contemporanea, il Yermilov Centre, uno dei più importanti della regione;

    restano in pericolo le collezioni e gli oggetti esposti al Mystetskyi Arsenal National Art and Culture Museum Complex di Kiev, fra cui opere di Kazimir Malevich, Vasyl Vermylov, Alexander Bogomazov e Anatol Petrytsky e Viktor Zaretsky, solo per citarne alcuni;

    a rischio sono anche i siti patrimonio mondiale dell'Unesco: Antica città di Chersoneso Taurica con la Chora (2013); Kiev: Cattedrale di Santa Sofia ed edificio monastico; Kiev-Pečerska Lavra (1990); Leopoli – il Complesso del Centro Storico (1998); Residenza dei metropoliti bucovini e dalmati (2011); Arco Geodetico di Struve (2005); Tserkvas in legno della regione dei Carpazi in Polonia e Ucraina (2013); Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d'Europa (2007,2011, 2017, 2021) e Siti iscritti nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità (Convenzione 2003): pittura a fiori del villaggio di Petrykivka come espressione dell'arte popolare ucraina folcloristica. (2013); Tradizione delle ceramiche dipinte di Kosiv (2019); Ornek, una decorazione ornamentale tipica dei Tartari della Crimea (2021); Sito iscritto nella Lista di Salvaguardia Urgente del Patrimonio Culturale Immateriale (Convenzione 2003); i canti dei cosacchi della regione del Dnipr (2016);

    in particolare, si teme per le sorti delle opere di artisti italiani custoditi in Ucraina: il Bohdan and Varvara Khanenko National Museum of Arts di Kiev custodisce la raccolta d'arte italiana antica più ricca del Paese e ospita «La Pace», scultura di Antonio Canova realizzata su commissione per il principe Nicoli Rumianzev che voleva così celebrare le capacità diplomatiche della sua famiglia e ribadire la necessità di porre fine ai conflitti inferti da Napoleone Bonaparte, negli anni in cui si stava preparando la Campagna o Russia. La Cattura di Cristo di Michelangelo Merisi da Caravaggio, tela sopravvissuta a viaggi, rivoluzioni e guerre, abita il museo di Odessa, insieme al bronzo a grandezza naturale del «Mercurio a riposo» firmato sulla base in marmo grigio da Chiurazzi-Napies e quello del Gladiatore borghese. Si trovano anche i gessi del «San Giorgio» di Donatello d'Orsanmichele di Firenze e della «Venere di Milo». Molte anche le tele italiane barocche, per lo più venete, come il «Capriccio» di Bernardo Bellotto, e altre opere di grandi maestri: Rubens, Gerard David, Guercino;

    l'UNESCO ha dichiarato di essere in contatto permanente con tutte le istituzioni pertinenti per valutare la situazione e rafforzare la protezione dei beni culturali. Sono stati inoltre stabiliti contatti con la società civile, i professionisti e gli esperti di patrimonio vivente in merito all'impatto della crisi sulla situazione degli artisti e delle istituzioni culturali;

    l'organizzazione è in contatto con le autorità ucraine per contrassegnare siti e monumenti culturali con l'emblema distintivo «Blue Shield» (Scudo Blu) della Convenzione dell'Aja del 1954 per evitare danni intenzionali o accidentali. I siti iscritti nella lista dei patrimonio mondiale, come i complessi monumentali della Cattedrale di Santa Sofia e il Monastero delle Grotte di Kiev («Kiev: Cattedrale di Santa Sofia ed edificio monastico; Kiev-Pečers'ka Lavra») sono considerati una priorità. Il processo di marcatura del sito è iniziato questo fine settimana presso il sito di «Leopoli – Complesso del Centro Storico»;

    l'UNESCO e l'UNITAR (Istituto delle Nazioni Unite per la formazione e la ricerca) analizzano anche le immagini satellitari al fine di monitorare lo stato dei siti prioritari che sono in pericolo e di valutare i danni dei siti già colpiti;

    l'UNESCO sta incontrando i professionisti della cultura ucraini – manager dei siti Patrimonio dell'Umanità, direttori di musei e professionisti responsabili del patrimonio – al fine di identificare bisogni urgenti e mobiliterà i partner internazionali: ÜNITAR, il Centro internazionale per lo studio della conservazione e del restauro dei beni culturali (ICCROM), Blue Shield International, il Consiglio internazionale dei musei (ICOM), l'International Council on Monuments and Sites (ICOMOS) e ALIPH;

    l'ICOMOS esprime le proprie preoccupazioni sottolineando le violazioni sistematiche da parte della Federazione Russa delle convenzioni internazionali sulla protezione del patrimonio culturale, in particolare nella penisola di Crimea;

    l'Italia ha attivato immediatamente importanti azioni di solidarietà nei confronti dei profughi e il Ministero della cultura sente il bisogno di dare un segnale concreto per il sostegno dei giovani ucraini, la protezione del loro patrimonio culturale e il recupero dello stesso una volta finita l'aggressione armata. Tali attività, rivolte alla preservazione delle testimonianze della storia e del patrimonio culturale, sono ritenute essenziali per l'integrità dell'identità ucraina;

    il nostro Paese, del resto, ha dimostrato massima attenzione alla tutela del patrimonio artistico proprio di recente, adottando una riforma che ne ridefinisce l'assetto nell'ottica di un tendenziale inasprimento del trattamento sanzionatorio, così come previsto dalla Convenzione di Nicosia, elevando ad autonome fattispecie speciali i delitti di distruzione, danneggiamento nonché di deturpamento o imbrattamento di beni culturali 0 paesaggistici;

    l'Italia è Presidente di turno del Consiglio d'Europa e la prossima riunione del 1° aprile, presieduta dal Ministro Dario Franceschini con tutti I Ministri della cultura, potrà essere occasione per convergere su iniziati comuni di sostegno alla cultura e agli artisti ucraini,

impegna il Governo:

   su richiesta delle autorità locali, anche mediante un partenariato internazionale, a facilitare la messa in sicurezza, oltre i confini ucraini, del patrimonio culturale mobile custodito nel Paese;

   ad attivare i massimi controlli, anche d'intesa con le forze dell'ordine degli altri paesi europei, al fine di prevenire e reprimere un eventuale mercato nero internazionale di opere trafugate dai musei ucraini;

   a promuovere un coordinamento tra i Ministri della cultura dei vari paesi affinché chiedano al governo russo il rispetto della Convenzione dell'Aia del 1954 sulla protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato e dei suoi due protocolli addizionali del 1954 e del 1999;

   a sostenere l'Unesco nelle azioni di salvaguardia del patrimonio storico-artistico ucraino e di formazione delle giovani generazioni;

   a mettere a disposizione la task force italiana «Unite4her1tage» costituita da esperti del Ministero per la Cultura e da militari altamente qualificati del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, per intervenire in aree colpite da emergenze per salvaguardare i siti archeologici, i luoghi della cultura ed i beni culturali;

   a consentire la prosecuzione dei percorsi formativi presso gli Istituti di formazione del Ministero della cultura di giovani profughi l'istituzione di borse di studio destinate a giovani artisti ucraini che potranno accedere agli istituti di Alta Formazione Artistica, quali i Conservatori, le Accademie di Belle Arti, gli Istituti Coreutici;

   a istituire borse di studio e ulteriori iniziative di sostegno all'educazione e la formazione dei profughi minori in Italia in accordo con le convenzioni UNESCO e in segno di sostegno al futuro del Paese.
9/3491-A/3. (Testo modificato nel corso della seduta) Patelli, Belotti, Basini, Colmellere, De Angelis, Mariani, Maturi, Racchella, Toccalini, Zicchieri.