• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/03491-A/035 [Incremento delle spese per la Difesa verso il traguardo del 2 per cento del Pil]



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03491-A/035presentato daFERRARI Roberto Paolotesto diMercoledì 16 marzo 2022, seduta n. 658

   La Camera,

   premesso che:

    già lo scorso 29 settembre, a fronte della crescente instabilità internazionale, in occasione della conferenza stampa sulla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, il Presidente del Consiglio Mario Draghi aveva affermato che «ci dobbiamo dotare di una difesa molto più significativa e bisognerà spendere molto di più di quanto fatto finora»;

    più recentemente, il 1° marzo scorso, intervenendo alla Camera, il Presidente del Consiglio ha inoltre affermato che «la minaccia portata oggi dalla Russia è una spinta a investire nella difesa più di quanto abbiamo mai fatto finora»;

    l'invasione russa dell'Ucraina sta in effetti dimostrando la necessità ancora più acuta che i Paesi europei destinino più risorse alle loro Difese, potenziando in particolare gli investimenti nell'acquisizione delle capacità indispensabili a fronteggiare evenienze che si ritenevano in precedenza molto improbabili ed oggi appaiono invece concretamente possibili;

    in seguito allo scoppio delle ostilità tra Russia e Ucraina, in diversi Stati dell'Unione europea e dell'Alleanza Atlantica sono già stati annunciati sensibili incrementi delle spese per la Difesa;

    la Germania, in particolare, ha rivelato di essere intenzionata ad elevare al livello dei 100 miliardi di euro annui il proprio bilancio per la Difesa, portandolo di fatto al 2 per cento del Pil, da tempo raccomandato come obiettivo dall'Alleanza Atlantica;

    un'indicazione ad aumentare le spese militari è giunta anche dal recente Consiglio europeo svoltosi a Versailles;

    anche l'Italia dovrebbe dare un segnale immediato, avviando l'incremento delle spese per la Difesa verso il traguardo del 2 per cento del Pil con un opportuno rapporto tra le componenti relative agli investimenti, all'esercizio ed al personale;

    com'è stato recentemente evidenziato anche dal Capo di Stato Maggiore della Difesa italiana, il conflitto russo-ucraino ha enfatizzato la necessità di acquisire nuovi sistemi, inclusi missili da crociera da imbarcare sulle piattaforme navali disponibili;

    si dovrebbe altresì al contempo ovviare all'esigenza di rinnovamento che riguarda alcune componenti del parco materiali;

    un primo, significativo passo, sarebbe l'aumento già nell'anno in corso delle risorse destinate al Fondo per le esigenze di difesa nazionale, di cui all'articolo 615 del decreto legislativo n. 66 del 15 marzo 2010, recante il Codice dell'ordinamento militare,

impegna il Governo:

   ad avviare l'incremento delle spese per la Difesa verso il traguardo del 2 per cento del Pil, dando concretezza a quanto affermato alla Camera dal Presidente del Consiglio il 1° marzo scorso e predisponendo un sentiero di aumento stabile nel tempo, che garantisca al Paese una capacità di deterrenza e protezione, a tutela degli interessi nazionali, anche dal punto di vista della sicurezza degli approvvigionamenti energetici;

   ad assicurare che la ripartizione delle risorse sia allocata secondo i criteri della delega di cui alla legge n. 244 del 2012;

   nell'immediato, ad incrementare alla prima occasione utile il Fondo per le esigenze di difesa nazionale, di cui all'articolo 615 del decreto legislativo n. 66 del 15 marzo 2010, recante il Codice dell'ordinamento militare.
9/3491-A/35. Ferrari, Aresta, Pagani, Maria Tripodi, Rizzo, Occhionero, Silli, Deidda, Formentini, Boniardi, Fantuz, Piccolo, Gobbato, Pretto, Lorenzo Fontana, Castiello, Zicchieri, Scoma, Di Sarno, D'Uva, Perego Di Cremnago.