• Testo RISOLUZIONE CONCLUSIVA

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Atto a cui si riferisce:
C.8/00151 Risoluzione conclusiva 8-00151presentato daGALLINELLA Filippotesto diMercoledì 9 marzo 2022 in Commissione XIII (Agricoltura) Relazione sullo stato di attuazione del Piano...



Atto Camera

Risoluzione conclusiva 8-00151presentato daGALLINELLA Filippotesto diMercoledì 9 marzo 2022 in Commissione XIII (Agricoltura)

Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Doc. CCLXIII n. 1)

RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione,

   premesso che:

    il Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) rappresenta un'occasione unica per la crescita economica del Paese, specie in una delicata fase congiunturale come quella attuale, caratterizzata dalle criticità connesse all'incremento del costo dell'energia e delle materie prime;

    la governance per la gestione delle diverse fasi del PNRR, basata su una chiara assegnazione dei poteri e delle responsabilità delle numerose amministrazioni pubbliche coinvolte, prevede che la Cabina di regia istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri trasmetta alle Camere, con cadenza semestrale, una relazione sullo stato di attuazione del Piano stesso, dando conto dell'utilizzo delle risorse del programma Next Generation EU e indicando eventuali misure necessarie per accelerare l'avanzamento dei progetti e per una migliore efficacia degli stessi rispetto agli obiettivi perseguiti;

    il Parlamento è, pertanto, chiamato a valutare lo stato di avanzamento degli interventi, il loro impatto e l'efficacia rispetto agli obiettivi perseguiti, con particolare riguardo alle politiche di sostegno per l'occupazione e per l'integrazione socio-economica dei giovani, alla parità di genere e alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro;

    al fine di assicurare una rapida ed efficace attuazione delle linee di investimento previste, è stata istituita presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali una specifica unità di missione per il PNRR, che rimarrà attiva sino alla completa realizzazione degli interventi e comunque non oltre il 31 dicembre 2026;

    tale unità di missione avrà anche una specifica funzione per le attività di prevenzione e contrasto delle frodi, del rischio di doppio finanziamento e di conflitti di interesse nella gestione dei fondi del PNRR;

    il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è chiamato ad attuare una serie di interventi diretti a: promuovere lo sviluppo della logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo, con una dotazione di 800 milioni di euro; realizzare, avvalendosi del Gestore dei servizi energetici (GSE), il Parco Agrisolare, cui sono dedicate risorse pari a 1,5 miliardi di euro; realizzare investimenti nella resilienza dell'agro-sistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche, con una dotazione di 880 milioni di euro; promuovere i contratti di filiere e di distretto, per i quali sono stanziate risorse pari a 1,2 miliardi di euro; promuovere l'innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare, con una dotazione di 500 milioni di euro;

    ulteriori linee di investimento di interesse del comparto agricolo, alla cui attuazione è chiamato il Ministero della transizione ecologica, sono quelle specificamente dedicate allo sviluppo dell'agro-voltaico, con una dotazione di 1,10 miliardi di euro, alla promozione delle energie rinnovabili per le comunità energetiche e l'autoconsumo, cui sono assegnate risorse pari a 2,20 miliardi di euro, allo sviluppo del biometano, per il quale è previsto uno stanziamento di 1,92 miliardi di euro,

impegna il Governo:

   1) relativamente alla linea di intervento inerente lo sviluppo della logistica per il settore agroalimentare (M2C1 – Investimento 2.1), a prevedere un'articolata analisi dei fabbisogni al fine di individuare specifici criteri per la ripartizione delle risorse assegnate nonché a prestare particolare attenzione ai sistemi di stoccaggio in modo da garantire maggiore capacità di immagazzinamento delle materie prime necessarie al Paese;

   2) relativamente alla linea di intervento inerente il Parco Agrisolare (M2C1 – Investimento 2.2), a valutare la possibilità di prevedere un contributo che copra una quota percentuale dei costi sostenuti, unitamente a un meccanismo di premialità per i giovani agricoltori, valutando altresì di agevolare la partecipazione delle imprese di piccole dimensioni o ubicate in zone svantaggiate e montane;

   3) con riferimento agli interventi per l'innovazione e la meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare (M2C1 – Investimento 2.3), a considerare la vetustà delle macchine agricole quale criterio prioritario di assegnazione dei contributi in modo da garantire un migliore impatto ambientale e, al contempo, incrementare i livelli di sicurezza; a incentivare, altresì, i processi di innovazione e digitalizzazione al fine di migliorare i sistemi produttivi sotto il profilo qualitativo, quantitativo e con il minimo impatto ambientale garantendo un analogo livello di innovazione e meccanizzazione anche nel settore della pesca e della forestazione;

   4) con riguardo agli interventi di efficientamento del sistema irriguo (M2C4 – Investimento 4.3), a stanziare maggiori risorse, al fine di consentire il finanziamento di tutti i progetti ritenuti ammissibili, compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica; a valutare altresì la possibilità di promuovere la creazione di bacini idrici diffusi funzionali sia per la distribuzione per finalità agricole sia per l'uso antincendio;

   5) con riguardo allo sviluppo dell'agrovoltaico (M2C2-Investimento 1.1), al fine di scongiurare il rischio di fenomeni speculativi e il consumo di suolo agricolo, ad assegnare i contributi previsti esclusivamente alle imprese agricole, a condizione che per l'installazione degli impianti sia utilizzato non più del 10 per cento della superficie agricola disponibile; a comprendere altresì nella contabilità le opere accessorie alla realizzazione dell'impianto;

   6) per quanto concerne i contratti di filiera e di distretto (risorse a valere sul Piano nazionale complementare al PNNR), a procedere tempestivamente agli adempimenti previsti per attuare lo scorrimento dei progetti già presenti nell'ambito del IV bando 2015/2020;

   7) con riferimento allo sviluppo del biometano (M2C2—Investimento 1.4), al fine di consentire la piena ed efficace attuazione delle disposizioni in materia di tutela della fertilità dei suoli, di contribuire a una riduzione dell'uso di fertilizzanti di sintesi e di favorire lo sviluppo dell'economia circolare in ambito agricolo, a definire, compatibilmente con quanto previsto dalla normativa unionale, le caratteristiche e le modalità di impiego del digestato equiparato anche per favorire la diffusione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biogas;

   8) relativamente alla linea di investimento inerente la promozione delle energie rinnovabili per le comunità energetiche e l'auto-consumo (M2C2-Investimento 1.1), a incentivare la costituzione di comunità energetiche tra operatori agricoli, con particolare riferimento alle cooperative, ai consorzi, ivi compresi quelli di bonifica, e alle reti di imprese;

   9) relativamente alla linea di investimento inerente le Green communities (M2C1-Investimento 3.2) a favorire l'utilizzo delle biomasse come fonte energetica rinnovabile utilizzando a tale fine gli scarti delle lavorazioni della filiera del legno anche al fine di garantire la resilienza e lo sviluppo delle aree rurali e di montagna;

   10) a prevedere la possibilità di rimodulare le misure del PNRR consentendo più flessibilità tra le missioni tenuto anche conto dell'aumento del costo dell'energia e delle materie prime.
(8-00151) «Gallinella, Gagnarli, Viviani, Incerti, Nevi, Fornaro».