• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/06731 LANNUTTI, MORRA, ANGRISANI, ABATE, GIANNUZZI, LEZZI, CORRADO - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che: la banca di credito cooperativo del Crotonese è stata più...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-06731 presentata da ELIO LANNUTTI
martedì 15 marzo 2022, seduta n.413

LANNUTTI, MORRA, ANGRISANI, ABATE, GIANNUZZI, LEZZI, CORRADO - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che:

la banca di credito cooperativo del Crotonese è stata più volte censurata dalla Banca d'Italia, a iniziare da un primo intervento ispettivo svolto dal 25 maggio al 29 luglio 2016, per la inadeguata condotta del consiglio d'amministrazione "condizionata da processi decisionali non sempre trasparenti" ed inficiata dall'aleatorietà dei criteri applicati in materia di antiriciclaggio;

a conclusione dell'inchiesta compiuta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro (15 maggio 2017) è stato accertato che dei 157 soggetti sottoposti ad accertamenti o provvedimenti dell'autorità giudiziaria quasi la metà era costituita da clienti della banca;

nello stesso anno 2017 e nei tre anni successivi, altre indagini della Procura di Catanzaro contro la criminalità organizzata hanno coinvolto 453 soggetti di cui 194 (il 42 per cento) erano clienti della banca;

il secondo intervento di vigilanza ispettiva, eseguito nel 2020, si è concluso con l'attribuzione del giudizio "sfavorevole", il peggiore in assoluto della articolata scala dei giudizi della Banca d'Italia, essendo stata accertata "un'azione di governo e un assetto organizzativo inidonei a preservare l'azienda dal rischio di coinvolgimento in fenomeni di riciclaggio". Il giudizio sfavorevole è fondato sull'essenziale circostanza che la BCC del Crotonese, in luogo di porre rimedio alle criticità riscontrate dall'organo di vigilanza nel 2016, quattro anni prima, ha registrato un sensibile aggravamento delle criticità stesse: ben 22 soci della banca sono risultati coinvolti in vicende di criminalità organizzata di stampo mafioso. La Banca d'Italia ha accertato e contestato agli esponenti aziendali che "non è stato disposto alcun approfondimento organizzativo volto a rilevare le inadeguatezze del processo antiriciclaggio";

su tutti questi presupposti la DDA ha chiesto al Tribunale di Catanzaro l'assoggettamento della banca ad amministrazione giudiziaria con la motivazione che si è in presenza di "un quadro univoco, dal quale spiccano sufficienti indizi tali da far ritenere che la BCC del Crotonese sia esposta oggi come ieri a rilevanti fenomeni di agevolazione e condizionamento della criminalità organizzata", sottolineando la circostanza che su 2.532 soci ben 791 avevano precedenti di polizia, di cui 108 per reati costituenti presupposto sufficiente per chiedere l'amministrazione giudiziaria;

la BCC del Crotonese ha struttura cooperativa e l'assemblea dei soci delibera nell'osservanza del principio del voto capitario (una testa, un voto), sicché la folta presenza di pregiudicati nella compagine societaria costituisce motivo di profondo allarme sociale. Non a caso la DDA di Catanzaro ha rimarcato la circostanza della presenza di numerosi soci mafiosi o coinvolti in indagini sulla criminalità organizzata che hanno inquinato, con la loro partecipazione alla vita sociale della BCC, l'organizzazione ed il funzionamento, condizionando la nomina degli organi esponenziali;

l'ex direttore generale della BCC del Crotonese, Cosimo Puglia, ha partecipato attivamente all'amministrazione della banca come capo dell'esecutivo per il biennio 2020-2021, sicché non può essere ritenuto estraneo al giudizio "sfavorevole" reso dalla Banca d'Italia a seguito dell'ultima verifica ispettiva del 2020, ma anziché essere allontano dal gruppo del credito cooperativo facente capo all'ICCREA cui appartiene la BCC del Crotonese, è stato premiato con la nomina di direttore generale di un'altra importante BCC: "Banca 2021", già Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania; nomina, questa, disposta dalla capogruppo ICCREA con il compito, in particolare, di migliorare il servizio antiriciclaggio della banca. Il che non può non destare sorpresa e persino sconcerto tra i numerosi soci e l'estesa clientela della banca stessa che dalla stampa quotidiana (si veda "Il Sole-24 ore" dell'8 marzo 2022) hanno appreso la notizia delle tormentate e preoccupanti vicende di riciclaggio nelle quali è stata coinvolta la BCC del Crotonese, tali da provocare i severi interventi della DDA e della Banca d'Italia, culminati nel drastico provvedimento del Tribunale di Catanzaro col quale ne è stata disposta l'amministrazione giudiziaria,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia al corrente dei reiterati interventi della Banca d'Italia e della DDA di Catanzaro e delle pesanti misure adottate dall'autorità giudiziaria a carico della BCC del Crotonese;

se ritenga conforme a legge ed opportuna la nomina dell'ex direttore generale della suddetta BCC come direttore generale della BCC Banca 2021 nell'ambito dello stesso gruppo bancario.

(4-06731)