• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/07656 (5-07656)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07656presentato daALBANO Luciatesto diMartedì 8 marzo 2022, seduta n. 652

   ALBANO, OSNATO e BIGNAMI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   su 1,2 milioni di contribuenti che avevano aderito alla rottamazione-ter e al saldo e stralcio all'inizio della pandemia nel 2020 solo il 57 per cento ovvero 718 mila, sono riusciti a far fronte alle scadenze previste;

   conseguentemente il 43 per cento cioè 532 mila contribuenti, sono decaduti dalle sanatorie sopra dette e si trovano nella condizione di dover versare, non più in forma rateale ma integralmente, gli importi del debito residuo con l'aggiunta di sanzioni ed interessi;

   tale situazione produce un ammontare complessivo di 2,45 miliardi di euro che lo Stato non riscuoterà mediante i rateizzi precedentemente in essere, bensì attivandosi attraverso la riscossione ordinaria e coattiva, con evidenti esiti incerti;

   la richiesta di tali importi in modo integrale rischia di tramutarsi in una vera e propria emergenza sociale, inserendosi in un quadro di già chiara crisi di liquidità per cittadini ed imprese, acuita dall'aumento dei costi delle materie prime ed energia e dalla ripresa delle notifiche degli accertamenti per il 2015;

   tali richieste stanno partendo in tempi record verso già mezzo milione di contribuenti attraverso intimazioni di pagamento integrali del debito residuo entro 5 giorni alle quali seguiranno procedure esecutive cautelari come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti;

   sembrerebbe necessaria e quanto mai urgente una nuova forma di dilazione che permetta a cittadini ed imprese di non trovarsi nuovamente in difficoltà, ed alla finanza pubblica di percorrere forme di riscossione conciliative;

   il Governo, a seguito di un ordine del giorno recentemente presentato da Fratelli d'Italia, si è impegnato a valutare l'opportunità di individuare modalità di ristrutturazione del debito fiscale e contributivo complessivo, per tutti i contribuenti che, per le obiettive difficoltà dovute alla crisi economica, non hanno potuto effettuare i relativi versamenti dovuti (derivanti, a mero titolo esemplificativo e non esaustivo, da piani di dilazione, rottamazione-ter, saldo e stralcio, ritenute alla fonte e imposta sul valore aggiunto nonché i versamenti relativi ad importi richiesti a seguito del controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni, avvisi di accertamento e cartelle di pagamento e, comunque, in tutti i casi di omessi versamenti di importi esposti in dichiarazione) e in essere al 31 dicembre 2021, accordando la possibilità di effettuare ex novo i versamenti a partire dal mese di giugno 2022, in non meno di settantadue rate mensili e senza applicazione di sanzioni, interessi e ulteriori oneri accessori –:

   in che modo intenda intervenire e in quali tempi, concretamente utili, per dare seguito all'impegno del Governo di cui in premessa, offrendo l'opportunità di una nuova dilazione di pagamento per questi contribuenti evitando una grave emergenza sociale ed un'ecatombe di piccole imprese.
(5-07656)