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Atto a cui si riferisce:
C.5/07668 (5-07668)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 9 marzo 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-07668

  Con riferimento alla questione posta dall'onorevole interrogante riguardo l'iter di individuazione del deposito nazionale di scorie nucleari, si rappresenta quanto segue.
  Il processo di consultazione pubblica previsto dal decreto legislativo n. 31 del 2010 si è svolto secondo criteri di trasparenza, partecipazione e condivisione con tutti i portatori di interesse coinvolti nel processo.
  Per quanto attiene ai termini previsti dal sopramenzionato decreto si conferma il rispetto delle scadenze previste.
  La CNAPI comprende 67 aree potenzialmente idonee con Ordine di Idoneità differente, dislocate in diverse regioni (Piemonte, Toscana, Lazio, Sardegna, Basilicata, Sicilia e Puglia).
  Durante lo svolgimento della consultazione pubblica, sono state presentate osservazioni da parte di 318 soggetti, tutte pubblicate durante i 180 giorni previsti per la presentazione delle stesse, nel periodo compreso tra il 5 gennaio 2021 e il 5 luglio 2021.
  Successivamente, tra il 7 settembre e il 24 novembre, si è svolto il seminario nazionale per tutte le regioni coinvolte.
  Il 15 dicembre 2021 sono stati pubblicati gli esiti dei lavori del Seminario nazionale con il contestuale avvio della seconda fase di consultazione pubblica, così garantendo la possibilità di presentare ulteriori osservazioni nei seguenti 30 giorni.
  A tale riguardo, si precisa che dal 16 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022 sono pervenute ulteriori 52 osservazioni. Sarà cura della Sogin, in base a tutte le osservazioni pervenute, inviare, entro il mese corrente, la proposta di Carta nazionale delle aree idonee (CNAI) al Ministero della transizione ecologica, che successivamente sarà sottoposta al parere di ISIN, prima di essere approvata di concerto con il Ministero delle infrastrutture e il Ministero dell'università e della ricerca scientifica.
  Per quanto concerne gli impegni assunti dal Governo in base alla mozione n. 1-00414 richiamata dall'onorevole interrogante, si precisa che, come detto, è stata data la possibilità di partecipare al processo a tutti i soggetti interessati, in un'ottica di massima condivisione e collaborazione, anche oltre quanto espressamente indicato dalla normativa di riferimento.
  Riguardo la previsione di garanzie aggiuntive, si rappresenta che nella fase di sviluppo del progetto di Deposito nazionale sono state adottate, nel rispetto degli stringenti standard richiesti dalla normativa eurounitaria, le maggiori garanzie possibili in termini di sicurezza per l'ambiente, i lavoratori e la popolazione.
  Per quanto concerne il tema delle aree insulari, si conferma che la presenza di aree all'interno delle isole comporta una valutazione in termini di Ordine di Idoneità per le aree; si precisa che di per sé la mera insularità non è un requisito che compromette l'idoneità delle aree in relazione ai criteri della Guida Tecnica 29.
  Si conferma, altresì, che tutti i territori patrimonio dell'Unesco sono stati esclusi dalla CNAPI in applicazione del criterio CA11 della Guida Tecnica, così come peraltro evidenziato anche nei documenti a corredo della CNAPI pubblicati il 5 gennaio 2021.
  Inoltre, si rammenta che per quanto concerne lo svuotamento dei depositi provvisori, il processo di demolizione di detti depositi sarà avviato e portato a termine solo dopo il loro svuotamento. Peraltro, con la legge di bilancio 2022 il Governo ha stanziato per l'anno in corso oltre 8 milioni di euro per il proseguimento della messa in sicurezza e gestione dei rifiuti pericolosi e radioattivi siti nel deposito dell'area ex Cemerad.
  Infine, si precisa che entro 30 giorni dalla pubblicazione della CNAI, Sogin avvierà le trattative bilaterali con le regioni e gli enti locali interessati per conseguire l'intesa sulle aree della CNAI ove realizzare il deposito.
  Atteso che la normativa di riferimento prevede che la proposta di CNAI venga sottoposta a procedura di VAS, sarà in tale contesto che potranno trovare ulteriore approfondimento e attuazione gli impegni governativi richiamati.
  Sarà comunque cura del Governo informare il Parlamento prima della pubblicazione della CNAI.