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Atto a cui si riferisce:
C.5/07623 (5-07623)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 2 marzo 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-07623

  Signor Presidente, Onorevoli deputati,
  gli On.li interroganti, nel riferirsi alla direttiva del Ministro dell'interno in data 10 novembre 2021 recante Indicazioni sullo svolgimento di manifestazioni di protesta contro le misure sanitarie anti COVID, chiedono di conoscere le iniziative che si intendono assumere «per il ritorno allo status quo ante» tenuto conto dell'approssimarsi della cessazione dello stato di emergenza sanitaria, attualmente previsto per il 31 marzo 2022.
  Al riguardo, gli stessi On.li interroganti ricordano che numerose iniziative di protesta si sono svolte nell'inosservanza delle disposizioni di prevenzione del contagio e facendo registrare elevate criticità sul piano dell'ordine e della sicurezza pubblica.
  In effetti, la direttiva prende le mosse dalla situazione di emergenza in atto e dalle conseguenti manifestazioni di protesta e persegue la finalità di assicurare che lo svolgimento delle stesse avvenga nell'equilibrato contemperamento dei diritti e interessi in gioco.
  In particolare, la direttiva fornisce indicazioni ai Prefetti per far sì che le libertà di riunione e di manifestazione del pensiero si realizzino nel rispetto delle regole, evitando la compromissione dell'ordine e della sicurezza pubblica, nonché delle altre libertà del cittadino.
  La direttiva del 10 novembre 2021 reca, altresì, la precisazione che le indicazioni in essa contenute, per la loro valenza generale, potranno trovare applicazione per manifestazioni pubbliche scaturenti da ogni altra tematica, evidenziando, al contempo, come l'evoluzione del fenomeno correlato alle proteste contro le misure emergenziali anti-contagio ne rendesse necessaria l'urgente e immediata attuazione.
  D'altra parte, ricordo che nella stessa; direttiva viene richiamato un precedente atto d'indirizzo del Ministro dell'interno risalente al gennaio 2009 – contesto, dunque, del tutto avulso da quello pandemico attuale – finalizzato a fornire ai Prefetti criteri orientativi, anch'essi di portata generale, in materia di manifestazioni nei centri urbani e nelle aree sensibili.
  Assicuro che le autorità provinciali di pubblica sicurezza sono costantemente impegnate nel modulare le proprie direttive e le conseguenti prescrizioni a ciascuna situazione concreta, secondo canoni di proporzionalità e adeguatezza tesi a garantire che lo svolgimento delle manifestazioni avvenga nel rispetto di tutti i diritti dei cittadini e delle norme che disciplinano l'ordinato svolgimento della convivenza civile.
  In questa costante azione a tutela dei diritti dei singoli è della collettività, uno degli elementi che, allo stato, è necessario prendere in considerazione è costituito dalle vigenti misure di contenimento del contagio da COVID-19, essendo di tutta evidenza che, al cessare delle stesse, verrà meno il pertinente parametro di valutazione.