• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/07620 (5-07620)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07620presentato daSERRACCHIANI Deboratesto diMartedì 1 marzo 2022, seduta n. 648

   SERRACCHIANI, ENRICO BORGHI, CASU, DE LUCA, SENSI, AVOSSA, DE MARIA, FRAILIS, MADIA, CENNI, POLLASTRINI, QUARTAPELLE PROCOPIO, ROSSI, NITTI, SOVERINI, BRUNO BOSSIO, MORANI, CARNEVALI, PELLICANI, GAVINO MANCA, LACARRA, FRAGOMELI, CIAMPI, LA MARCA, PICCOLI NARDELLI, BONOMO, INCERTI, LATTANZIO, CIAGÀ, BOLDRINI, SANI, BENAMATI, VAZIO, CARÈ, RACITI, TOPO, RIZZO NERVO, NAVARRA, SCHIRÒ, CANTINI, CRITELLI, ROTTA, ZAN, ORFINI, GRIBAUDO, D'ELIA, CARLA CANTONE e MORASSUT. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   da notizie a mezzo stampa si è appreso che sarebbe in atto una pericolosa e capillare attività di disinformazione veicolata attraverso siti web, canali social come telegram o chat ristrette, atta ad accreditare preoccupanti teorie complottiste, prima con riferimento alla politica sanitaria posta in essere dal Governo, attraverso le cosiddette, posizioni «No Vax» e «No green pass», ed ora attraverso una fusione di queste posizioni con una narrazione volta ad accreditare il leader russo come una vittima isolata dalla politica imperialista di Stati Uniti ed Europa;

   lo stesso Copasir, a maggio del 2020, aveva lanciato un allarme specifico sulla disinformazione di matrice russa in Italia, essendo stata trovata la prova che erano stati creati specifici account di origine russa che twittavano in italiano teorie complottiste sulla diffusione del coronavirus per creare sfiducia nei Governi occidentali e nei loro sistemi sanitari, mentre è di questi giorni la notizia che facebook ha dovuto sospendere una cinquantina di profili per diffusione di notizie false;

   secondo le più recenti inchieste giornalistiche, proprio questi canali social e queste chat, che in passato si sono ingrossati a dismisura, prima veicolando messaggi negazionisti sul Covid, e poi contrari ai vaccini, si sarebbero ora da tempo attivati per diffondere una propaganda che vede i russi lasciati soli da Europa e Stati Uniti a combattere una guerra contro i nazisti;

   si tratterebbe delle stesse chat sulle quali erano stati fatti circolare moduli pre-stampati per denunciare i Presidenti del Consiglio dei ministri, prima Conte e poi Draghi, e che hanno fatto rimbalzare i messaggi neo-fascisti alla vigilia dell'attacco alla sede della Cgil nell'ottobre 2021;

   tale fenomeno starebbe assumendo proporzioni preoccupanti, anche perché spesso alimentato da talune posizioni politiche ambigue o volutamente ammiccanti che ne fanno da cassa di risonanza; quanto riportato è assai delicato se si considera che, da un lato, le guerre si combattono da sempre anche con una efficace attività di disinformazione, e, dall'altro, esistono ormai numerosi studi che hanno ampiamente dimostrato come un uso efficace di tutti i moderni strumenti digitali e social possa influenzare l'opinione pubblica fino ad arrivare a condizionare le scelte di Governi e Stati, mentre l'Italia, in quanto perno centrale dell'Alleanza atlantica, rappresenta certamente un obiettivo privilegiato –:

   se, nel nostro Paese sia in atto una vera e propria attività di capillare disinformazione volta a destabilizzare la politica del Governo, e quali iniziative di competenza stia adottando, e intenda adottare il Governo, al fine di arginare e contrastare tali attività.
(5-07620)