• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/11421 (4-11421)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11421presentato daFERRO Wandatesto diMartedì 22 febbraio 2022, seduta n. 643

   FERRO, CIRIELLI, GIOVANNI RUSSO, DEIDDA e GALANTINO. — Al Ministro della difesa, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   la notizia dell'arrivo di 213 container della «SRA» di Polla che sbarcheranno tra poche ore nel porto di Salerno è destinata ad assumere una portata di interesse nazionale;

   la regione Campania, il 15 febbraio 2022, ha approvato lo schema di accordo con la provincia di Salerno e l'ente d'ambito territoriale sul rimpatrio dei rifiuti stoccati illegalmente in Tunisia e, secondo quanto hanno fatto sapere da Palazzo Santa Lucia, «L'accordo prevede che i containers saranno prelevati dal porto di Salerno e trasportati nell'area militare di Persano, ove saranno stoccati per un periodo strettamente necessario alle operazioni di analisi, in vista del loro trasferimento presso impianti di trattamento finale fuori regione»;

   numerose, però, sono le perplessità su tale operazione, i cui contorni rimangono ancora opachi, così come appare difficile credere che i rifiuti tunisini saranno stoccati a Persano per un periodo limitato, come, purtroppo, hanno ampiamente dimostrato le esperienze pregresse e la storia di questa terra tanto meravigliosa, quanto martoriata;

   lo stesso primo cittadino di Serre, contrariato per tale scelta, ha attaccato l'amministrazione regionale: «Si tratta di una vera e propria azione di scorrettezza istituzionale poiché questa decisione è stata assunta all'insaputa del comune. Io l'ho saputo leggendo il giornale. Siamo stufi di questa arroganza che le varie amministrazioni regionali hanno dimostrato nei confronti del comune di Serre che ha già pagato in tema di rifiuti; ci opporremo con tutte le nostre forze. Siamo pronti anche ad andare in tribunale. Se ne devono andare: basta rifiuti a Serre e nella Piana del Sele»;

   non è accettabile che, in una riserva naturale o anche solo a ridosso della stessa, vengano fatti stazionare rifiuti di qualsiasi genere; senza considerare che Serre ha già «servito» l'intera regione con la discarica di Macchia Soprana e con lo stoccaggio di ecoballe a Persano, pagando un prezzo elevatissimo con la presenza concentrata di discariche;

   è di questi giorni la notizia del rinvio a giudizio dei 18 imputati, accusati a vario titolo di associazione per delinquere aggravata, finalizzata al traffico illecito di rifiuti ecotossici, speciali e pericolosi, con la costituzione e gestione di svariate discariche abusive nella Piana del Sele, nell'ambito dell'operazione «Gold Business» condotta dai militari della Compagnia di Eboli, culminata il 22 febbraio 2021 con 14 arresti;

   è parimenti inaccettabile che questi rifiuti vengano stoccati a ridosso di una meravigliosa oasi naturale e, per giunta, in un'area dell'Esercito, mortificando il personale e il ruolo istituzionale che questo ricopre: dovrebbe essere interesse pubblico preservare le aree demaniali militari e non violarle, trasformandole in discariche;

   le istituzioni locali stanno, peraltro, facendo uno sforzo enorme per rilanciare la vocazione agricola e turistica del territorio lungo il corso del Sele e tale ultima scelta della regione Campania va nella direzione diametralmente opposta, nel silenzio assordante delle istituzioni nazionali –:

   di quali informazioni il Governo disponga in merito ai gravi fatti esposti in premessa e quali immediate iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere al riguardo, anche al fine di preservare l'area demaniale militare di Persano e tutto il territorio della Piana del Sele.
(4-11421)